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Portale storico della Camera dei deputati

Documenti ed Atti

XIII Legislatura della repubblica italiana

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/04252 presentata da RICCIOTTI PAOLO (RINNOVAMENTO ITALIANO) in data 19961015

Al Ministro per le risorse agricole, alimentari e forestali. - Per sapere - premesso che: l'AIMA con circolare n. 18 del 16 luglio 1996 ha fissato le norme per l'attuazione di un regime di compensazioni ai produttori di carni bovine per i capi macellati dal 1^ maggio 1996 al 15 agosto 1996 per far fronte alle conseguenze dell'encefalopatia spongiforme bovina, piu' comunemente conosciuta come sindrome della vacca pazza; la circolare precisava che il termine ultimo per la presentazione delle domande scadeva il giorno 4 settembre 1996 e che il termine per la presentazione della documentazione di macellazione scadeva il successivo giorno 11 settembre 1996; la stessa circolare dell'AIMA precisava che gli aiuti sarebbero stati pagati entro il 15 ottobre 1996; tale termine era stato fissato sulla base dell'analogo termine posto dalla regolamentazione comunitaria per il pagamento della corrispondente quota di aiuti che grava sul bilancio comunitario attesa l'esigenza di far gravare tali aiuti sul bilancio del 1996 e non su quello del 1997 che non ha tali disponibilita' di fondi; alla data del 10 ottobre 1996 l'AIMA non era in grado di conoscere l'esatto numero di domande presentate e quindi il numero esatto dei capi bovini che possono beneficiare del premio in quanto non si erano concluse le relative procedure informatiche e si disponeva solo di una proiezione dei primi dati acquisiti al sistema -: i motivi per cui si sono determinati i lamentati ritardi nella attuazione delle procedure che consentissero il pagamento degli aiuti entro il 15 ottobre 1996; quale e' il numero dei beneficiari che riuscira' ad ottenere il pagamento dei premi in tempi ragionevoli, seppure con artifici contabili posti in atto dall'AIMA per far figurare pagati gli aiuti al 15 ottobre 1996, ma realmente effettuati solo dopo, almeno un mese, rispetto alla scadenza di tale termine; se coloro che non verranno pagati rischiano di perdere gli aiuti attesa la prescrizione comunitaria che imponeva il pagamento entro il termine del 15 ottobre per poterli riferire al bilancio 1996 ove vi sono tali disponibilita' finanziarie; se non ritenga che i motivi del ritardo del pagamento, che verranno con ogni probabilita' attribuiti alle anomalie riscontrate sulle domande dei produttori e che richiederanno un supplemento di istruttoria, siano da ritenere assolutamente pretestuosi in quanto con essi si vuole nascondere il vero motivo del ritardo stesso che e' attribuibile solo alla inefficienza dell'AIMA e del suo sistema informativo. (4-04252)

Con riferimento alla questione esposta dalla S.V. On.le si comunica che il termine del 15 ottobre 1996, previsto dalla circolare AIMA per i pagamenti degli aiuti comunitari ai produttori di carne bovina e' stato rispettato. Infatti, a quella data risultano erogati 103 miliardi, provenienti da fondi CEE cosi' ripartiti: vacche nutrici 16,5 miliardi; premio straordinario di macellazione per bovini e giovenche 86,5 miliardi. La quota parte nazionale, stanziata dal CIPE, pari a 22,5 miliardi, e' stata liquidata per 9 miliardi, a fronte delle domande presentate per "bovini giganti", mentre per i vitelli a carne bianca la data di presentazione delle domande era stata prorogata al 30 novembre 1996. Una ulteriore disponibilita' e' stata destinata a completare il pagamento del premio speciale di macellazione a quei beneficiari le cui domande, risultate inficiate da piccole anomalie, hanno dovuto subire opportune rettifiche per essere ammesse al pagamento. Il Ministro delle risorse agricole, alimentari e forestali: Pinto.



 
Cronologia
mercoledì 9 ottobre
  • Parlamento e istituzioni
    Viene costituita la Commissione parlamentare d'inchiesta sul terrorismo in Italia e sulle cause della mancata individuazione dei responsabili delle stragi. Il presidente è il senatore della Sinistra democratica- l'Ulivo, Giovanni Pellegrino.

giovedì 17 ottobre
  • Parlamento e istituzioni
    La Corte costituzionale dichiara l'illegittimità costituzionale dell'articolo 6, comma 4, del decreto-legge 6 settembre 1996, n. 462, recante Disciplina delle attività di recupero dei rifiuti, per aver «reiterato, con contenuto immutato ed in assenza di nuovi presupposti di necessità e urgenza, la disposizione» espressa da precedenti decreti-legge decaduti. La sentenza blocca la prassi del Governo di reiterare il contenuto dei decreti-legge (sentenza n. 360).