Vai al sito parlamento.it Vai al sito camera.it

Portale storico della Camera dei deputati

Documenti ed Atti

XIII Legislatura della repubblica italiana

INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE 3/00308 presentata da MANCUSO FILIPPO (FORZA ITALIA) in data 19961010

Ai Ministri di grazia e giustizia e dell'interno. - Per sapere: quali ragguagli vogliano fornire della morte avvenuta in Reggio Calabria del notaio Marrapodi che con atteggiamenti diversi e contraddittori era stato al centro di indagini clamorose e comunque estremamente complesse e sconcertanti; se la notizia ufficiale secondo cui la morte sarebbe avvenuta per suicidio sia stata confermata da un completo esame di tutte le circostanze; ed in particolare di quella rappresentata dall'atteggiamento assolutamente normale e sereno avuto dal Marrapodi nelle ore subito precedenti la morte per impiccagione; quale fosse l'autorita' giudiziaria che da ultimo si era valsa delle dichiarazioni del notaio e chi indagava sulla sua attivita' e sulle intercettazioni telefoniche sulla sua utenza, dalle quali sarebbero risultati sconcertanti rapporti tra lo stesso notaio e taluni magistrati, aventi ad oggetto le dichiarazioni rese e da rendere da questi su altri magistrati; quale autorita' giudiziaria, quella di Reggio Calabria o quella di Messina, abbia provveduto, immediatamente dopo la morte del Marrapodi, ad effettuare una minuziosa perquisizione del suo studio e se essa sia stata determinata dalla necessita' di indagini in ordine alla morte o invece in ordine a trascorsi del defunto ed ai procedimenti nei quali era coinvolto come indagato o come teste, nel qual caso chiede di sapere come si spieghi che la perquisizione sia stata effettuata proprio dopo la morte; se risponda a verita' che, deponendo nel corso di una indagine giudiziaria avanti ad un magistrato di Messina, qualche tempo fa il notaio Marrapodi aveva dichiarato che "ove gli fosse successo qualcosa" nessuno avrebbe dovuto credere alla versione del suicidio; se risponda a verita' che le indagini relative al procedimento nel corso del quale erano state effettuate intercettazioni all'utenza del Marrapodi e che erano state trasferite a Messina da Reggio Calabria perche' dalle intercettazioni risultavano conversazioni compromettenti per magistrati della sede di Reggio Calabria, siano in realta' state svolte da magistrati messinesi con la collaborazione e la partecipazione attiva dei magistrati della Procura di Reggio Calabria, cosi' che tutto quanto emerso e' venuto immediatamente a conoscenza dei magistrati cui per legge l'inchiesta doveva essere sottratta; se l'affermazione contenuta nelle notizie di stampa dei quotidiani locali secondo cui l'atteggiamento del Marrapodi negli ultimi tempi lasciava prevedere l'insano gesto poi compiuto sia conseguenza di dati forniti da organi giudiziari o pubblici o se si abbia notizia comunque di chi abbia propalato tale circostanza; quali iniziative intendano adottare i Ministri interrogati per ottenere tutte le informazioni possibili sul caso e per adempiere, eventualmente, ai loro doveri istituzionali imposti dalla rilevanza di un caso che, malgrado un insolito silenzio della stampa, turba gravemente la serenita' della popolazione di Reggio Calabria. (3-00308)





 
Cronologia
mercoledì 9 ottobre
  • Parlamento e istituzioni
    Viene costituita la Commissione parlamentare d'inchiesta sul terrorismo in Italia e sulle cause della mancata individuazione dei responsabili delle stragi. Il presidente è il senatore della Sinistra democratica- l'Ulivo, Giovanni Pellegrino.

giovedì 17 ottobre
  • Parlamento e istituzioni
    La Corte costituzionale dichiara l'illegittimità costituzionale dell'articolo 6, comma 4, del decreto-legge 6 settembre 1996, n. 462, recante Disciplina delle attività di recupero dei rifiuti, per aver «reiterato, con contenuto immutato ed in assenza di nuovi presupposti di necessità e urgenza, la disposizione» espressa da precedenti decreti-legge decaduti. La sentenza blocca la prassi del Governo di reiterare il contenuto dei decreti-legge (sentenza n. 360).