Portale storico della Camera dei deputati

Al Ministro delle finanze. - Per sapere - premesso che all'interrogante risultano i seguenti fatti: di recente il presidente del Co.Ba.R. della legione della Guardia di finanza di Trieste si e' dimesso, dopo aver avuto acceso colloquio con il comandante della legione; le ragioni di tali dimissioni prendono origine dalla indisponibilita', manifestata verbalmente dal comandante di legione, ad autorizzare lo stesso consiglio di rappresentanza a svolgere le riunioni presso i vari reparti in cui e' articolata la legione, ritenendo questi che il Co.Ba.R. debba riunirsi normalmente solo presso il reparto comando di Trieste; in seguito, il comandante di legione avrebbe affermato che il presidente del Co.Ba.R. aveva travisato le sue affermazioni, pur ribadendo che le riunioni del Co.Ba.R. debbano svolgersi presso la sede del comando legione -: se sia a conoscenza delle altre iniziative poste in essere dal colonnello Umberto Picciafuochi, quali: 1) il trasferimento di ben quattro delegati del Co.Ba.R. senza apparente o giustificato motivo se non quella della classica locuzione stereotipata "esigenze di servizio", e che a seguito di tale atto, per uno di questi rappresentanti - il vicebrigadiere Saverio Di Viccaro - siano insorte complicazioni del suo gia' precario stato di salute; 2) l'omessa trasmissione al Co.I.R. di una delibera con la quale il Co.Ba.R. chiedeva al Co.Ce.R. una valutazione sulla motivazione con la quale il comandante di legione negava la possibilita' di riunire l'organo di rappresentanza presso rimanenti reparti della legione di Trieste; 3) la convocazione del Co.Ba.R. da parte dello stesso comandante di legione senza aver preventivamente concordato con il comitato di presidenza tale riunione, riunione nella quale, peraltro, avrebbe anche svolto le funzioni di presidente dell'organo di rappresentanza, contravvenendo in tal modo alla legge n.382 del 1978, oltre ad inficiare la neutralita' e la terzieta' del consiglio di base di rappresentanza; se ritenga opportuno: a) intraprendere iniziative al fine di ristabilire la corretta dialettica democratica all'interno del comando legione di Trieste; b) intervenire sul comando generale perche' vengano rimossi gli ostacoli che si frappongono al corretto funzionamento degli organi di rappresentanza, al fine di garantirne l'autonomia e l'imparzialita'; c) promuovere un'azione disciplinare nei riguardi del colonnello Umberto Picciafuochi, azione che sia anche di monito per quanti in futuro dovessero assumere analoghe iniziative, ponendo, in tal modo, fuori dalla legalita' i comandi di un corpo che, al contrario, dovrebbe essere posto a presidio e tutela della legalita', della trasparenza e della democrazia. (5-00526)