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Portale storico della Camera dei deputati

Documenti ed Atti

XIII Legislatura della repubblica italiana

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/04161 presentata da DEDONI ANTONINA (SINISTRA DEMOCRATICA - L'ULIVO) in data 19961015

Al Ministro dell'ambiente. - Per sapere - premesso che: gia' dal 1987 e' in esercizio nel comune di Serdiana (Cagliari) una discarica controllata, di proprieta' della societa' Ecoserdiana, nella quale nel corso degli anni sono stati smaltiti i rifiuti urbani del bacino di Cagliari e i rifiuti industriali provenienti da tutta l'isola; nel 1993, in relazione al fatto che la discarica, autorizzata dall'amministrazione regionale per una volumetria complessiva di 2.600.000 metri cubi, era esaurita, la societa' Ecoserdiana aveva proposto l'ampliamento della suddetta discarica per una volumetria complessiva di 3.500.000 metri cubi, proposta che era stata rigettata dalla regione che, in relazione alle volumetrie gia' esistenti, all'impatto ambientale derivante, alla programmazione regionale in materia, nonche' delle altre iniziative insistenti sul territorio, ha provveduto a limitare le volumetrie e ad autorizzare un nuovo modulo di capacita' complessiva di 500.000 metri cubi, di cui 300.000 metri cubi, per rifiuti urbani e 200.000 metri cubi, per rifiuti industriali; la societa' Ecoserdiana ha recentemente riproposto all'amministrazione regionale l'autorizzazione all'ampliamento della sezione per rifiuti industriali, per una volumetria di 2.300.000 metri cubi e tale ipotesi e' al momento all'esame del comitato tecnico regionale di esperti per l'individuazione dei siti idonei alla realizzazione di impianti di smaltimento, presieduto dall'assessore della difesa dell'ambiente; con deliberazione del 21 ottobre 1992, il comitato regionale della Sardegna ha approvato l'aggiornamento del piano dello smaltimento dei rifiuti urbani, speciali, tossici e nocivi, nel quale vengono definiti gli ambiti ottimali per l'organizzazione delle attivita' di smaltimento dei rifiuti sia urbani che industriali e sono definite la esigenze di impianti di smaltimento per il prossimo quindicennio; il suddetto piano prevede, nello specifico, per il bacino di Cagliari, per i rifiuti solidi urbani, il loro smaltimento nell'impianto a tecnologia complessa operante nell'area di Macchiareddu, di titolarita' del consorzio dello sviluppo industriale dell'area di Cagliari, e, per i rifiuti industriali, la realizzazione di un centro per il trattamento dei rifiuti, in corso di predisposizione, sempre nell'area di Macchiareddu; l'esigenza di volumetria di discarica controllata riferita all'area di Cagliari per i rifiuti industriali non eccede i quantitativi gia' autorizzati alla societa' Ecoserdiana nel 1993; risulta pertanto del tutto ingiustificata rispetto alle esigenze territoriali la richiesta di ampliamento avanzata dalla suddetta societa'; l'area ove insiste la discarica di Serdiana e' una zona a prevalente vocazione agricola, peraltro ai confini dell'istituendo parco naturalistico dei Sette Fratelli, che dista dal centro di Donori non piu' di due chilometri; l'esistenza della discarica controllata gia' dal 1987 e i notevoli quantitativi di rifiuti fin qui accumulati hanno arrecato notevoli inconvenienti alle popolazioni di quel territorio ed hanno determinato un impatto ambientale considerevole, sia in relazione alla diffusione di odori e all'accresciuto traffico veicolare, situazione che non puo' essere aggravata da un incremento cosi' considerevole delle volumetrie come richiesto dalla societa' Ecoserdiana; incremento per altro gia' rigettato dal comitato di esperti per l'individuazione dei siti nella riunione del 30 luglio 1993; il decreto legislativo in corso di emanazione da parte del ministero dell'ambiente, che costituira' la nuova legge quadro sullo smaltimento dei rifiuti in recepimento di direttive comunitarie, prevede che dopo il 2000 il ricorso alla discarica controllata debba essere consentito solo per i rifiuti derivanti da operazioni di trattamento e inerti, nell'ottica di favorire il riutilizzo e il recupero dei rifiuti piuttosto che il loro confinamento in discariche che, pur realizzate secondo le moderne tecnologie, comportano un inevitabile impatto sul territorio e sulla salute pubblica -: quale valutazione dia in ordine all'ampliamento della sezione di rifiuti industriali proposta dalla societa' Ecoserdiana; se non ritenga che, in relazione al notevole quantitativo di rifiuti gia' accumulati, all'impatto ambientale derivante, alla peculiarita' della zona, nonche' alle indicazioni del piano dello smaltimento dei rifiuti, non sia ipotizzabile, ne' giustificabile, in termini di volumetria, l'ampliamento richiesto dalla suddetta discarica; quali iniziative intenda intraprendere affinche' venga data piena attuazione alle indicazioni del piano di smaltimento dei rifiuti urbani, speciali, tossici e nocivi approvato nel 1992. (4-04161)

 
Cronologia
mercoledì 9 ottobre
  • Parlamento e istituzioni
    Viene costituita la Commissione parlamentare d'inchiesta sul terrorismo in Italia e sulle cause della mancata individuazione dei responsabili delle stragi. Il presidente è il senatore della Sinistra democratica- l'Ulivo, Giovanni Pellegrino.

giovedì 17 ottobre
  • Parlamento e istituzioni
    La Corte costituzionale dichiara l'illegittimità costituzionale dell'articolo 6, comma 4, del decreto-legge 6 settembre 1996, n. 462, recante Disciplina delle attività di recupero dei rifiuti, per aver «reiterato, con contenuto immutato ed in assenza di nuovi presupposti di necessità e urgenza, la disposizione» espressa da precedenti decreti-legge decaduti. La sentenza blocca la prassi del Governo di reiterare il contenuto dei decreti-legge (sentenza n. 360).