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Portale storico della Camera dei deputati

Documenti ed Atti

XIII Legislatura della repubblica italiana

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/02803 presentata da OLIVO ROSARIO (SINISTRA DEMOCRATICA - L'ULIVO) in data 19960801

Al Presidente del Consiglio dei ministri ed ai Ministri della sanita' e del tesoro. - Per sapere - premesso che: lo stato di inefficienza del servizio sanitario calabrese si va progressivamente aggravando fino a toccare, in alcuni casi, livelli di vero e proprio degrado; la Giunta regionale ed in particolare l'assessorato regionale alla sanita', che in questi anni avrebbero dovuto, in applicazione del decreto legislativo n. 502/92 e successive modificazioni, apportare il cambiamento e le trasformazioni necessarie delle strutture sanitarie, non hanno avuto la capacita' di attivare processi di razionalizzazione e di qualificazione del servizio; il piano sanitario regionale, approvato dal precedente Consiglio regionale, e' rimasto completamente inattuato, mentre i piani attuativi presentati dalle aziende sanitarie locali non sono stati ancora esaminati e la giunta regionale e l'assessorato regionale alla sanita' non hanno saputo esprimere il proprio parere e non sono stati in grado di svolgere un ruolo di programmazione, di indirizzo e di indicare criteri in base ai quali riorganizzare la sanita' in Calabria; non vengono spesi centinaia di miliardi assegnati alla Calabria ai sensi dell'articolo 20 per l'ammodernamento e la razionalizzazione della rete ospedaliera e delle strutture sanitarie sul territorio. La Calabria, con il 10,4 per cento di utilizzazione delle risorse assegnate, si pone all'ultimo posto nella graduatoria anche in questo campo e rischia di perdere, con le risorse assegnate ed inutilizzate, una irripetibile occasione per l'attuazione di un grande progetto di ammodernamento ed adeguamento delle strutture sanitarie; in numerose realta' calabresi non e' ancora funzionante il 118, mentre il dipartimento di emergenza rimane inattuato; la legge di riordino del servizio sanitario regionale, approvata dal consiglio regionale, e' rimasta lettera morta: i dipartimenti non sono stati attuati, molte strutture ospedaliere e la medicina sul territorio continuano ad essere gestite alla vecchia maniera, con notevole sperpero di pubblico denaro e grave noncuranza della tutela della pubblica salute; le organizzazioni sindacali hanno proclamato lo stato di agitazione a causa "degli intollerabili ritardi che si stanno accumulando nella risoluzione dei gravi problemi che investono la sanita' calabrese"; un esecutivo regionale inadempiente non ha la forza morale per compiere la verifica dei risultati conseguiti dai direttori generali, anzi si puo' affermare che quanto e' stato fatto a livello aziendale e' dovuto al lavoro di alcuni direttori generali che oggi rischiano di essere "licenziati" poiche' non ossequienti alle forze politiche che governano la Regione; i rapporti con la facolta' di medicina appaiono improntati a mancanza di trasparenza, mentre ancora non si e' provveduto a stipulare la nuova convenzione cosi' come previsto dal piano sanitario regionale e dal decreto legislativo n. 502; le scuole di specializzazione e le formalita' di accesso dei neolaureati alle stesse sono gestite con metodi clientelari e poco trasparenti, mentre la regione pare abbia finanziato, con le risorse del fondo sanitario regionale, 23 corsi di specializzazione al di fuori di ogni regola e controllo democratico, con l'evidente scopo di utilizzare gli stessi per operazione meramente clientelari; si continua ad utilizzare presso l'assessorato regionale alla sanita' personale dipendente delle aziende sanitarie locali, al di fuori di ogni criterio e con evidente aggravio di spese; in particolare, pare sia stato comandato presso l'assessorato alla sanita' un dirigente veterinario del ministero della sanita' che si reca in Calabria due sole volte al mese e per tale inutile apparizione percepisce la somma di lire sessanta milioni annui; pare che detto dirigente organizzi corsi di formazione ai quali partecipa quale docente la moglie dello stesso dirigente, mentre tutto cio' poteva essere evitato, in quanto vi sono in Calabria alte professionalita' nel campo veterinario, dipendenti dalle aziende sanitarie, che bene e meglio potevano svolgere le funzioni di competenza per una migliore conoscenza della realta' locale -: quali iniziative intendano assumere per: 1) contribuire a determinare la svolta necessaria alla riqualificazione del servizio sanitario calabrese; 2) ripristinare la legalita' ed attuare gli indirizzi programmatici definiti con il piano sanitario regionale al fine di razionalizzare la spesa, rendere efficiente e qualificato il servizio, utilizzare le notevoli professionalita' presenti nel settore in Calabria; 3) sconfiggere metodi e pratiche di lottizzazione che sono alla base del degrado della sanita' in Calabria; 4) utilizzare le risorse in conto capitale (ex articolo 20) gia' assegnate alla Calabria, evitando che le inadempienze della giunta regionale vengano pagate dalle popolazioni calabresi; 5) impedire operazioni spartitorie nella nomina di direttori generali delle aziende sanitarie locali e garantire una verifica della gestione improntata a criteri uniformi ed oggettivi, cosi' come previsto dalla vigente legislazione; a tal proposito si ritiene necessario normalizzare la situazione di aziende ospedaliere in cui siano stati nominati commissari straordinari non previsti dalla legge. (4-02803)

 
Cronologia
mercoledì 31 luglio
  • Parlamento e istituzioni
    La Camera, con 319 voti a favore e 284 contrari, approva l'articolo unico del disegno di legge di conversione A.C. 1857 del decreto-legge 20 giugno 1996, n. 323, recante disposizioni urgenti per il risanamento della finanza pubblica (provvedimento collegato alla manovra di finanza pubblica), su cui il Governo ha posto la questione di fiducia.

giovedì 1° agosto
  • Parlamento e istituzioni
    La Camera approva le modifiche al proprio Regolamento relative alla istituzione della Commissione permanente per le politiche dell'Unione europea (Doc. II, n. 5).

domenica 4 agosto
  • Politica, cultura e società
    L'esponente della Lega Nord Irene Pivetti, già Presidente della Camera dei deputati, si dissocia dal proprio partito e si dice contraria alla secessione.