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Portale storico della Camera dei deputati

Documenti ed Atti

XIII Legislatura della repubblica italiana

MOZIONE 1/00028 presentata da PITTELLA GIOVANNI SAVERIO (DEMOCRATICI DI SINISTRA - L'ULIVO) in data 19960911

La Camera, considerato che: il 25 settembre 1896 nasceva a Stella San Giovanni, presso Savona, Sandro Pertini; si celebra dunque quest'anno il centenario della nascita di un uomo che ha segnato in modo indelebile la storia della nostra Nazione.Dopo aver combattuto in prima linea nella "Grande Guerra", Sandro Pertini si iscrive al Partito Socialista e nel 1925 viene arrestato, per la prima volta, per propaganda antifascista. Nel 1926, con Carlo Rosselli, Parri, Adriano Olivetti, organizza l'espatrio clandestino di Filippo Turati, motivo per il quale verra' condannato a 10 mesi di reclusione in contumacia. Pertini decide allora di rimanere all'estero, presso Nizza, per poter organizzare l'attivita' antifascista, impiantando una radio clandestina. Scoperto e condannato dal tribunale francese, sfrutta l'opportunita' offertagli dal processo per un'incisiva propaganda antifascista. Abbandona la clandestinita' nel 1929 prendendo contatti con i gruppi antifascisti operanti in Italia, ma viene nuovamente scoperto ed arrestato e condannato a dieci anni e nove mesi e tre anni successivi di vigilanza speciale. In carcere si ammala e, grazie all'intervento di Togliatti e Turati, viene trasferito nel carcere di Turi dove conosce Gramsci. Negli anni successivi viene spesso trasferito, rimanendo al confino sino al 25 luglio del 1943, quando, con la caduta di Mussolini e del governo fascista, si impegna con Nenni e Saragat per la ricostruzione del Partito socialista e nella lotta di resistenza. Viene arrestato con Saragat il 23 ottobre 1943 e scarcerato nel 1944 grazie ad un falso ordine di scarcerazione redatto da Vassalli ed altri partigiani. Entra allora a far parte degli alti organismi del CNNAI, svolgendo un ruolo di primissimo piano nella lotta al nazi-fascismo fino al 1945. Nel dopoguerra e' segretario del Partito socialista, direttore dell'Avanti! e di altri giornali come Il Lavoro di Genova. E' membro della Costituente; senatore di diritto nel 1948, e viene poi rieletto alla Camera nel 1953, 1958, 1963, 1972. Dal 5 giugno 1968 al luglio del 1976 e' Presidente della Camera. L'8 luglio 1978 viene eletto Presidente della Repubblica con 832 voti su 995, un suffragio che non ha riscontro nella storia dell'Italia repubblicana. "Da oggi cessero' di essere un uomo di parte. Intendo essere il Presidente della Repubblica di tutti gli italiani, fratello a tutti nell'amore di patria e nell'aspirazione costante alla liberta' e alla giustizia". In queste parole, tratte dal messaggio del giuramento, vi e' forse la sintesi migliore del suo settennato nel corso del quale sul piano interno dall'unita' nazionale si arriva ai primi governi presieduti da laici, fino al nuovo centro-sinistra e segnato sul piano internazionale dalla questione mediorientale e dall'inizio della crisi dei regimi dell'est europeo, verso cui Pertini terra' sempre una costante attenzione. Il suo ultimo messaggio pubblico (17 dicembre 1989), prima della morte avvenuta il 24 febbraio 1990, e' all'est e alla liberta': si appella alla DDR per chiedere l'abbattimento del muro di Berlino; riconosciuto il valore sempre attuale dell'esempio di vita e del messaggio politico, etico e culturale di Sandro Pertini, impegna il Governo affinche' sia indetta una giornata nazionale, per il 25 settembre 1996, di studio e di riflessione, in tutte le scuole d'Italia, sulla figura, le opere, l'insegnamento morale e politico di Sandro Pertini. (1-00028)