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Portale storico della Camera dei deputati

Documenti ed Atti

XIII Legislatura della repubblica italiana

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/04284 presentata da STUCCHI GIACOMO (LEGA NORD PER L'INDIPENDENZA DELLA PADANIA) in data 19961016

Al Ministro delle risorse agricole, alimentari e forestali. - Per sapere - premesso che: dopo parecchi anni il progetto presentato dalla comunita' montana della Valle Seriana per la costruzione di una caserma del corpo forestale dello Stato in Comune di Colzate (BG), in data 26 luglio 1995 ha ottenuto il parere favorevole da parte del comitato tecnico amministrativo del provveditorato regionale delle opere pubbliche per la Lombardia; in base all'articolo 6 della vigente legge n. 109 del 1994, tale parere sostituisce quello del consiglio superiore dei lavori pubblici; da allora, la comunita' montana della Valle Seriana ha piu' volte richiesto al ministero delle risorse agricole, alimentari e forestali la copertura finanziaria dell'importo, a tal scopo gia' impegnato, di lire seicentocinquanta milioni; da allora, nonostante ripetute richieste, non e' giunta alla comunita' montana in oggetto nessuna risposta definitiva e certa circa la disponibilita' dei fondi sopra indicati; la realizzazione dell'opera riveste carattere di primaria importanza per la sicurezza e il controllo ambientale di tutta la zona -: se non ritenga opportuno attivarsi immediatamente al fine di reperire i fondi necessari a mantenere gli impegni precedentemente assunti; se non ritenga di dover celermente provvedere a fornire una risposta certa sulla disponibilita' dei fondi alla comunita' montana della Valle Seriana. (4-04284)

In ordine alla questione posta dalla S.V. On.le per la costruzione della caserma forestale di Colzate (BG) si fa presente quanto segue. La Comunita' Montana "Valle Seriana" nel 1984 espresse l'intendimento di donare al demanio dello Stato un appezzamento di terreno per la costruzione di una caserma forestale presso Colzate (BG). Nell'anno successivo la Direzione generale per l'economia montana e per le foreste, riconoscendo l'utilita' della creazione della locale caserma forestale, provvide ad accantonare uno stanziamento di 400 milioni di lire (portati poi a 650 nel 1986) per la costruzione dell'opera. Il relativo progetto, redatto da un libero professionista su incarico della predetta Comunita' Montana concessionaria, ha, pero', sempre ottenuto parere negativo da parte del Consiglio Superiore del Ministero lavori pubblici. Detto Consiglio, infatti, ha respinto per due volte tale progetto per numerose e gravi carenze strutturali e funzionali, nonche' per l'incompletezza delle indagini geognostiche effettuate. Nei primi mesi del 1996, a distanza di 12 anni dall'avvio delle pratiche di donazione del terreno, e' pervenuta al Ministero la nuova versione del progetto, approvata dal Provveditorato Regionale alle Opere Pubbliche in Lombardia, per una spesa complessiva pari a L. 1.120.000.000. La Comunita' Montana, nell'inviare il nuovo progetto, evidenziava che qualora lo stesso non fosse stato approvato e finanziato, avrebbe avviato le pratiche per la revoca della donazione del terreno, destinandolo ad altri usi. Anche il nuovo elaborato presenta peraltro numerose e gravi manchevolezze strutturali, rilevate dal Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici nel corso dell'adunanza del 18.2 u.s. Si aggiunge, infine, che appare molto difficile che il progetto possa venire finanziato, considerato che, dato il lungo tempo trascorso dalla prima stesura, sono nel frattempo mutate anche le esigenze di presidio territoriale del Corpo Forestale dello Stato. Il Ministro per le politiche agricole: Pinto.



 
Cronologia
mercoledì 9 ottobre
  • Parlamento e istituzioni
    Viene costituita la Commissione parlamentare d'inchiesta sul terrorismo in Italia e sulle cause della mancata individuazione dei responsabili delle stragi. Il presidente è il senatore della Sinistra democratica- l'Ulivo, Giovanni Pellegrino.

giovedì 17 ottobre
  • Parlamento e istituzioni
    La Corte costituzionale dichiara l'illegittimità costituzionale dell'articolo 6, comma 4, del decreto-legge 6 settembre 1996, n. 462, recante Disciplina delle attività di recupero dei rifiuti, per aver «reiterato, con contenuto immutato ed in assenza di nuovi presupposti di necessità e urgenza, la disposizione» espressa da precedenti decreti-legge decaduti. La sentenza blocca la prassi del Governo di reiterare il contenuto dei decreti-legge (sentenza n. 360).