Documenti ed Atti
XIII Legislatura della repubblica italiana
INTERPELLANZA 2/00177 presentata da VENETO ARMANDO (POPOLARI E DEMOCRATICI - L'ULIVO) in data 19960917
Il sottoscritto chiede di interpellare il Presidente del Consiglio dei ministri ed i Ministri del tesoro, dell'industria, del commercio e dell'artigianato e del lavoro e della previdenza sociale, per sapere - premesso che: un comunicato della Cgil-industria, datato 5 settembre 1996, denunzia la situazione di "disastro imprenditoriale" in cui e' venuta a trovarsi l'Isotta Fraschini, dopo la cessione da Efim a Fissore srl di Cuneo dello stabilimento ex Oto Breda di Gioia Tauro; assume il sindacato che, mentre i lavoratori dipendenti non vengono pagati, il dottor Malvino, proprietario della Fissore e della Isotta Fraschini, ha avviato la procedura di vendita del ramo di attivita' concernente la costruzione di veicoli "Magnum 4x4" ad una ditta che "ha un magazzino di autoricambi" (sic!); secondo il sindacato cio' prelude alla cessione a terzi della commessa per i Magnum Polizia, per svuotare di ogni contenuto patrimoniale la Fissore e, quindi, condurla al fallimento, a causa degli ottanta miliardi di lire di debito che la stessa ha accumulato; a conferma dell'assunto di cui sopra, il sindacato esibisce una lettera del 29 luglio 1996, con la quale Giuliano Malvino, amministratore unico di Fissore co. srl, aveva proposto all'onorevole Borghini, responsabile per l'occupazione per conto della Presidenza del Consiglio dei ministri, l'azzeramento dei rapporti tra Fissore e la parte pubblica, con prosecuzione del solo rapporto avente ad oggetto l'obbligo di consegna dei Magnum Polizia e cessione delle azioni ex Oto Breda a societa' disponibile ed a prezzo simbolico; questa azione complessiva di dismissione rende indilazionabile una chiara presa di posizione del Governo che, mediante il concerto dei ministeri interessati, dia certezza circa il blocco di ogni attivita' del Malvino intesa a lucrare in danno dello Stato e dei contribuenti e definisca in modo non equivoco e superficiale i problemi della proprieta', delle lavorazioni, della occupazione, del lavoro e delle retribuzioni, relativamente all'ex Oto Breda Sud, oggi Isotta Fraschini, nel contesto di una politica credibile per l'industrializzazione dell'area di Gioia Tauro -: quali siano le linee generali della politica di industrializzazione che il Governo intende portare avanti, onde la vasta area circostante il porto di Gioia Tauro e - piu' in generale - l'intera piana di Gioia Tauro, comprendente trentatre' comuni, sia dotata di infrastrutture e sia destinataria degli incentivi e delle risorse che consentano di mettere a frutto la volonta' di lavoro, di legalita', di impresa dei suoi 170.000 abitanti; se corrisponda al vero cio' che viene denunziato dalla Cgil e come il Governo intenda reagire all'iniziativa del Malvino che l'interpellante ritiene illegittima ed illecita; cosa si intenda fare, secondo quali metodiche e attraverso quali strumenti, perche' l'azienda costruita con il denaro dei contribuenti in Gioia Tauro, ora denominata Isotta Fraschini, sia destinata a compiere lavorazioni che diano prodotti credibili e che abbiano un mercato; come intendano procedere perche' essa sia sottratta agli speculatori e si consenta il mantenimento di livelli occupazionali stabili e capaci di corrispondere alle attese delle popolazioni del sud; come intendano procedere per garantire ai lavoratori dipendenti i salari fin qui non pagati e quelli a venire. (2-00177)