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Portale storico della Camera dei deputati

Documenti ed Atti

XIII Legislatura della repubblica italiana

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/02960 presentata da NARDINI MARIA CELESTE (RIFONDAZIONE COMUNISTA-PROGRESSISTI) in data 19960827

Al Ministro delle poste e delle telecomunicazioni. - Per sapere - premesso che: con decreto legge 1^ dicembre 1993, n. 487, convertito in legge, con modificazioni dalla legge del 29 gennaio 1994, n. 71, vi e' stata la trasformazione dell'amministrazione delle poste e telecomunicazioni in ente pubblico economico; tale trasformazione rischia di avvenire sulla pelle dei lavoratori; nella direzione provinciale di Bari da tempo vi e' una situazione assai confusa, che su di essa e' intervenuta la pretura; stavano per essere mobilitati gli autisti in esubero delle poste e delle telecomunicazioni, nelle categorie di portalettere, cioe' in una categoria diversa dalla propria; i portalettere di Bari rischiano di consumare il congedo estivo 1996 (di fatto e' congedo del 1995), adoperandosi con gli abbinamenti delle zone recapito, con gli straordinari, anziche' con il personale della scorta; risultando a Bari un esubero di portalettere (mentre di fatto molti sono quelli che svolgono altre funzioni) la direzione di Roma dice che non paghera' gli straordinari; le indennita' di competenze "accessorie" che sono ormai considerate quota parte di salario necessario per il vivere quotidiano per le famiglie dei lavoratori, vengono pagate sistematicamente in ritardo -: come intenda intervenire perche' la trasformazione dell'amministrazione delle poste in ente non avvenga penalizzando i lavoratori e le lavoratrici e l'intero servizio. (4-02960)

Al riguardo l'ente Poste Italiane ha comunicato che a seguito della trasformazione dell'Amministrazione p.t. in Ente pubblico economico e' stato realizzato un piano di riorganizzazione dei servizi e di redistribuzione del personale al fine di conseguire un piu' razionale ed efficiente utilizzo delle strutture e delle risorse umane, volto a migliorare la qualita' dei servizi resi. In tale ottica - ha proseguito l'Ente - e' stata peraltro attuata, sulla base di quanto previsto dall'articolo 46 del contratto collettivo nazionale di lavoro per il personale dipendente dell'ente Poste Italiane, la intercambiabilita' del personale tra i vari settori operativi, applicando alcune unita', appartenenti all'area di base ed idonee al servizio esterno, al settore del recapito. Attuando, poi, la facolta' prevista dal successivo articolo 47 del citato c.c.n.l. l'ente ha proceduto alla fungibilita' delle mansioni all'interno dell'area funzionale operativa nella quale sono confluite le ex categorie IV, V e VI. Per quanto concerne in particolare la sede Puglia e le dipendenti filiali la riferita fungibilita' delle mansioni ha consentito di procedere ad una razionale perequazione dell'organico attraverso l'applicazione di alcuni autisti, risultati in esubero, al servizio di recapito che presentava una notevole carenza di organico. Nei casi in cui dall'applicazione della citata normativa e' derivato un contenzioso, l'ente ha dato puntuale attuazione alle intervenute decisioni del giudice adito. Relativamente al ritardo registrato nel pagamento delle competenze accessorie, l'ente ha riferito che la filiale di Bari sta esaminando la possibilita' di riunire il pagamento delle spettanze fisse e di quelle variabili in un'unica giornata del mese, sulla base dell'accordo siglato con le OO.SS. a seguito della introdotta contabilita' civilistica. L'ente ha precisato, infine, che, attualmente, mentre esiste l'obbligo di pagare lo stipendio il giorno 25 del mese, nessuna data fissa e' stabilita per il pagamento della retribuzione variabile, che e' legata alle esigenze di ogni filiale. Il Ministro delle poste e delle telecomunicazioni: Maccanico.



 
Cronologia
domenica 4 agosto
  • Politica, cultura e società
    L'esponente della Lega Nord Irene Pivetti, già Presidente della Camera dei deputati, si dissocia dal proprio partito e si dice contraria alla secessione.

giovedì 12 settembre
  • Politica, cultura e società
    Si apre alle sorgenti del Po la “Tre giorni dell'indipendenza Padana”. Irene Pivetti, in contrasto su tale progetto, è espulsa dal partito.