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Portale storico della Camera dei deputati

Documenti ed Atti

XIII Legislatura della repubblica italiana

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/00461 presentata da CAPARINI DAVIDE CARLO (LEGA NORD PER L'INDIPENDENZA DELLA PADANIA) in data 19960808

Al Ministro dell'industria, del commercio e dell'artigianato con incarico per il turismo. - Per sapere - premesso che: dal 1990 ha preso avvio una ristrutturazione del comparto della produzione idroelettrica che aveva tra l'altro delineato la prospettiva di accentrare a Bergamo il controllo e la gestione degli impianti idroelettrici (opere di presa, canali, dighe e centrali) situati nelle province di Brescia e Bergamo; le precarie condizioni idrogeologiche della Vallecamonica e la presenza di due impianti strategici e di dimensioni nazionali (San Fiorano ed Edolo), consigliano di mantenere in Vallecamonica il centro di controllo di San Fiorano. Il controllo e la gestione di un sistema idroelettrico complesso, la contiguita' degli impianti con i centri abitati, i frequenti dissesti geologici, la massiccia captazione delle risorse idriche alle varie quote (principalmente ad opera dell'Enel, ma anche di autoproduttori grandi e piccoli) e l'accumulo di centinaia di milioni di metri cubi di acqua in bacini e dighe distribuiti a media ed alta quota lungo l'intera vallata, debbono essere gestite in loco e da personale che ha diretta conoscenza delle condizioni complessive, degli assetti orografici e delle caratteristiche specifiche degli impianti; la teleconduzione ed il telecontrollo di sistemi idroelettrici complessi richiede particolari condizioni di vigilanza e sorveglianza e non vi sono ostacoli di nessun genere (ne' tecnici, ne' logistici) al fatto che il centro di teleconduzione di San Fiorano possa ampliare la sua attivita' anche ad altri impianti oltre la Vallecamonica; in questi anni il progetto di ristrutturazione dell'Enel e' andato avanti e gia' alcuni impianti sono collegati al centro di controllo di Bergamo. Con una forte accelerazione le direzioni Enel hanno predisposto un programma di completamento che dovrebbe concludersi a fine 1997. L'area interessata del Sabino-Vallecamonica presenta un tasso di disoccupazione ufficiale del 16 per cento, stimato dalla comunita' economica europea del 22 per cento. La carenza di infrastrutture e le errate politiche degli insediamenti siderurgici costringe migliaia di lavoratori al pendolarismo o all'emigrazione; occorre in particolare porre l'attenzione al piano piu' generale riguardante l'assetto dell'intero settore (Enel ed autoproduttori), con particolare riguardo all'aspetto occupazionale. Infatti, la strategia delineata prefigura un calo occupazionale generalizzato dovuto all'assorbimento di un reparto operativo presso il nucleo impianti di Cedegolo e mancato turn over. Inoltre, nell'area della distribuzione Enel (zona di Breno) non sono rientrate le intenzioni di ridimensionare la struttura operativa anche attraverso la ristrutturazione dell'agenzia di Edolo (con prospettiva di chiusura) ed il progressivo svuotamento dell'area operativa di Pisogne. Nel settore dell'autoproduzione con particolare riferimento alla societa' Edison, permane e si aggrava lo squilibrio tra l'ingente produzione di energia elettrica pregiata e ad altissima redditivita' (in quantita' quasi pari alla produzione Enel) ed il basso impiego di occupati peraltro in progressivo continuo calo -: se intenda attivarsi per riaprire e sostenere il confronto con l'Enel spa, anche in relazione a quanto previsto dalla legge sulla montagna (n. 97 del 1994) in tema decentramento e di tutela del territorio. (5-00461)

 
Cronologia
domenica 4 agosto
  • Politica, cultura e società
    L'esponente della Lega Nord Irene Pivetti, già Presidente della Camera dei deputati, si dissocia dal proprio partito e si dice contraria alla secessione.