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Portale storico della Camera dei deputati

Documenti ed Atti

XIII Legislatura della repubblica italiana

INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE 3/00182 presentata da DANESE LUCA (FORZA ITALIA) in data 19960801

Ai Ministri di grazia e giustizia e della sanita'. - Per sapere - premesso che: in base al decreto legislativo delegato n. 502 del 30 dicembre 1992, la Regione Lazio, con leggi n. 18 e n. 19 del 16 giugno 1994, provvedeva ad istituire le aziende sanitarie locali e, con successiva deliberazione di giunta regionale n. 4619 del 24 giugno 1994, nominava i direttori generali delle aziende, che entravano in carica dal 1^ luglio 1994; nel maggio 1995 veniva rinnovato il consiglio regionale del Lazio, con la vittoria dello schieramento di centro-sinistra, che si interessava immediatamente della sorte dei direttori generali delle aziende unita' sanitarie locali. L'assessore alla sanita', con nota n. 2373 del 14 luglio 1995, inviava infatti alcune schede ai direttori regionali affermando di dover effettuare "la verifica" di cui alla legge 17 ottobre 1994, n. 590, articolo 1, verifica impossibile da effettuare dal momento che, come lo stesso assessore regionale alla sanita' riconosceva nella sua nota, la regione Lazio non aveva mai emanato i dovuti parametri ed indirizzi regionali, per effettuare l'eventuale valutazione dell'operato dei direttori; a tutt'oggi la regione Lazio non ha emanato ne' il piano sanitario regionale (unica regione in Italia), ne' la legge regionale sulla programmazione, finanziamento, contabilita' e controlli sulle aziende unita' sanitarie locali e ospedaliere; la giunta regionale, con delibere del 15 febbraio 1996, decideva di non confermare sei direttori generali, di cui quattro di "provincia" (il dottor Tosti Croce piu' i direttori di Roma H, Frosinone, Latina, Viterbo e Rieti, e cio' che appare gia' fortemente sospetto dal momento che, ictu oculi, e' la sanita' romana la piu' malata), proponendo cosi' al consiglio regionale, previo esame del provvedimento da parte della commissione sanita', di risolvere il rapporto con i sei direttori generali; in commissione sanita', si e' assistito ad un vero e proprio "colpo di mano", dal momento che i consiglieri regionali che si richiamano alla maggioranza di governo della regione, non procedevano alla discussione delle singole posizioni dei direttori, ma, approfittando dell'assenza dei consiglieri di minoranza, approvavano il tutto in dieci minuti circa; con delibera del 15 maggio 1996, la regione Lazio revocava l'incarico ai suddetti sei direttori generali di aziende unita' sanitarie locali della regione; alcuni di questi, tra cui il dottor Tosti Croce, ricorrevano al Tar Lazio, chiedendo la sospensiva di tale provvedimento, in quanto fortemente illegittimo perche' viziato da violazione di legge ed eccesso di potere; in particolare si sottolineava, come detto prima, come i giudizi negativi fossero stati emessi senza la preventiva indicazione di obiettivi da raggiungere e di parametri e criteri di valutazione; inoltre, i criteri adottati mostravano come alcuni dei direttori generali non rimossi si trovassero in situazioni "peggiori" di quella dei ricorrenti, i cui risultati, dal punto di vista dei risparmi ottenuti e del miglioramento quantitativo e qualitativo dei servizi, erano da considerare ottimali, cosicche' tutta l'operazione mostrava una natura scopertamente politica e lottizzatrice: difatti, per i direttori di Roma C, D ed E e delle aziende sanitarie ospedaliere (tranne che per il dottor Tosti Croce) si giungeva al colmo di dichiarare di non poterli giudicare sul bilancio, perche' precedentemente le struttura da loro dirette erano accorpate e cio', quindi, impediva di valutare tale fondamentale voce, o perche', essendo di nuova istituzione (le aziende ospedaliere), non vi erano bilanci precedenti: scuse puerili per non toccare realta' imbarazzanti; il Tar Lazio, riconoscendo la piena fondatezza degli assunti dei ricorrenti, sospendeva la delibera di revoca nei loro confronti: cio' avveniva sia nei confronti del dottor Tosti Croce con ordinanza del 3 giugno 1996 che nei confronti del dottor Torti (azienda unita' sanitaria locale di Frosinone) e del dottor Mobilia (azienda unita' sanitaria locale RM H), con ordinanza del 17 giugno 1996); la regione Lazio ricorreva, contro la decisione riguardante il dottor Tosti Croce, al Consiglio di Stato, che fissava per la trattazione l'udienza la data 28 giugno 1996, presidente dottor Buscema, giudice relatore dottor Numerico; il giorno 28 giugno 1996, alle ore 10, il presidente annunciava che il consigliere Numerico aveva rinunciato, senza motivazione alcuna, al suo incarico, e che era stato sostituito dal dottor Venturini. Alle ore 11, il consigliere Venturini si dimetteva a sua volta, denunciando una non meglio precisata "incompatibilita'". Il consigliere Santoro accettava di sostituirlo ad inizio udienza, alle ore 13,30, senza neppure chiedere un termine per esaminare il corposo fascicolo di cui diveniva relatore. All'esito dell'udienza, circa un'ora dopo, il Consiglio di Stato pronunciava un'incredibile ordinanza di accoglimento del ricorso della regione Lazio -: se le suddette circostanze rispondano a verita' e quali iniziative, comportamento e quali determinazioni intendano assumere di fronte ad una vicenda che, come minimo, non presenta quelle caratteristiche di trasparenza che ogni atto dell'autorita' giudiziaria e amministrativa deve avere, al fine di evitare comprensibili sospetti di cattiva gestione dell'intera vicenda, soprattutto in relazione alla delicatezza del tema affrontato, che necessitava, da parte dell'organo giudicante e dell'organo amministrativo, di ogni necessaria cautela. (3-00182)





 
Cronologia
mercoledì 31 luglio
  • Parlamento e istituzioni
    La Camera, con 319 voti a favore e 284 contrari, approva l'articolo unico del disegno di legge di conversione A.C. 1857 del decreto-legge 20 giugno 1996, n. 323, recante disposizioni urgenti per il risanamento della finanza pubblica (provvedimento collegato alla manovra di finanza pubblica), su cui il Governo ha posto la questione di fiducia.

giovedì 1° agosto
  • Parlamento e istituzioni
    La Camera approva le modifiche al proprio Regolamento relative alla istituzione della Commissione permanente per le politiche dell'Unione europea (Doc. II, n. 5).

domenica 4 agosto
  • Politica, cultura e società
    L'esponente della Lega Nord Irene Pivetti, già Presidente della Camera dei deputati, si dissocia dal proprio partito e si dice contraria alla secessione.