Documenti ed Atti
XIII Legislatura della repubblica italiana
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/02578 presentata da PETRELLA GIUSEPPE (SINISTRA DEMOCRATICA - L'ULIVO) in data 19960730
Al Ministro dell'universita' e della ricerca scientifica e tecnologica. - Per sapere - premesso che: in data 7 maggio del 1996, veniva pubblicato sul bollettino ufficiale della regione Campania il bilancio di previsione della regione medesima per l'anno finanziario 1996 (legge regionale 29 aprile 1996, n.9), nel quale, al capitolo 7222, denominato "borse di studio a medici campani per la frequenza di scuole di specializzazione delle due facolta' di medicina della Campania" era previsto uno stanziamento di ammontare pari a lire 2 miliardi sia in termini di cassa, sia di competenza; in data 1^ aprile 1996 l'assessore alla sanita' della regione Campania, professor Calabro', comunicava con lettera personale al magnifico rettore dell'universita' degli studi "Federico II" di Napoli, lo stanziamento operativo della cifra di lire 1 miliardo per borse regionali aggiuntive per le scuole di specializzazione, iscritto e approvato nella legge regionale di bilancio per il 1996 sopra citata; in data 22 maggio 1996, la regione Campania comunica, ed invia delibera regionale acclusa di approvazione, di aver accreditato lire 1 miliardo sul conto corrente della tesoreria unica della Banca d'Italia n.36905, intestato all'universita' degli studi di Napoli "Federico II", per borse di studio a medici campani per la frequenza di scuole di specializzazione della facolta' di medicina e chirurgia; nelle medesime condizioni la seconda universita' degli studi di Napoli, sulla base della sola comunicazione dell'assessore regionale alla sanita', professor Calabro' (1^ aprile 1996), ha immediatamente provveduto ad immatricolare i medici in questione, impegnandosi ad utilizzare i fondi successivamente accreditati come da garanzia dell'assessore Calabro' -: quali provvedimenti intenda assumere nei confronti dell'universita' "Federico II" di Napoli, che non ha ancora provveduto ad usufruire dei fondi stanziati, impedendo, quindi, ai medici di frequentare le scuole di specializzazione; tutto cio' in un momento gia' difficile per i giovani laureati in cerca di prima occupazione. (4-02578)
In relazione all'atto di sindacato ispettivo indicato in oggetto si fa presente quanto segue. All'Universita' degli Studi di Napoli Federico II e' stato comunicato, in data 1 aprile 1996 da parte dell'Assessore alla Sanita' della Regione Campania, che il Consiglio regionale, dopo aver approvato la legge di bilancio ha destinato L. 2.000.000.000 a borse di Studio per le Scuole di specializzazione della Facolta' di Medicina e Chirurgia in favore dell'Universita' degli Studi Federico II e della Seconda Universita' degli Studi di Napoli. Tale stanziamento, da erogare nella misura di 1.000.000.000 per ciascun Ateneo, doveva essere contestuale all'atto di pubblicazione della citata legge di bilancio per il 1996. Con nota 29 agosto 1996, acquisita agli atti dell'Universita' Federico II in data 7.9.96, l'assessore regionale comunicava pertanto che la Giunta Regionale aveva assegnato ed erogato un miliardo alla detta Universita' finalizzato al finanziamento di borse di Studio aggiuntive per scuole di specializzazione per l'a.a. 1995/96. Questi i fatti, noti anche all'On.le interrogante. Quanto alla procedura di attivazione delle borse di studio in questione l'Universita' Federico II di Napoli ha anzitutto fatto osservare che la stessa non avrebbe potuto dar corso all'iter di istituzione prima di aver ricevuto comunicazione dal riferito atto deliberativo della Giunta Regionale. Tra l'altro occorre far presente che gia' nel mese di novembre 1995 erano state pubblicate le graduatorie provvisorie del concorso di ammissione alle scuole di specializzazione per l'anno accademico 1995/96 e nel gennaio 1996 quelle definitive. Pertanto decidere di ripartire, dopo tali date, un numero limitato di borse regionali (circa 10, a fronte di 44 Scuole di Specializzazione esistenti), avrebbe significato fare una scelta "ad personam" dei candidati da immatricolare. Per evitare che cio' accadesse e per garantire trasparenza ed imparzialita' al procedimento amministrativo di assegnazione delle borse, il bando di concorso per l'ammissione alle Scuole di Specializzazione dell'Ateneo Federico II nell'a.a. 1995/96, su indirizzo del Senato Accademico (delibera n. 12 del 9.6.95), aveva previsto che le proposte di finanziamento di borse aggiuntive dovessero pervenire, da chiunque presentate, entro e non oltre la data di scadenza per la presentazione della domanda di ammissione al predetto concorso. Inoltre e' da precisare che l'istituzione di posti aggiuntivi destinati alle Scuole di Specializzazione e' subordinata all'autorizzazione' ministeriale nell'ambito della programmazione nazionale del numero degli specializzandi da formare. L'attivazione di dette borse di studio quindi, anche per quanto sopra indicato, non si sarebbe potuta iniziare che nel settembre 1996. In tal modo pero' si sarebbe proceduto alla immatricolazione di un certo numero di studenti solo ad anno accademico pressoche' concluso, con inaccettabile compromissione del regolare andamento del corso degli studi, sia teorici, sia di tirocinio pratico. Questi i motivi per cui nell'Ateneo Federico II, a differenza di quanto avvenuto presso la Seconda universita' degli Studi di Napoli, non sono state assegnate le borse di studio in argomento nell'anno accademico 1995/96. Tuttavia lo stesso Ateneo, con rettorali del 5/8/96 e del 26/9/96 ha comunicato alla Giunta Regionale della Campania che il fmanziamento assegnato relativo alle suddette borse di studio sarebbe stato utilizzato nell'anno accademico successivo 1996/97 chiarendo ampiamente nel contempo i motivi che hanno indotto gli organi accademici ad assumere tale decisione. Il Ministro dell'universita' e della ricerca scientifica e tecnologica: Berlinguer.