Portale storico della Camera dei deputati

I sottoscritti chiedono di interpellare il Presidente del Consiglio dei ministri ed il Ministro degli affari esteri, per sapere - premesso che: agli occhi del mondo intero si e' rivelato in questi giorni in tutta la sua drammaticita' il lungo sciopero della fame, organizzato nelle carceri della Turchia, da migliaia di detenuti politici appartenenti ai partiti dell'opposizione ed alla minoranza curda; questo sciopero della fame, condotto con determinazione e coraggio da parte di prigionieri, la maggior parte dei quali non ha ancora subi'to un processo o, addirittura, non ha ricevuto formale incriminazione, ha gia' provocato dodici morti mentre, nonostante la parziale attenuazione dello stesso, a seguito dell'accoglimento di alcune richieste da parte delle autorita' turche, vede tuttora altre decine di persone in pericolo di vita e, addirittura, secondo la locale associazione dei diritti umani, vi sarebbero centocinquanta detenuti, disseminati in vari ospedali, con i giorni contati -: quali passi diretti intende compiere il Governo italiano per segnalare l'estrema preoccupazione di tutti i democratici per questa grave situazione e per richiamare il Governo turco al rispetto dei diritti umani; quali iniziative intende assumere nel quadro della Unione europea, della cui "troika" l'Italia fa attualmente parte, per sollecitare il Governo turco affinche' sia avviato un vero e concreto dialogo tra le parti, che trovi uno sbocco non solo di facciata, ma vada nel senso di una vera riaffermazione dei diritti umani per tutti e del riconoscimento delle peculiarita' e dei diritti della "identita'" nazionale curda, e affinche' quel Governo non dimentichi che ha preso impegni in questo senso nel quadro degli accordi per la creazione dell'Unione doganale con l'Unione europea e che voci autorevoli, anche nel Parlamento europeo, fanno del rispetto di questo impegno una condizione per il proseguimento delle trattative. (2-00150)