Portale storico della Camera dei deputati

La Camera, rilevato che, con riguardo alle emergenze, si ripetono provvedimenti legislativi di urgenza non solo episodici e frammentari, ma che ricorrono, tra l'altro, al conferimento di eccezionali poteri di deroga a diverse autorita' amministrative, prevedendo, talvolta, anche deleghe da parte dello stesso Governo, nonche' l'attribuzione di competenze operative a strutture con capacita' tecniche e professionali e relative esperienze insufficienti; rilevato che nel nostro ordinamento, a seguito di un lungo dibattito, e' stato da tempo approvato un provvedimento legislativo (legge n. 225 del 1992), che ha inteso ovviare esplicitamente ai detti inconvenienti sia attraverso la definizione di una dettagliata disciplina dell'uso del potere di ordinanza da parte del Governo, riconducendolo alla sua funzione di eccezionale rimedio normativo per le situazioni che dall'ordinamento non potevano essere previste ma giustificate soltanto dalla sussistenza di uno stato di necessita' acclarata nelle forme indicate dall'articolo 5 della legge n. 225 del 1992, sia disegnando un sistema organizzativo - il servizio nazionale della protezione civile - nel quale al Dipartimento, collocato presso la Presidenza del Consiglio, competono funzioni soltanto di coordinamento e per le sole situazioni di emergenza, mentre lo svolgimento concreto delle attivita' operative, specie alla conclusione del periodo di emergenza, e' riservata alle ordinarie, competenti amministrazioni, siano esse statali, regionali o locali; rilevato che le molte calamita' naturali che hanno colpito l'Italia hanno richiesto molteplici provvedimenti legislativi di finanziamento degli interventi di emergenza e di ricostruzione; rilevato che in seguito, per l'insufficienza dei fondi stanziati, si e' provveduto a rifinanziare anche piu' volte molte delle predette leggi, in assenza di un quadro organico per il completamento degli interventi; impegna il Governo: al rigoroso rispetto della disciplina dell'articolo 5 della legge n. 225 del 1992 ed alla allocazione delle competenze amministrative presso le ordinarie amministrazioni; a predisporre un quadro definitivo dei finanziamenti concessi, delle somme spese, delle risorse ancora necessarie per ciascuna area coinvolta in eventi calamitosi che necessitano di ulteriori interventi di riparazione e/o ricostruzione; a predisporre conseguentemente un piano organico, anche poliennale, indicante le risorse e gli interventi necessari per il definitivo completamento della fase di riparazione e/o ricostruzione. (9/2018/6)