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Portale storico della Camera dei deputati

Documenti ed Atti

XIII Legislatura della repubblica italiana

RISOLUZIONE IN ASSEMBLEA 6/00007 presentata da MUSSI FABIO (SINISTRA DEMOCRATICA - L'ULIVO) in data 19961010

La Camera, esaminata la Nota di aggiornamento al Documento di programmazione Economico-Finanziaria relativo alla manovra di finanza pubblica per gli anni 1997-1999, condividendo la decisione del Governo di accelerare il processo di riequilibrio della finanza pubblica in funzione dell'obiettivo della partecipazione dell'Italia, fin dal 1o gennaio 1999, alla terza fase dell'Unione Economica Monetaria; osservato che tale decisione, tenendo conto sia dell'andamento piu' recente e delle prospettive dell'economia europea sia della convergenza dei principali paesi dell'Unione verso politiche di bilancio omogenee, si pone in un rapporto di continuita' rispetto alle linee di azione, indicate nel Documento di programmazione Economico-Finanziaria ed agli impegni definiti nella risoluzione approvata nello scorso mese di luglio, e contribuisce al raggiungimento dell'obiettivo strategico di un completamento del processo di unificazione europea, conferma tutti gli impegni definiti nella risoluzione approvata nello scorso mese di luglio e rileva che il complesso delle proposte presentate dal Governo comporta una ridefinizione degli obiettivi indicati nella risoluzione, peraltro in coerenza con quanto ivi previsto; in conseguenza: A1) il fabbisogno di cassa del settore statale non dovra' superare i 61.400 miliardi di lire nel 1997 in modo da raggiungere un valore prossimo al 3 per cento del PIL e da consentire una accelerazione della riduzione del rapporto debito/PIL, ponendo le basi di ulteriori riduzioni negli anni successivi; A2) l'avanzo primario dovra' raggiungere i 131.000 miliardi nel 1997; negli anni successivi l'avanzo primario dovra' essere di dimensioni sufficienti a mantenere il rapporto fabbisogno/PIL al di sotto del limite del 3 per cento; A3) la manovra di correzione sul saldo primario dovra' avere dimensione non inferiore ai 62.500 miliardi di lire. Di tale ammontare complessivo: una quota di 37.500 miliardi dovra' derivare dalle norme contenute dalla legge di bilancio, nella finanziaria e nei provvedimenti collegati, compresi i provvedimenti da adottare entro il 31 dicembre 1996, al fine di assicurare le maggiori entrate nette necessarie per conseguire l'obiettivo suddetto; questa quota della manovra complessiva dovra' avere una articolazione che privilegi i tagli di spesa rispetto agli aumenti di entrata; una ulteriore quota di 25.000 miliardi dovra' risultare dalle misure di riequilibrio che il Governo adottera' entro il 31 dicembre 1996; almeno il 50 per cento di tale ammontare dovra' essere conseguito attraverso un prelievo a carattere straordinario, dal quale saranno esclusi i redditi piu' bassi. B) Per quanto attiene al bilancio dello Stato per il 1997 e per il triennio 1997-1999, il limite al saldo netto da finanziare dovra' essere ridotto rispetto a quanto indicato nella risoluzione approvata nello scorso mese di luglio, in modo da tenere conto del rafforzamento della manovra di correzione e dell'articolazione di tale manovra indicata al precedente punto A); conseguentemente il saldo netto di competenza a seguito dell'adozione di misure pari a 12.500 miliardi entro il 31 dicembre ma dovra' essere superiore a 104 mila miliardi; C) i limiti individuati sulla base dei precedenti punti A) e B) saranno considerati vincolanti ai sensi dell'articolo 11, comma 6 della legge n. 468 del 1978, per tutti i disegni di legge che in vario modo concorrano alla manovra, essi costituiranno quindi i parametri di riferimento da utilizzare in sede di esame della manovra secondo le indicazioni contenute in proposito nella risoluzione approvata nello scorso mese di luglio; D) sono considerati come provvedimenti collegati alla manovra di finanza pubblica ed essenziali ai fini del conseguimento dei saldi, il disegno di legge A.C. n. 2372, secondo quanto gia' previsto dal punto C.3 della risoluzione programmatica del 16 luglio, nonche' i decreti-legge nn. 505 e 508 del 1997, gia' produttivi di effetti a legislazione vigente; sono altresi' classificati come provvedimenti collegati, ai sensi dei punti B.10 e C.6 della risoluzione programmatica del 16 luglio, i disegni di legge delega A.S. 1217 in materia di riforma del bilancio dello Stato, A.S. 1124, in materia di conferimento di funzioni a regioni ed enti locali e di semplificazione amministrativa e A.S. 1034 in materia di snellimento dell'attivita' amministrativa e di procedimenti di decisione e di controllo. Questi ultimi disegni di legge collegati, di carattere strutturale, saranno esaminati dalla Camera al di fuori dei tempi da essa riservati alla sessione di bilancio. (6-00007)

 
Cronologia
mercoledì 9 ottobre
  • Parlamento e istituzioni
    Viene costituita la Commissione parlamentare d'inchiesta sul terrorismo in Italia e sulle cause della mancata individuazione dei responsabili delle stragi. Il presidente è il senatore della Sinistra democratica- l'Ulivo, Giovanni Pellegrino.

giovedì 17 ottobre
  • Parlamento e istituzioni
    La Corte costituzionale dichiara l'illegittimità costituzionale dell'articolo 6, comma 4, del decreto-legge 6 settembre 1996, n. 462, recante Disciplina delle attività di recupero dei rifiuti, per aver «reiterato, con contenuto immutato ed in assenza di nuovi presupposti di necessità e urgenza, la disposizione» espressa da precedenti decreti-legge decaduti. La sentenza blocca la prassi del Governo di reiterare il contenuto dei decreti-legge (sentenza n. 360).