Portale storico della Camera dei deputati

Al Ministro di grazia e giustizia. - Per sapere - premesso che: da articolo comparso su Il Giornale, a firma Michele Perla, in data 12 settembre 1996, si apprende la notizia, trasmessa anche dal Tg2 del 14 settembre 1996, che il signor Francesco Tropea, originario calabrese e residente a Milano, ove e' titolare di un bar in zona via Zara, veniva arrestato in data 13 maggio 1993 nell'ambito dell'operazione "Delta", per ordine della procura di Catanzaro; il coinvolgimento del signor Tropea nella predetta indagine derivava dalle dichiarazioni rese ai magistrati inquirenti dal pentito Francesco Staffa, il quale aveva rilevato di essere venuto a conoscenza che nella zona ove era situato il bar del Tropea esisteva un bar il cui proprietario aiutava i mafiosi latitanti a trovare sistemazione; il signor Tropea veniva, pertanto, arrestato con la contestazione del reato di associazione a delinquere di stampo mafioso, rinchiuso nella sezione speciale destinata ai mafiosi e sottoposto a regime carcerario duro; nei due anni e due mesi di reclusione, le istanze di liberta' promosse dal signor Tropea ai tribunali competenti sono state ripetutamente respinte, finche' le contestazioni nei suoi confronti sono state derubricate in ipotesi di spaccio di stupefacenti; nel luglio del 1995 il Tropea viene scarcerato ed infine assolto per non aver commesso il fatto, dopo un processo lungo e reso difficile dai numerosi spostamenti di sede di udienza dovuti a motivi di protezione del pentito; a seguito di tali disavventure il Tropea si ritrova in una condizione di estremo disagio per aver subi'to un rilevante danno economico che ammonta a quasi duecento milioni, anche a causa delle rilevanti spese giudiziarie -: quale sia la valutazione politica, morale e giuridica del Ministro interrogato circa i fatti citati nelle premesse; se, attesa la loro verita', non si ritenga di dover disporre, in forza dei poteri affidati dalla legge al Ministro di grazia e giustizia, gli opportuni atti ispettivi presso la procura della Repubblica in oggetto, per accertare la regolarita' dello svolgimento delle predette indagini ed eventuali responsabilita' degli inquirenti per il grossolano errore giudiziario di cui e' stato vittima il signor Tropea, verificando in particolare, se si sia proceduto, da parte della Procura, con le opportune cautele, ad effettuare i dovuti riscontri alle dichiarazioni del pentito Staffa. (4-03441)