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Portale storico della Camera dei deputati

Documenti ed Atti

XIII Legislatura della repubblica italiana

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/02827 presentata da VOGLINO VITTORIO (POPOLARI E DEMOCRATICI - L'ULIVO) in data 19960802

Al Ministro della pubblica istruzione. - Per sapere - premesso che: le scuole legalmente riconosciute ricevono tutta la posta, anche quella ufficiale proveniente dal Ministero, dal provveditorato e dalle scuole statali, con tassa a carico del destinatario; non potendo respingere al mittente la corrispondenza, in quanto tra la posta figurano anche circolari importanti per gli adempimenti che lo Stato richiede a tutte le scuole, si viene a creare una situazione ingiusta, discriminante ed onerosa; per quali ragioni le scuole legalmente riconosciute debbano, relativamente alla corrispondenza ufficiale dello Stato, sostenere il pagamento delle tasse a proprio carico; quali provvedimenti si intenda adottare per ovviare a questo stato di fatto palesemente discriminatorio per le scuole. (4-02827)

In ordine alla questione alla quale fa riferimento la S.V. Onorevole nella interrogazione parlamentare indicata in oggetto si premette che le norme che regolano l'affrancatura delle corrispondenze ufficiali sono contenute nel decreto del Presidente della Repubblica 29.3.73 n. 196 (testo unico delle disposizioni legislative in materia postale ed in particolare negli articoli 50 e 54 della succitata normativa). L'articolo 50 del decreto del Presidente della Repubblica 156 prevede che lo scambio di corrispondenza ufficiale senza affrancatura e' ammesso soltanto tra gli uffici statali le cui spese siano a totale carico del bilancio dello Stato; l'articolo 54 del medesimo decreto del Presidente della Repubblica stabilisce che le corrispondenze ufficiali debitamente contrassegnate, spedite dagli uffici statali a totale carico del bilancio dello Stato in via ordinaria, in raccomandazione e in assicurazione, anche se accompagnate con avviso di ricevimento, all'indirizzo di privati o di enti, sono sottoposte a carico dei destinatari, alla tassa pari a quella che avrebbe dovuto essere pagata dal mittente. A seguito di alcuni quesiti questo Ministero, con note n. 830/40 del 21.11.80 e n. 6142/184 del 15.3.81 dirette a tutti gli operatori scolastici periferici, ha chiarito che la corrispondenza in questione puo' essere affrancata, nei casi in cui essa si rende necessaria, nel preminente interesse dello Stato e per soddisfare adempimenti cui le istituzioni scolastiche ed educative sono tenute per ottemperare a disposizioni legislative, regolamentari o amministrative. Sulla corretta interpretazione delle norme che regolano l'affrancatura della corrispondenza, da parte delle istituzioni scolastiche, si e' altresi' pronunciato anche il Ministero delle Poste il quale, nel ribadire quanto previsto dall'articolo 50 del decreto del Presidente della Repubblica n. 156, ha precisato che le disposizioni contenute nell'articolo 54 del medesimo decreto del Presidente della Repubblica non configurano un obbligo ma una facolta'. Di conseguenza, i responsabili delle singole istituzioni scolastiche e degli uffici scolastici provinciali possono valutare di volta in volta se avvalersi della facolta' di affrancare la corrispondenza dagli stessi indirizzata a privati o enti (onde evitare il rischio di un rifiuto da parte dei destinatari) ovvero se usufruire della "tassa a carico". Alla luce di quanto sopra, si evince che tra le ipotesi in cui la corrispondenza puo' essere affrancata rientra anche il caso, al quale fa riferimento la S.V. Onorevole, relativamente, almeno, alla trasmissione alle scuole legalmente riconosciute di circolari o altri atti generali, ai quali dette scuole devono conformare la propria attivita' nell'espletamento del servizio pubblico. Il Ministro della pubblica istruzione: Berlinguer.



 
Cronologia
giovedì 1° agosto
  • Parlamento e istituzioni
    La Camera approva le modifiche al proprio Regolamento relative alla istituzione della Commissione permanente per le politiche dell'Unione europea (Doc. II, n. 5).

domenica 4 agosto
  • Politica, cultura e società
    L'esponente della Lega Nord Irene Pivetti, già Presidente della Camera dei deputati, si dissocia dal proprio partito e si dice contraria alla secessione.