Documenti ed Atti
XIII Legislatura della repubblica italiana
RISOLUZIONE IN COMMISSIONE CONCLUSIVE DI DIBATTITO 8/00004 presentata da LUMIA GIUSEPPE (SINISTRA DEMOCRATICA - L'ULIVO) in data 19960801
La XII Commissione, premesso che: 1) l'articolo 3, comma 5, della legge 24 dicembre 1994 prevede la chiusura dei residui ospedali psichiatrici entro il 31 dicembre 1996; 2) in data 15 dicembre 1994 il Senato, in relazione a tale scadenza ha approvato un ordine del giorno (il n. 17) che impegna il Governo a promuovere un'azione di coordinamento, di indirizzo e di impulso nei confronti delle regioni affinche' la chiusura degli ospedale psichiatrici avvenga realmente entro il 3 dicembre 1996, con progetti differenziati e personalizzati; 3) con il pretesto ditale chiusura moltissimo personale di assistenza e' stato messo in mobilita' o non e' stato sostituito a seguito del pensionamento con conseguente peggioramento, anzi con inaccettabile degrado, della qualita' della vita dei ricoverati; 4) si percepiscono segni quali l'espletamento di concorsi per medici responsabili dei reparti psichiatrici che dovrebbero essere chiusi, di una inaccettabile cronicizzazione; considerato anche che: 5) la XII Commissione si adoperera', anche attraverso lo svolgimento di una indagine conoscitiva, per effettuare audizioni e verifiche periodiche onde avere sotto stretto controllo l'evoluzione della situazione nelle varie regioni e soprattutto al fine di verificare che quanto fatto avvenga nel rispetto dei diritti umani dei degenti, con specifico riguardo alle risoluzioni citate nella premessa, nonche' sostenere progetti e sperimentazioni ad ogni livello che possano ritenersi utili nella risoluzione di questo annoso e drammatico problema; 6) la XII Commissione si riserva di proporre , anche sulla base delle risultanze dell'indagine conoscitiva, l'istituzione di una Commissione di inchiesta sulla realta' psichiatrica italiana con il compito di verificare non solo lo stato di attuazione della legge n. 180, ma anche la qualita' della vita delle persone deistituzionalizzate ed i progetti individualizzati e collettivi per una definitiva integrazione nel territorio; viste: 7) la risoluzione CEE 1235 relativa a psichiatria e diritti umani del 12 aprile 1994; 8) le risoluzioni dell'ONU in merito al tema dei diritti umani, con specifici cenni al problema dei diritti umani in ambito psichiatrico ed in particolare le risoluzioni 33/53 del 14 dicembre 1978 45/92 del 14 dicembre 1990 e 2. 17 del 22 novembre 1991; 9) la risoluzione 1991/46 del 5 marzo 1991 della Commissione dei diritti umani dell ONU; 10) la risoluzione 1991/29 del 31 maggio 1991 del Consiglio economico e sociale dell'ONU; 11) l'ampia documentazione fotografica, video e documentale messa a disposizione dal Comitato dei cittadini per i diritti dell'uomo, raccolta durante piu' di venti visite ispettive condotte in altrettanti manicomi italiani al seguito di vari rappresentanti parlamentari; impegna il Governo: 1) ad evitare possibili proroghe nel termine ultimo citato in premessa, dovute a mancate applicazioni della norma stabilita; 2) ad aiutare gli operatori del settore, ed in particolare coloro che sono direttamente coinvolti nel processo di chiusura, attivando interscambi di informazioni e di esperienze, tenuto conto che sul territorio nazionale vi sono casi di ospedali psichiatrici dismessi con eccellenti risultati; ascoltando operatori, tecnici membri di associazioni e chiunque sia in grado di offrire validi e cosn'uttivi contributi in questo ambito; 3) ad attivare le regioni, affinche' il processo di chiusura avvenga nei termini stabiliti, ponendo fine a molte situazioni estremamente incresciose, verificando a tal fine la piena attuazione da parte delle regioni di quanto previsto dall'articolo 3, comma 5, della legge n. 724 del 1994; 4) ad emanare con urgenza linee guida alle regioni sul potenziamento delle strutture territoriali di prevenzione, cura e riabilitazione, necessarie per prevenire, ove possibile, i ricoveri e per assistere i malati dismessi e bisognosi di controlli e cure ambulatoriali; 5) ad avviare un confronto con le strutture di coordinamento del volontariato e del privato sociale nonche' con le associazioni delle famiglie al fine di un coinvolgimento diretto ditali soggetti nella ideazione, nella progettazione e nella gestione del processo di chiusura dei residui ospedali psichiatrici e nella realizzazione delle alternative reali; 6) a garantire gli attuali livelli occupazionali, assicurando, attraverso il ricorso alle procedure di mobilita' e appositi processi di riqualificazione professionale, l'inserimento del personale in altre strutture del Servizio sanitario nazionale; 7) ad evitare che si riproducano nelle strutture private la logica e l'organizzazione delle realta' manicomiali, verificando l'attuale situazione delle medesime strutture e di quanti agiscono direttamente o indirettamente nel settore privato nell'area del disagio mentale , con riferimento sia agli aspetti organizzativi sia alle terapie attuate; 8) a provvedere un adeguato e personalizzato inserimento sociale, formativo e lavorativo per gli attuali degenti degli ospedali psichiatrici; 9) a riferire, entro il 30 settembre, al Parlamento sulle iniziative intraprese per assicurare il rispetto del termine del 31 dicembre 1996 stabilito per la chiusura dei manicomi, sui risultati raggiunti dall'osservatorio sul superamento dei manicomi istituito con decreto del ministro della sanita' 24 maggio 1995, nonche' sulla attuazione della presente risoluzione. (8-00004)