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Portale storico della Camera dei deputati

Documenti ed Atti

XIII Legislatura della repubblica italiana

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/02453 presentata da FRAGALA' VINCENZO (ALLEANZA NAZIONALE) in data 19960725

Al Presidente del Consiglio dei ministri e ai Ministri del tesoro e del bilancio e della programmazione economica e del lavoro e della previdenza sociale. - Per sapere - premesso che: nel mese di marzo del 1996, e' stato disposto il commissariamento della Sicilcassa spa a seguito di accertamenti ispettivi dell'organo di vigilanza, che ha riscontrato: "... gravi irregolarita' nell'amministrazione e gravi perdite patrimoniali"; sono stati nominati, contestualmente, due commissari straordinari allo scopo di: "...promuovere ogni iniziativa utile, nell'interesse dei depositanti"; il risanamento della Sicilcassa spa non puo' prescindere dalla sua autonomia finanziaria, quale strumento per la difesa degli interessi economici dell'Isola, e deve essere articolato tenendo in debito conto anche il coinvolgimento di 3.700 famiglie siciliane, le imprese locali e l'intera economia siciliana; le dichiarazioni rilasciate alle organizzazioni sindacali di categoria dal direttore generale dell'istituto di credito siciliano rivelerebbero, inequivocabilmente, che un terzo soggetto bancario abbia dettato le condizioni sui metodi per la riduzione dei costi di gestione e che le medesime siano fatte proprie dai commissari straordinari; la valutazione di tagli per duecento miliardi, consequenzialmente, non e' da ascriversi a considerazioni di carattere tecnico ed economico, ma a precisi interessi di chi sarebbe interessato all'acquisto dell'istituto; in considerazione di quanto su esposto, sarebbe da ritenere che la sorte della Sicilcassa spa sia gia' decisa e che le attuali trattative con le organizzazioni sindacali rappresentino solo il tentativo di dare legittimazione ad una manovra in favore di soggetti economici, che nulla hanno a che spartire con gli interessi della Banca e della Regione Siciliana; la prevista riduzione del personale di circa novecento unita', non puo' essere ottenuta, come vorrebbero i commissari, utilizzando il "fondo pensioni", in quanto quest'ultimo puo' sopportare un esodo volontario di circa 450 unita' -: se non ritengano opportuno di avviare una ispezione urgente per accertare: di quali interessi estranei alla Sicilcassa spa si farebbero, eventualmente, interpreti i commissari straordinari; se sia da ritenersi legittimo che un istituto di credito, non meglio identificato, possa dettare le sue regole ad un commissario straordinario al fine di rilevare l'istituto commissariato; se possano fornire le dovute assicurazioni per acclarare che i massimi esponenti della Banca d'Italia siano estranei a questa manovra che qualcuno potrebbe definire di vero e proprio "sciacallaggio finanziario"; se non ritengano che un piano strategico di risanamento, unitamente all'intervento del tesoro, valga a dare soluzione al problema; se non ritengano opportuno potenziare la struttura bancaria della Sicilcassa spa per restituirne credibilita' ai mercati; se non ritengano che utilizzare il "fondo pensioni" del personale dipendente come strumento di cassa integrazione sia una evidente pericolosa manovra; se non ritengano che la Sicilcassa spa possa essere la prima azienda siciliana sulla quale sperimentare le famigerate gabbie salariali; se, infine, non ritengano doveroso restituire serenita' ai dipendenti dell'istituto di credito siciliano, alla luce dell'impegno assunto di garantire la ripresa occupazionale e la difesa del posto di lavoro. (4-02453)

Si risponde alle interrogazioni in oggetto, concernenti aspetti della situazione aziendale della Sicilcassa spa. Al riguardo, sentita la Banca d'Italia, si fa presente che la Sicilcassa e' stata posta in amministrazione straordinaria con decreto del Ministro del Tesoro del 7 marzo 1996 in relazione a gravi irregolarita' nell'amministrazione e gravi perdite patrimoniali emerse a seguito di un'ispezione di vigilanza. L'attivita' di accertamento svolta dagli Organi straordinari ha posto in luce squilibri tecnici ed organizzativi di carattere strutturale, per cui i Commissari straordinari hanno predisposto un piano di ristrutturazione aziendale diretto alla riduzione dei costi operativi ed al recupero di produttivita' quale presupposto essenziale per qualunque ipotesi di soluzione della crisi. Nell'ambito del piano e' previsto, tra l'altro, il contenimento delle spese per il personale, da realizzarsi attraverso la riduzione dei dipendenti in esubero e l'attenuazione della dinamica salariale. Al fine di favorire il risanamento della Sicilcassa, il Governo ha emanato una disposizione - contenuta nell'articolo 9 del decreto-legge 1^ ottobre 1996, n. 513 - volta ad agevolare il ridimensionamento degli esuberi di personale della banca. Tale norma prevedeva la possibilita' di ridurre il numero dei dipendenti attraverso prepensionamenti a carico del fondo integrativo aziendale ex-esonerativo, a seguito di accordi collettivi tra la banca e le organizzazioni sindacali dei lavoratori. Su tali basi, a seguito di trattative condotte con le organizzazioni sindacali, i Commissari straordinari sono pervenuti alla definizione di un accordo con le organizzazioni stesse, in linea con gli obiettivi del piano, che ha condotto al prepensionamento di circa 700 dipendenti. La successiva mancata conversione in legge del citato decreto ha determinato problemi in ordine alla certezza delle situazioni giuridiche poste in essere in vigenza della norma in questione, in base alla quale la Sicilcassa ha provveduto ad effettuare i prepensionamenti. Con decreto del Ministro del Tesoro del 5 settembre 1997, alla Sicilcassa e' stata revocata l'autorizzazione all'attivita' bancaria e la stessa e' stata posta in liquidazione coatta amministrativa ai sensi dell'articolo 80, commi 1 e 2, del decreto legge n. 385 del 1993. Al fine di tutelare i depositanti dagli effetti negativi del dissesto e di assicurare la continuita' delle relazioni creditizie, e' stata conseguentemente realizzata un'operazione di cessione di attivita' e passivita' della Sicilcassa al Banco di Sicilia nel quadro di un piano di piu' ampio respiro che prevede anche l'intervento del Mediocredito Centrale sul capitale del "Banco" stesso. La realizzazione dell'operazione e' stata favorita dall'emanazione del decreto-legge 9 settembre 1997, n. 292, convertito nella legge n. 388 dell'8/11/1997, contenente disposizioni atte a promuovere la conclusione di accordi relativi al personale tra le OO.SS. e il Banco di Sicilia. Con riferimento al quesito posto nell'interrogazione, in ordine agli emolumenti spettanti ai Commissari straordinari, si fa presente che la determinazione di tali compensi viene effettuata dalla Banca d'Italia, sulla base di criteri che tengono conto delle dimensioni della banca sottoposta ad amministrazione straordinaria, della complessita' della gestione e dell'impegno richiesto nello svolgimento dell'incarico. Si soggiunge che, secondo una prassi consolidata, le indennita' vengono erogate mediante acconti periodici nel corso della procedura; la determinazione definitiva dell'intero compenso viene effettuata al termine della stessa, sulla base di una valutazione complessiva dell'operato degli organi straordinari. Per quanto concerne gli emolumenti del dott. CASSELLA nel periodo in cui rivestiva la carica di Presidente della Sicilcassa, si fa presente che gli stessi non sono stati ancora liquidati. Con riferimento, infine, ai quesiti concernenti il Fondo Pensioni della Sicilcassa, si premette che lo stesso ha autonoma personalita' giuridica ed e' pertanto soggetto alla vigilanza della Commissione sui Fondi Pensione. Si fa, comunque, presente che in relazione alle gravi difficolta' gestionali verificatesi presso lo stesso, richiamate anche dai Commissari straordinari della Sicilcassa, il Ministro del Lavoro ha disposto, su proposta della citata Commissione, lo scioglimento degli organi del Fondo e la nomina di un Commissario straordinario. Il Sottosegretario di Stato per il tesoro, il bilancio e la programmazione economica: Roberto Pinza.



 
Cronologia
domenica 30 giugno
  • Politica estera ed eventi internazionali
    Al G7 di Lione il Presidente del Consiglio Prodi si impegna a ridurre fortemente il deficit pubblico italiano.

mercoledì 31 luglio
  • Parlamento e istituzioni
    La Camera, con 319 voti a favore e 284 contrari, approva l'articolo unico del disegno di legge di conversione A.C. 1857 del decreto-legge 20 giugno 1996, n. 323, recante disposizioni urgenti per il risanamento della finanza pubblica (provvedimento collegato alla manovra di finanza pubblica), su cui il Governo ha posto la questione di fiducia.