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Al Ministro del lavoro e della previdenza sociale. - Per sapere - premesso che: la relazione del collegio dei sindaci sul bilancio consuntivo 1995 ha messo in luce la disastrosa gestione dell'Inps; l'immenso patrimonio immobiliare dell'Istituto, per esempio, valutato oltre duemila miliardi, rende alle casse appena 819 milioni; gli sconti sui biglietti ferroviari sono stati aboliti per tutti gli statali, ma non per i dipendenti dell'Inps che, nel 1995, hanno avuto agevolazioni per un miliardo e 194 milioni a spese dell'Istituto; vi sono crediti contributivi che l'Inps non riesce a riscuotere dalle imprese, una cifra pari a 37 mila 87 miliardi, oltre cinquemila in piu' del 1994, una cifra pari all'intera manovra che il Governo sara' costretto a varare per il 1997; il cosiddetto "debito occulto", cioe' quanto lo Stato concede all'Inps attraverso la tesoreria centrale, oltre ai fondi annuali previsti dalla finanziaria, aveva raggiunto a fine 1995, 217 mila 558 miliardi -: se, alla luce di quanto esposto, non ritenga opportuno quanto prima dare una decisa "scossa" all'intero Istituto, operando severi tagli agli sprechi, nonche' rendendo i controlli piu' assidui e soprattutto piu' severi, al fine di eliminare definitivamente l'allarmante inefficienza che regna nel cuore, come nelle arterie, dell'Inps stesso. (4-03277)