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Portale storico della Camera dei deputati

Documenti ed Atti

XIII Legislatura della repubblica italiana

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/02366 presentata da FONTAN ROLANDO (LEGA NORD PER L'INDIPENDENZA DELLA PADANIA) in data 19960724

Per sapere - premesso che: il 2 luglio 1996, il Presidente del Consiglio dei ministri, onorevole Romano Prodi, ha firmato il decreto istitutivo della conferenza Stato-citta' e autonomia locali, prevedendo la partecipazione delle associazioni nazionali dei comuni e delle province, Anci ed Upi, ma escludendo immotivatamente la rappresentanza dell'Uncem, alla quale volontariamente aderiscono e partecipano oltre 4000 comuni interamente o parzialmente montani e le 348 comunita' montane costituite in Italia, abbracciando piu' della meta' del territorio nazionale, con oltre dieci milioni di residenti; l'Uncem, sin dalla sua costituzione nel 1952, si e' impegnata essenzialmente al fine di salvaguardare la valorizzazione e la promozione dello sviluppo civile, sociale ed economico delle popolazioni e dei territori montani, maggiormente penalizzati dalla prevalente localizzazione delle risorse e dei processi produttivi del Paese; in tale direzione e' orientata la legge 31 gennaio 1994, n. 97, ultimo approdo normativo regolante l'azione dei pubblici poteri (nazionale, regionale e degli enti locali) allo scopo di realizzare una piu' moderna fase di sviluppo globale, organico, integrato e plurisettoriale per le zone montane; la mancata previsione anche dell'Uncem all'interno della conferenza Stato-citta' e autonomie locali e' giunta inaspettata e immotivata, a fronte peraltro dei numerosi incontri con rappresentanti del Governo che avevano manifestato attenzione ed apprezzamento per l'esigenza di adeguata tutela dei piccoli comuni e delle comunita' montane; tali amministrazioni locali sono oggi private della possibilita' di far sentire attraverso l'Uncem la propria voce al livello piu' autorevole e prestigioso; di rappresentare adeguatamente le proprie ragioni, esperienze ed aspettative specifiche; di partecipare con pari titolo e pari dignita', rispetto ai comuni di piu' ampia dimensione demografica e alle province, ai processi consultivi e decisionali centrali, perpetuando la marginalizzazione proprio delle realta' sociali del Paese storicamente meno favorevoli, quali sono quelle della montagna; e' necessaria la piena valorizzazione e tutela di questa qualitativamente e quantitativamente rilevante parte dello Stato democratico, chiamandola a pieno titolo a concorrere - attraverso le proprie risorse umane e materiali - alla crescita del Paese, alla responsabilizzazione del proprio ceto amministrativo in relazione alla creazione di uno Stato effettivamente federalista ove ad ogni livello di governo locale corrisponda, in ragione del principio di sussidiarieta', massima autonomia organizzativa e finanziaria, responsabilita' ed esercizio delle funzioni amministrative rispetto agli interessi riscontrati dalle rispettive collettivita'; e' opportuno ed urgente che il Governo si renda realmente interprete anche di dette esigenze ed integri la composizione della conferenza Stato-citta' autonomie locali con una rappresentanza dell'Uncem -: se non ritenga urgente e necessario integrare la composizione della conferenza Stato-citta' e autonomie locali con la rappresentanza delle istituzioni di montagna; con quali tempi il Governo provveda all'integrazione della rappresentanza. (4-02366)

Con riferimento alla interrogazione indicata in oggetto si fa presente che le comunita' montane, pur senza sottovalutarne il ruolo e l'importanza, non possono essere messe sullo stesso piano dei comuni e delle province. Esse, infatti, non hanno rilevanza costituzionale e, prese nel loro insieme, non rappresentano la totalita' della popolazione, in quanto non sono costituite nella totalita' del territorio. Peraltro, anche considerate singolarmente, hanno un minor grado di rappresentativita', in quanto i loro organi non derivano la loro investitura da una elezione popolare diretta, ma sono designati dagli organi dei comuni partecipanti. Solo i comuni e le province, infine, sono indicati dalla Legge n. 142/90 come enti titolari, oltre che di specifiche competenze amministrative proprie, anche della rappresentanza della generalita' degli interessi delle rispettive popolazioni. Tutto cio' appare sufficiente a giustificare la configurazione scelta per la Conferenza Stato-Citta' ed autonomie locali; pur tuttavia non e' escluso che il ruolo delle comunita' montane possa trovare adeguata valorizzazione in altre sedi e in altre occasioni. Il Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri: Micheli.



 
Cronologia
domenica 30 giugno
  • Politica estera ed eventi internazionali
    Al G7 di Lione il Presidente del Consiglio Prodi si impegna a ridurre fortemente il deficit pubblico italiano.

mercoledì 31 luglio
  • Parlamento e istituzioni
    La Camera, con 319 voti a favore e 284 contrari, approva l'articolo unico del disegno di legge di conversione A.C. 1857 del decreto-legge 20 giugno 1996, n. 323, recante disposizioni urgenti per il risanamento della finanza pubblica (provvedimento collegato alla manovra di finanza pubblica), su cui il Governo ha posto la questione di fiducia.