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Documenti ed Atti

XIII Legislatura della repubblica italiana

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/03716 presentata da MOLINARI GIUSEPPE MARIO (POPOLARI E DEMOCRATICI - L'ULIVO) in data 19961001

Al Ministro dell'universita' e della ricerca scientifica. - Per sapere - premesso che: nel protocollo di intesa Enea-regione Basilicata, il programma operativo pluriennale prevedeva per il centro della Trisaia di Rotondella alcuni interventi, tra i quali, in particolare: il programma per le residue attivita' del settore nucleare; alcuni interventi previsti dai fondi strutturali; il completamento realizzazione progetto integrato Trisaia (Pit); nell'incontro del 9 giugno 1995 tra autorita' locali e vertici dell'Enea (direzione generale e direzioni dipartimentali) fu individuata, a fronte della grave crisi occupazionale, una possibilita' di impatto su tale versante, in particolare attraverso l'attuazione del Pit, specie per quanto concerneva la realizzazione delle opere civili che avrebbero creato occasioni di lavoro per molti disoccupati del luogo; presso il centro della Trisaia sono stati aperti alcuni cantieri di lavoro, mentre alcuni altri dovrebbero aprirsi prossimamente -: quali siano i tempi di attuazione di tali programmi e le motivazioni dei ritardi degli interventi rispetto ai quali gia' si registrano allungamenti temporanei; quali misure si intendano intraprendere al fine di coinvolgere nelle assunzioni per tali lavori le forze lavorative locali, che dai programmi in premessa si attendono un considerevole incremento delle possibilita' di impiego. (4-03716)

Si risponde per delega della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Sulla base degli elementi forniti dall'ENEA si fa presente quanto segue. In merito al Progetto Integrato Trisaia - PIT si rende noto che nel Centro della Trisaia e' stato varato, ed e' in avanzato stato di attuazione, un impegnativo programma di interventi denominato "Progetto Integrato Trisaia" (PIT) nel quadro di un'Intesa di Programma per il Mezzogiorno sottoscritta nel marzo 1990 con l'allora Ministero per gli interventi Straordinari nel Mezzogiorno (MISM) - approvata dal CIPE nell'aprile dello stesso anno - che prevedeva un impegno di spesa complessivo di 108 miliardi di lire (64,8 miliardi a carico MISM e 43,2 miliardi a carico ENEA). Si tratta di una iniziativa che rappresenta un'importante esperienza di riconversione programmatica di strutture e competenze, che - attraverso la riqualificazione delle risorse disponibili, l'ottimizzazione del loro impiego, la loro integrazione con nuove assunzioni e l'attuazione di collaborazioni con altri organismi scientifici e con le Universita' - ha determinato la realizzazione di impianti destinati allo sviluppo di tecnologie trasferibili alle imprese operanti sul territorio del Mezzogiorno. Per la realizzazione di tale progetto e' stata stipulata, nel febbraio 1992, un'apposita Convenzione con l'allora Agenzia per la promozione dello sviluppo nel Mezzogiorno. Il successivo trasferimento delle competenze da tale Agenzia al Ministero dell'Universita' e della Ricerca Scientifica (MURST), ha provocato ritardi nell'erogazione dei finanziamenti. Nonostante cio', l'ENEA ha comunque intrapreso a proprio carico, pur trovandosi in una situazione di oggettiva difficolta' finanziaria, l'avvio delle attivita' previste nei progetti esecutivi per consentire la sperimentazione nei diversi settori in cui si articolava il Progetto (tecnologie energetiche, ambientali e innovative e agrobiotecnologiche), a testimonianza della massima attenzione rivolta dall'Ente al potenziamento del Centro della Trisaia. Soltanto in data 15 marzo 1995 - con decreto MURST n. 143 - e' stata autorizzata la fase realizzativa del PIT con l'erogazione della prima rata pari al 40 per cento della quota a carico MURST, rendendo cosi' possibile un'accelerazione all'attuazione del progetto. L'impulso dato dal suddetto decreto ha infatti comportato, fino al 31 dicembre 1998, una spesa superiore a 80 miliardi di lire, corrispondente alla realizzazione di circa l'80 per cento delle relative attivita'. Successivamente, in data 9 aprile 1997 - con decreto MURST n. 515 - e' stata approvata la richiesta di proroga al 30 dicembre 1998 della scadenza per il completamento delle attivita'. Ultimate le opere civili, rimangono da completare le installazioni impiantistiche (Terre Rare). Si e' quindi proceduto alla prevista gestione sperimentale e alla formazione del personale assegnato ai diversi sottoprogetti. Nel giugno 1998 l'Intesa di Programma per il Mezzogiorno e' stata riformulata ed inviata al MURST per il successivo inoltro al CIPE, prevedendo in particolare per il Centro della Trisaia, un potenziamento delle attivita', che comporteranno un impegno finanziario di 160,6 miliardi di lire contro gli originali 108 miliardi, ed un potenziamento degli organici che passano da 138 a 193 unita'. E' infine in fase di autorizzazione, da parte del CIPE, la proroga al 31 dicembre 2001 della scadenza per il completamento delle attivita' previste dall'Intesa ENEA-MURST per il Mezzogiorno, di cui il PIT costituisce uno dei Progetti Obiettivo. Si fa presente che nel procedere alla realizzazione del PIT, si e' anche dovuto tener conto della diminuita disponibilita' finanziaria dell'ENEA. La quota del 40 per cento a carico ENEA, sulla quale l'Ente si era impegnato con l'Intesa di Programma, ha acquisito un significato relativamente piu' oneroso in conseguenza della diminuzione a 450 miliardi del bilancio ordinario. Questo ha comportato, nella fase di definizione dei Progetti Esecutivi delle varie attivita', la necessita' in alcuni casi, di una revisione del contesti originari del Progetto Trisaia, in modo da renderli congruenti con le disponibilita' finanziarie dell'Ente. Il PIT e' dedicato alla realizzazione e all'esercizio di impianti che, nei settori dell'energia, dell'ambiente, dello sviluppo e dimostrazione di nuove tecnologie, rispondano a reali domande di mercato e determinino concreti impatti occupazionali. La sua attuazione consentira' al Centro della Trisaia di qualificarsi come prevalente nel settore dell'ingegneria ambientale per l'intero Mezzogiorno, per lo sviluppo di progetti di risanamento e processamento dei rifiuti con mezzi mobili, per il trattamento di amianto, la sterilizzazione di rifiuti ospedalieri, il trattamento del percolato delle discariche, dei rifiuti urbani, e terreni inquinati. Nell'ambito di tale Progetto, l'ENEA ha attivato rapporti di collaborazione con altri Enti di Ricerca operanti sul territorio. L'Intesa di Programma MURST-ENEA prevedeva per la realizzazione del PIT, l'assunzione da parte dell'ENEA di 138 unita', di cui: 29 unita' (per la maggior parte laureati) gia' assunte a tempo indeterminato nel 1993 e attualmente impegnate presso il Centro della Trisaia per la realizzazione del Progetto; 43 unita', a cui e' affidata la gestione sperimentale degli impianti, sono state assunte a tempo determinato (due anni, rinnovabili per ulteriori 2 anni) attraverso il bando di concorso per 32 unita' (24 laureati e 8 diplomati), pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Basilicata il 1^ febbraio 1998. Ad integrazione delle 32 unita' previste, sono state assunte ulteriori 11 unita' (tutti laureati) utilizzando la graduatoria degli idonei; 16 unita' (12 laureati e 4 diplomati) saranno assunte a tempo determinato (quattro anni) con un secondo bando di concorso; infine, e' previsto il perfezionamento di 50 contratti di formazione lavoro, trasformabili in assunzioni a tempo indeterminato sulla base di accordi con la Regione Basilicata. Si precisa che soltanto dal 16 aprile 1997, in virtu' di un'interpretazione delle norme contenute nella Legge Finanziaria 1997, l'Ente e' stato autorizzato dalla Funzione Pubblica ad effettuare assunzioni in deroga al blocco valido per il pubblico impiego e, in particolare, per gli Enti di Ricerca. L'ENEA, a seguito dell'approvazione della legge Bersani n. 266 del 7 agosto 1997 "Interventi urgenti per l'economia" - che all'articolo 5 comma 2 autorizzava l'Ente a stipulare, nei limiti delle proprie disponibilita' di bilancio, contratti a termine di durata non superiore a cinque anni, previa selezione pubblica anche a livello regionale - ha potuto procedere alla formulazione dei bandi di assunzione sopra citati. Nell'ambito delle attivita' di formazione e qualificazione specialistica previste dal PIT e' stato inoltre emesso il bando per 9 borse di studio per laureati presso il Centro della Trisaia. E' da considerare anche l'impatto occupazionale indotto derivante dalle attivita' del Centro della Trisaia, dal cui quadro complessivo ne emerge la notevole significativita' in un'area pressata da pesanti problemi occupazionali: 153 unita' - per la maggior parte residenti nei Comuni del comprensorio della Trisaia (Rotondella, Policoro, Nova Siri, Tursi, Matera) - sono state coinvolte in contratti di appalto e sub-appalto per il completamento delle opere civili del PIT, le quali hanno comportato una spesa complessiva di circa 9,5 miliardi di lire, con 9 gare bandite nel rispetto della normativa comunitaria; 80 unita' sono impegnate in contratti di servizi continuativi per la gestione del Centro, il cui importo di spesa complessivo annuo ammonta a circa 3,5 miliardi di lire annui. Di queste 80 unita', 39 risiedono nel Comune di Rotondella e 41 nell'ambito del comprensorio della Trisaia; 10 unita' sono utilizzate con contratti di lavoro non continuativi per manutenzioni programmate, il cui importo di spesa complessivo annuo ammonta a circa 300 milioni di lire. Di queste 10 unita', 4 risiedono nel Comune di Rotondella e 6 unita' nell'ambito del comprensorio della Trisaia. L'ENEA, allo scopo di definire per il futuro un piano complessivo di investimenti finanziari e di risorse di personale tendente al potenziamento dei propri impianti e laboratori, sta attuando un processo di rianalisi dei propri programmi e attivita'; tale piano dovra' privilegiare quelle aree come la Trisaia, in cui esistono obiettivi programmatici prioritari dell'Ente, relazioni costruttive con gli enti territoriali ed una dimostrata efficacia dei risultati gia' acquisiti. Per quanto riguarda, in particolare, l'assunzione di personale, si fara' ricorso all'utilizzo di tutti gli strumenti previsti dalle normative vigenti (contratti a tempo determinato, contratti a tempo indeterminato, contratti di formazione e lavoro ecc.). Per quanto concerne il programma Operativo dei Fondi strutturali della Unione Europea 1994-1999 si fa presente che l'ENEA ha attivato un articolato programma di iniziative che e' previsto siano finanziate, in parte, con fondi strutturali dell'Unione Europea nell'ambito del Programma Operativo 1994-1999 - Sottoprogramma II "Ricerca e Innovazione" - Misura II. 1 "Centri di Ricerca e Innovazione", a favore delle Regioni dell'Obiettivo 1. La proposta dell'ENEA si articola in 10 progetti, di cui 6 localizzati in Basilicata (Trisaia), 2 in Puglia (Brindisi) e 2 in Campania (Portici), per la cui realizzazione sono previste anche collaborazioni con altri soggetti operanti nel settore in applicazione delle norme di regolamento. L'iter di approvazione della proposta ENEA si e' completato in data 22 novembre 1996, con decreto MURST di approvazione del relativo Disciplinare. Con tale decreto si e' disposta anche l'erogazione del contributo comunitario per la realizzazione dei progetti in esso contenuti. La fase realizzativa dei progetti e' previsto che venga completata nel 1999. Lo scopo del Programma e' quello di garantire, tramite un rafforzamento delle proprie infrastrutture di ricerca, una maggiore apertura dei Centri verso il sistema produttivo collegato alla PMI, in modo da recepire all'interno dei Centri stessi, l'effettivo interesse industriale e determinare, di conseguenza, i temi di ricerca su cui operare. Il costo complessivo delle attivita' previste dal Programma ammonta a 74,5 MECU, pari a 149 miliardi di lire (al cambio di 2.000 lire/ECU). Tale importo, accettato e ritenuto congruo dall'Unione Europea, sara' ammesso al finanziamento per una quota del 60 per cento pari a 44,7 MECU, corrispondenti a 89,4 miliardi di lire. La quota di cofinanziamento nazionale, pari al 40 per cento, ammonta invece a 29,8 MECU, corrispondenti a 59,6 miliardi di lire. Relativamente ai 6 progetti previsti per il Centro della Trisaia, l'importo complessivo delle attivita' e' pari a 110 miliardi di lire, di cui 60 miliardi a carico dell'Unione Europea. Tali iniziative sono destinate ad avere un rilevante impatto sulle attivita' del Centro della Trisaia e sul contesto socio-economico in cui esso e' collocato. In particolare, uno degli obiettivi previsti dal Programma e' la concentrazione, in un unico Centro, delle attivita' avanzate di Ricerca e Sviluppo, di dimostrazione, diffusione e trasferimento di innovazione, di formazione professionale, calamitando in tal senso l'attenzione e l'interesse degli operatori della ricerca e degli operatori industriali e agroindustriali presenti, non soltanto in ambito regionale, ma nell'intera area del Mezzogiorno. Altro obiettivo e' il collegamento e l'integrazione operativa con la rete dei Poli Tecnologici e Parchi Scientifici dei quali e' prevista la prossima realizzazione nel Mezzogiorno. Infine, il programma intende stimolare la domanda di innovazione, molto carente da parte dei diversi settori produttivi, e organizzare e proporre un'offerta autonoma di innovazione. I suddetti progetti riguardano, in particolare, la creazione di: un Centro dimostrativo delle tecnologie di automazione dei processi manifatturieri (DAMA); un Centro di servizio e di assistenza alle PMI per il recupero e il riciclo di residui industriali (CRISMA); un Centro per lo sviluppo e la dimostrazione di tecnologie innovative per il trasporto ferroviario (FERRO); un Centro dimostrativo per lo sviluppo e il trasferimento di tecnologie innovative di automazione alle piccole e medie imprese del settore alimentare (ITIA); un Centro di ricerca e sperimentazione per la definizione di processi, di metodologie e di standard di produzione e di impiego di prodotti biotecnologici (PROBIO); un Centro dimostrativo di sistemi integrati agro-industriali (SIA). I suddetti progetti sono stati approvati dal MURST e sono gia' entrati nella fase realizzativa. Per la copertura della quota nazionale, l'ENEA puo' avvalersi anche di contributi di terzi (privati o pubblici) sotto forma di autofinanziamento, nel rispetto delle normative nazionali e comunitarie che regolano l'accesso ai fondi strutturali. Tale opportunita', su precisa richiesta dell'ENEA, e' stata confermata da una comunicazione ufficiale del Ministero del Bilancio e della Programmazione Economica. La selezione ed il coinvolgimento di terzi nella realizzazione dei Progetti, avverra' nel rispetto delle normative nazionali e comunitarie relative agli aiuti di Stato. Si privilegera', nei casi in cui si manifesteranno le condizioni necessarie, la costituzione di consorzi fra operatori del territorio e l'ENEA, soprattutto nell'ottica di garantire la successiva gestione dei Centri di dimostrazione di tecnologie realizzati nell'ambito dei Progetti. Anche per il Centro della Trisaia, i progetti verranno prevalentemente gestiti attraverso consorzi, costituiti ad hoc, in cui saranno coinvolti enti e operatori industriali qualificati. Pur essendo, quindi, gli interventi suddetti rivolti ad una molteplicita' molto differenziata di soggetti pubblici e privati che si configurano, nei confronti dell'iniziativa, prevalentemente nel ruolo di utenti, e' tuttavia prevista una partecipazione attiva di partner esterni all'ENEA. Per quanto concerne il Protocollo d'Intesa ENEA-Regione Basilicata si rende noto che tra l'ENEA e la Regione Basilicata, nel corso di successivi incontri con la Giunta Regionale ed i responsabili degli uffici interessati, e' stato predisposto un nuovo Protocollo d'Intesa, che costituira' un punto di riferimento programmatico per gli interventi ENEA in Basilicata. Il Comitato di coordinamento previsto dal Protocollo d'Intesa, provvedera' ad approvare il programma e a renderlo coerente con le esigenze espresse dal territorio. In particolare, nelle more della stipula del nuovo Protocollo e al fine di un ottimale perseguimento degli obiettivi previsti dal programma di collaborazione in atto tra ENEA e la Regione Basilicata, si sono tenute riunioni con periodicita' circa annuale tra la Giunta Regionale e il Presidente e il Direttore Generale dell'ENEA. Da ultimo, in merito alle residue attivita' nel settore nucleare presso il Centro della Trisaia, si fa presente che esse riguardano sostanzialmente la gestione e il trattamento dei rifiuti radioattivi, materiali nucleari e combustibile irraggiato originati dalle passate attivita' nucleari dell'Ente. In particolare, nel Centro della Trisaia, le azioni prioritarie in tal senso hanno riguardato il condizionamento dei rifiuti radioattivi liquidi a bassa attivita', nonche' la loro trasformazione in manufatti cementizi (433 in tutto), attualmente immagazzinati in idonee strutture del Centro, in attesa del trasferimento nel futuro sito nazionale di stoccaggio. L'intervento dell'ENEA, sempre con riferimento al Centro della Trisaia, si sta sviluppando con le seguenti iniziative: il condizionamento nell'impianto SIRTE-MOWA ottimizzato, dei rifiuti liquidi a piu' elevata attivita' (circa 3 m3) immagazzinati presso l'impianto ITREC del Centro della Trisaia; le trattative con UKAEA per l'invio in UK della soluzione contenente Uranio e Torio ottenuta dal riprocessamento dei 20 elementi di combustibile Elk River, per la sua solidificazione; l'evacuazione della piscina dell'impianto ITREC, in cui sono immagazzinati 64 elementi non ritrattati di combustibile Elk River (per un totale di circa due tonnellate di Uranio/Torio), in un contenitore di trasporto/stoccaggio TN 24, gia' ordinato alla Societa' francese TRANSNUCLEAIRE e che sara' disponibile entro quattro anni. Per quanto riguarda le strutture, tecnologie, modalita' e i tempi con cui l'ENEA ha realizzato e sta realizzando in Trisaia lo smaltimento dei rifiuti radioattivi e la sistemazione dei materiali nucleari del combustibile irraggiato, si precisa quanto segue: l'impianto SIRTE-MOWA per il trattamento dei rifiuti radioattivi liquidi (primo sistema integrato realizzato in Italia per il condizionamento di rifiuti in matrice cementizia) ha completato il condizionamento mediante cementazione dei rifiuti liquidi a bassa attivita' sono stati trattati circa 80 mc di rifiuti liquidi a bassa attivita'. Su tale impianto sono state altresi' effettuate, con esito positivo, le prove di solidificazione di rifiuti liquidi a piu' elevata attivita'; sono stati completati gli interventi di ottimizzazione sotto il profilo della radioprotezione dell'impianto SIRTE-MOWA e sono state avviate le prove di qualificazione richieste per l'esercizio a caldo. Il programma prevede il completamento del trattamento entro il 1999; per quanto riguarda la sistemazione dei 64 elementi di combustibile Elk River attualmente immagazzinati nella piscina dell'impianto ITREC del Centro della Trisaia, l'ENEA sta attivamente perseguendo in parallelo due strade tra loro congruenti: il rinvio in USA mediante la ricerca di un accordo con il Department of Energy degli USA; il trasferimento dei combustibili in contenitori di stoccaggio a secco licenziato anche per il trasporto, in grado di assicurarne l'immagazzinamento di lungo periodo, in attesa del loro trasferimento nel sito nazionale di deposito centralizzato, secondo la filosofia attualmente seguita anche dall'ENEL per i suoi combustibili irraggiati. Il Ministro dell'industria, del commercio e dell'artigianato: Luigi Bersani.



 
Cronologia
venerdì 27 settembre
  • Parlamento e istituzioni
    Il Consiglio dei ministri approva il testo della legge finanziaria, che dispone una manovra complessiva di 62.000 miliardi di lire, comprensiva della c.d. “tassa sull'Europa” .

mercoledì 2 ottobre
  • Parlamento e istituzioni
    La Camera approva la proposta di legge Istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sul ciclo dei rifiuti e sulle attività illecite ad esso connesse (AC 449), che sarà approvata dal Senato il 3 aprile 1997 (legge 10 aprile 1997, n. 97).