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Documenti ed Atti

XIII Legislatura della repubblica italiana

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/03573 presentata da MOLINARI GIUSEPPE MARIO (POPOLARI E DEMOCRATICI - L'ULIVO) in data 19960925

Al Ministro del lavoro e della previdenza sociale. - Per sapere - premesso che: l'articolo 1 della legge 236 del 19 luglio 1993 recante "Interventi urgenti a sostegno dell'occupazione" prevede l'attuazione di misure straordinarie di politica attiva del lavoro intese a sostenere i livelli occupazionali nelle aree: a) individuate ai sensi degli obiettivi 1 e 2 del regolamento Cee con legge 15 maggio 1989 n. 181, recante misure di sostegno e di deindustrializzazione in attuazione del piano siderurgico; b) che presentano rilevante squilibrio locale tra domanda ed offerta del lavoro secondo quanto previsto dall'articolo 36 del decreto del Presidente della Repubblica 24 luglio 1977 n. 616, accertati dal ministero del lavoro e della previdenza sociale, su proposta delle commissioni regionali per l'impiego, sulla base delle intese raggiunte con la commissione dell'Ue; ai fini della definizione degli interventi di cui al comma 1 si tiene altresi' conto: a) della presenza di crisi territoriali di particolare gravita' o di crisi settoriali con notevole impatto sui livelli occupazionali; b) della sussistenza di situazioni di sviluppo ritardato o di depressione economica; c) della sussistenza di processi di ristrutturazione, di conversione industriale o di deindustrializzazione; d) della presenza di gravi fenomeni di degrado sociale, economico o ambientale e di mancata valorizzazione e difesa del patrimonio storico e artistico -: per quali motivi le aree industriali realizzate in Basilicata ai sensi dell'ex articolo 32 della legge 219 del 1981 non siano individuate quali "aree di crisi". Premesso inoltre che: attualmente delle 104 iniziative industriali ammesse a finanziamento e realizzate ai sensi della legge 219 del 1981, in Basilicata, 61 sono in produzione, mentre 23 risultano inattive, o che non hanno mai avviato le produzioni, e ben 20 sono le iniziative alle quali e' stato revocato il contributo; a fronte di una occupazione prevista di 5.793 unita', ad oggi gli addetti occupati sono 3.134, pari al 54,1 per cento circa di quelli previsti, che scendono a 2.372 se si tiene conto che 631 sono attualmente in cassa integrazione guadagni speciale, ed altri 131 il cui posto di lavoro e' quantomeno precario a causa del fatto che le aziende sono in amministrazione controllata. Dato che aumenta ulteriormente, purtroppo, in negativo se si tiene conto che a fronte del mancato raggiungimento degli obiettivi occupazionali previsti da numerose aziende insediate, alcune hanno superato gli obiettivi previsti; dette aree unitamente alle altre aree interne della Basilicata, ed in particolar modo quella di Senise per la quale venne emanata la legge 120 del 1987, sono caratterizzate (ancor oggi) da un andamento demografico negativo e da livelli individuali di reddito tra i piu' bassi a livello regionale; tutto questo evidenzia come il processo di industrializzazione abbisogna, per innestarsi stabilmente, di misure straordinarie di protezione elevata che compensi non solo le tradizionali diseconomie della prima fase di impianto e gestione delle imprese insediate nelle aree, ma anche, e soprattutto, quelle correlate ai costi crescenti di accesso al mercato nazionale ed internazionale da parte di dette imprese -: quali iniziative intenda assumere per riconoscere le zone interne della Basilicata quali "aree di crisi". (4-03573)

La Legge 181/89 ha affidato all'ex Ufficio Attribuzioni residue PP.SS. gli adempimenti di cui agli artt. 5-7 e 8 concernenti la gestione del 'fondo speciale di reindustrializzazione' di iniziali L. miliardi 660 e successivi rifinanziamenti da destinare alle aree prioritarie indicate nella stessa legge (Genova, Terni, Napoli e Taranto) nonche' a quelle secondarie individuate con successive deliberare CIPI del 13.10.89, 12.10.1990 e 20.12.1990, fra le quali la Basilicata, purtroppo, non e' compresa. Sono state tuttavia realizzate nella regione Basilicata alcune iniziative industriali localizzate in aree di crisi ai sensi dell'ex articolo 32 della Legge 219/81 e successive modifiche e integrazioni. La successiva legge 493/93 permette la riattribuzione dei lotti e dei contributi revocati ai sensi dell'articolo 32 legge 219/81 in Campania ed in Basilicata. Inoltre la legge 266/97 ha stabilito che sono trasferite a tali regioni le funzioni di natura normativa e di vigilanza su tali riattribuzioni gestite dai Consorzi di Sviluppo industriale competenti per territorio. Per quanto riguarda la programmazione negoziata si precisa che dette aree, nelle quali sono azionabili gli appositi 'contratti di area', sono individuate con uno specifico procedimento sulla base dei criteri e delle valutazioni indicate nel comma 208 dell'articolo 2 della legge 662/1996 (collegato alla finanziaria 1997). Si tratta di limitate zone del Mezzogiorno contraddistinte da un piu' basso tasso di sviluppo e da una maggiore tensione occupazionale, aventi disponibilita' di aree e di concreti progetti di intervento per i quali gia' esista un soggetto intermediario che abbia gia' attuato o possa attuare la sovvenzione globale. Le procedure prevedono che in aree cosi' individuate vengano stipulati, entro 60 giorni, i 'contratti di area' tra le Amministrazioni centrali, quelle locali e le rappresentanze dei lavoratori, dei datori di lavoro e le banche. E' da rimandarsi, pertanto, a detto iter la eventuale ricomprensione della Regione Basilicata nelle 'aree di crisi', tenendo conto di appositi indicatori socio-economici sullo stato di depressione economico-sociale. Va comunque ricordato che la anzidetta Regione gia' oggi interessata da una pluralita' di interventi inseriti in diversi Contratti di programma, nonche' nell'Accordo per la Val Basento e nell'intesa per la Val d'Agri, e che le istituzioni e le forze sociali locali possono ulteriormente attuare altri istituti della programmazione negoziata, a partire dai 'patti territoriali' che rappresentano lo strumento piu' idoneo a perseguire sviluppo delle energie locali. Il Ministro dell'industria, del commercio e dell'artigianato: Enrico Letta.



 
Cronologia
mercoledì 18 settembre
  • Parlamento e istituzioni
    Il Presidente della Repubblica Scalfaro invia un messaggio alle Camere sull'attualità politica e istituzionale (Doc. I, n.1).

venerdì 27 settembre
  • Parlamento e istituzioni
    Il Consiglio dei ministri approva il testo della legge finanziaria, che dispone una manovra complessiva di 62.000 miliardi di lire, comprensiva della c.d. “tassa sull'Europa” .