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Portale storico della Camera dei deputati

Documenti ed Atti

XIII Legislatura della repubblica italiana

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/04417 presentata da VOLONTE' LUCA GIUSEPPE (CCD-CDU) in data 19961021

Al Ministro dell'industria, del commercio e dell'artigianato. - Per conoscere - premesso che: in tutto il territorio nazionale continua un'enorme espansione di grandi strutture di vendita al minuto, realizzata al di la' di ogni sano criterio di programmazione regionale e comunale; tale espansione tende a concentrarsi nei punti di maggiore confluenza del traffico urbano e interurbano, in modo che ai gravi e irrecuperabili squilibri causati nel settore del piccolo commercio assomma quelli relativi alla congestione della viabilita'; la causa scatenante di questa dannosa sregolatezza risiede soprattutto nel dispositivo della legge n. 12 del 1987 recante "interventi urgenti in materia di distribuzione commerciale", la quale, all'articolo 8, comma 2, recita: "non puo' essere negata l'autorizzazione amministrativa all'ampliamento della superficie di vendita fino a 200 metri quadrati e al trasferimento nell'ambito del territorio comunale degli esercizi con superficie non superiore a 200 metri quadrati", e aggiunge inoltre: "deve altresi' essere rilasciata l'autorizzazione qualora in un nuovo esercizio con superficie di vendita non superiore a 600 metri quadrati si intenda concentrare l'attivita' di almeno due esercizi dello stesso settore merceologico e operanti nello stesso comune da almeno tre anni"; in forza di queste disposizioni, una pluralita' di esercizi commerciali della estensione di 600 metri quadrati, formalmente autonomi, puo' collegarsi in grandi strutture di vendita e raggiungere estensioni di migliaia di metri quadrati, realizzando, anche con agevolazioni finanziarie pubbliche, servizi comuni come i parcheggi, gli impianti tecnologici, le strutture di accesso, nella totale noncuranza di qualsiasi criterio e norma urbanistica e di pianificazione commerciale a livello regionale o comunale; quando sono carenti gli strumenti di piano comunale e regionale, come si verifica in gran parte del nostro Paese, questa espansione selvaggia apre il varco a possibili manovre malavitose, collegate con l'usura ed il riciclaggio di denaro sporco, sia nella fase di acquisizione delle singole licenze commerciali da accorpare, che nella fase di realizzazione di grandi strutture polivalenti ubicate nei punti nevralgici dello sviluppo edilizio -: se, in attesa del necessario riordino delle norme relative alla disciplina del commercio, intenda porre freno alla ulteriore espansione del fenomeno denunciato, sospendendo con appositi interventi normativi urgenti l'efficacia dell'articolo 8, comma 2 della citata legge n. 121 del 1987, e se intenda avviare al piu' presto le procedure per gli interventi surrogatori nei confronti delle regioni e dei comuni inadempienti all'obbligo di dotarsi del piano commerciale. (4-04417)

 
Cronologia
giovedì 17 ottobre
  • Parlamento e istituzioni
    La Corte costituzionale dichiara l'illegittimità costituzionale dell'articolo 6, comma 4, del decreto-legge 6 settembre 1996, n. 462, recante Disciplina delle attività di recupero dei rifiuti, per aver «reiterato, con contenuto immutato ed in assenza di nuovi presupposti di necessità e urgenza, la disposizione» espressa da precedenti decreti-legge decaduti. La sentenza blocca la prassi del Governo di reiterare il contenuto dei decreti-legge (sentenza n. 360).

mercoledì 23 ottobre
  • Parlamento e istituzioni
    La Camera, con 316 voti a favore e 286 voti contrari, approva l'articolo unico del disegno di legge di conversione A.C. 2298 del decreto-legge 24 settembre 1996, n. 497, recante disposizioni urgenti per il risanamento, la ristrutturazione e la privatizzazione del Banco di Napoli, su cui il Governo ha posto la questione di fiducia.