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Documenti ed Atti

XIII Legislatura della repubblica italiana

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/03105 presentata da DEL BARONE GIUSEPPE (FORZA ITALIA) in data 19960911

Al Ministro della sanita'. - Per conoscere - premesso che: e' stata ampiamente riportata dalla stampa la notizia che, presso l'Asl di Rimini, medicinali di ogni tipo, al di fuori delle fasce imposte dalla Cuf e quindi inclusi quelli della fascia C, da potersi prescrivere solo a pagamento, vengono dati gratuitamente a nomadi ed extracomunitari di ogni etnia e paese; i ricordati medicinali dovranno essere prescritti su ricettari del servizio sanitario nazionale da medici del consultorio extracomunitario con le ricette non assoggettate ne' alla quota fissa ne' a quella percentuale (cioe', in termini poveri, dovranno essere date gratis); l'iniziativa e' stata adottata nel prevalente interesse della comunita' perche' questi assistiti sono caratterizzati da elevato rischio (quale?) sanitario; il predetto privilegio di fatto sta diventando un mercato, nei campi nomadi, di vendita di prodotti non prescrivibili -: se il Ministro non intenda allargare a tutta la nazione la possibilita' di dare gratuitamente le medicine a pensionati a bassissimo reddito, a malati di mali irreversibili comunque gravissimi, in accettazione della puerile tesi del responsabile del distretto sanitario cittadino di Rimini dottor Pasini che, con totale candore, afferma essere aumentate (e solo a Rimini?) malattie che si ritenevano scomparse come la Tbc, dimenticando che nel Sud d'Italia per carenze igieniche, deficit di lavoro, mancanza di abitazioni degne di questo nome, si ritrovano malattie, quasi dimenticate (il recente caso di butilismo docet) e che cittadini, non rientrando in fasce di reddito idonee a rasentare il ridicolo, non possono neanche pagare la quota fissa sulla spedizione delle ricette incrementando la spesa ospedaliera con ricoveri legati non a necessita' clinica, ma ad assoluta indigenza economica. (4-03105)

Sullo specifico problema prospettato con l'atto parlamentare in esame, questo Ministero deve rispondere, necessariamente, in base agli elementi di valutazione di competenza regionale, ottenuti attraverso il Commissariato del Governo nella Regione Emilia-Romagna. Si e' appreso, al riguardo, che la Direzione Sanitaria della Azienda U.s.l. di Rimini sembra non aver ancora intrapreso alcuna iniziativa sul problema, enfatizzato dalla stampa, della esigenza di garantire assistenza sanitaria agli extracomunitari presenti nel territorio riminese. Tale esigenza, rimanendo ad ogni effetto un'ipotesi tesa a creare una linea di apertura tra soggetti istituzionali e fasce appartenenti all'area dei cittadini extracomunitari (purtroppo non sempre assistiti, come si auspicherebbe, dai servizi sanitari a disposizione), pare non abbia trovato, al momento, un percorso di realizzazione a livello locale, soprattutto per quanto riguarda la relativa copertura finanziaria e che, pertanto, l'Amministrazione locale non escluda l'inserimento dei cittadini extracomunitari nel tessuto sociale della Regione, anche attraverso l'utilizzo dei servizi sanitari di cui la comunita' emiliano romagnola gia' dispone. Il Ministro della sanita': Rosy Bindi.