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Documenti ed Atti

XIII Legislatura della repubblica italiana

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/03440 presentata da BRUNO DONATO (FORZA ITALIA) in data 19960924

Ai Ministri di grazia e giustizia e dell'interno. - Per sapere - premesso che: dall'articolo comparso sul quotidiano Il Giornale in data 10 agosto 1996, si apprende la sconcertante notizia secondo cui sarebbe costato allo Stato italiano oltre tre miliardi il piano di protezione per la testimone Rosetta Cerminara; la Cerminara era stata teste principale d'accusa nel processo riguardante l'omicidio del sovraintendente di polizia Salvatore Aversa e di sua moglie Lucia Precenzano, e che vedeva in qualita' di imputati Giuseppe Rizzardi e Renato Molinaro; la corte di appello di Catanzaro, nella sentenza in cui ha assolto i due imputati dai reati loro ascritti, ha dichiarato di non credere alle parole della Cerminara, la quale avrebbe, secondo la Corte, agito per fini economici. Le sue sono, dice la corte: "dichiarazioni fallaci e fatte per benefi'ci economici"; a quanto si apprende dall'articolo anzidetto, infatti, in una telefonata la Cerminara ed il fratello parlano dei rilevanti problemi economici della famiglia, ed in una successiva telefonata la testimone afferma che "hanno fatto tutto quello che ci avevano promesso, i genitori sono tranquilli ed il fratello ha ottenuto quello che voleva". Sarebbero stati ripianati i debiti bancari della famiglia Cerminara ed il fratello della teste sarebbe stato assunto nella polizia; durante il processo di appello, inoltre, gli avvocati degli imputati, fra cui il noto penalista Armando Veneto, hanno evidenziato come nel processo in Corte di Assise si siano verificate "sottrazioni, omissioni ed occultamenti di attivita' processuali"; fra le dichiarazioni di nuovi pentiti che hanno portato all'arresto di nuove persone per il duplice omicidio si ha quella di Massimo Di Stefano, il quale afferma che l'ispettore di polizia Busetti, che conduceva le indagini, diceva a proposito della Cerminara che si trattava di una persona debole, affascinata dalla polizia e dalla divisa e che era stata indotta a fare le dichiarazioni accusatorie; lo stesso pentito afferma infine di essere a conoscenza delle promesse di danaro fatte alla Cerminara e della promessa dell'assunzione del fratello in polizia; il poliziotto De Fazio, molto vicino al sovrintendente Aversa, in contrasto con i suoi superiori sull'ipotesi di ricostruzione del duplice omicidio, e' stato trasferito in altra destinazione; e' indubbia l'estrema gravita' dei fatti in oggetto -: quali iniziative intendano adottare al fine di chiarire una cosi' delicata e drammatica storia; se in particolare il Ministro di grazia e giustizia voglia procedere a disporre gli idonei atti ispettivi al fine di accertare eventuali responsabilita' da parte degli organi inquirenti, sia nella fase d'indagini preliminari, sia nel dibattimento di primo grado; se il Ministro dell'interno intenda accertare le modalita' relative al piano di protezione della teste Cerminara, e la precisa entita' della somma pagata dallo Stato nei confronti della teste, ed in particolare di quali benefi'ci effettivi essa abbia goduto a causa della propria collaborazione con la giustizia. (4-03440)

In riferimento all'interrogazione in oggetto, alla luce delle informazioni acquisite presso la competente Autorita' Giudiziaria, si comunica quanto segue. La deposizione della teste Rosetta Cerminara ha costituito la principale fonte di prova dell'accusa nel processo a carico di Giuseppe Rizzardi e Renato Molinaro, ritenuti responsabili, nel giudizio di primo grado, dell'omicidio del sovrintendente di Polizia di Stato Salvatore Aversa e della moglie Lucia Precenzano. La Corte d'Assise d'appello, per contro, ha assolto i predetti imputati per non aver commesso il fatto ed ha espresso valutazioni critiche sull'attendibilita' della teste e sulle motivazioni che l'avrebbero indotta a rendere le dichiarazioni. A tale riguardo, risulta da intercettazioni telefoniche acquisite al procedimento, una conversazione nella quale il fratello della Cerminara esprime preoccupazioni per le condizioni economiche della famiglia, sottoposta a programma di protezione, e la esorta a verificare l'acquisizione dei benefi'ci promessi dagli organi inquirenti prima di proseguire nella collaborazione. Quanto ai profili processuali segnalati nell'interrogazione, emerge che nel corso delle indagini preliminari e nel giudizio di primo grado e' stato omesso, da parte del pubblico ministero, il deposito di atti processuali conoscibili dalla difesa e che, conseguentemente, e' stata dichiarata sia la nullita' dell'incidente probatorio con cui veniva assunta la deposizione della teste in questione, sia dello stesso dibattimento di primo grado. Va tuttavia rilevato che la Corte suprema di cassazione, su ricorso proposto dal Procuratore generale della Repubblica, ha annullato la menzionata sentenza della Corte d'assise d'appello per difetto di motivazione. Risulta, infine, che il collaboratore di giustizia Massimo Di Stefano ha effettivamente reso dichiarazioni nei sensi di cui all'interrogazione insinuando dubbi sulla attendibilita' della Cerminara. Attesa la delicatezza e la complessita' del caso e considerato che nell'ambito delle diverse fasi del giudizio sono intervenute valutazioni differenti sulle questioni segnalate, appare opportuno attendere che la vicenda processuale giunga al suo esito finale prima di esprimere giudizi in ordine ad eventuali responsabilita' dei magistrati. Il Ministro di grazia e giustizia: Flick.



 
Cronologia
mercoledì 18 settembre
  • Parlamento e istituzioni
    Il Presidente della Repubblica Scalfaro invia un messaggio alle Camere sull'attualità politica e istituzionale (Doc. I, n.1).

venerdì 27 settembre
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    Il Consiglio dei ministri approva il testo della legge finanziaria, che dispone una manovra complessiva di 62.000 miliardi di lire, comprensiva della c.d. “tassa sull'Europa” .