Documenti ed Atti
XIII Legislatura della repubblica italiana
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/04810 presentata da SGARBI VITTORIO (MISTO) in data 19961031
Al Ministro di grazia e giustizia. - Per sapere - premesso che: e' in atto una grave violazione costituzionale da parte del tribunale di Brescia, che illegittimamente procede ad un dibattimento, per querela di parte, contro il deputato Vittorio Sgarbi, parlamentare della Repubblica, sulla sindacabilita' delle cui opinioni, come stabilisce l'articolo 68 della Costituzione, il Parlamento non si e' ancora pronunciato; e' inoltre inammissibile la coincidenza tra la seduta dell'arbitrario processo e la convocazione della Camera dei deputati, per il voto di fiducia, richiesto dal Governo, nella giornata del 30 ottobre, voto che, per la sua stessa natura, piu' di ogni altro impone la presenza in aula -: come intenda procedere per interrompere questo reiterato abuso, che contrasta con le fondamentali prerogative parlamentari, in questo caso ignorate e ostacolate. (4-04810)
Con riferimento all'interrogazione in oggetto si comunica quanto segue. Nel procedimento penale n. 130/95 a carico dell'On. Vittorio Sgarbi per il reato di diffamazione aggravata a mezzo stampa (artt. 61 n 10, 81, comma 1 e 2, 595 comma 1, 2 e 3 C.P., 13 e 21 Legge 8/2/1948 n. 47), il Tribunale di Brescia, con ordinanza del 15.4.1996, disponeva la sospensione del procedimento e la trasmissione di copia di tutti gli atti alla Camera dei Deputati ai sensi dell'articolo 2, commi 4 e 5, del decreto-legge 12/3/1996 n. 116, avendo la difesa dell'imputato eccepito la causa di non punibilita' di cui all'articolo 68, comma 1, della Costituzione. Gli atti pervenivano alla Camera dei Deputati in data 20.5.1996. Successivamente, con ordinanza del 21.10.1996, il Tribunale prendeva atto che nel termine di cui al comma 5 dell'articolo 2 del detto Decreto Legge la Camera dei Deputati non aveva adottato alcuna deliberazione e conseguentemente rigettava la richiesta di ulteriore differimento presentata dalla difesa dell'imputato, rinviando il processo al 30.10.1996. Nel corso di tale ultima udienza la difesa dell'imputato formulava istanza di rinvio motivata con la partecipazione a votazioni della Camera dei Deputati. Il Tribunale accoglieva la richiesta, rinviando il processo all'udienza del 6/11/1996. Il Ministro di grazia e giustizia: Flick.