Portale storico della Camera dei deputati

Al Presidente del Consiglio dei ministri ed al Ministro del tesoro. - Per sapere - premesso che: gli interroganti assistono quotidianamente ad annunci ad effetto, fatti filtrare ai giornali, che dimostrano una ben precisa volonta' da parte del Ministro dei trasporti e della navigazione, che assume sempre piu' i compiti impropri di gestione aziendale, e del nuovo vertice delle Ferrovie dello Stato, da lui nominato, di criminalizzare la categoria dei ferrovieri e di tagliare posti di lavoro -: se sia vero che l'ingegner Gianfranco Cimoli, all'atto della sua nomina ad amministratore delegato delle Ferrovie dello Stato, sia stato assunto come dirigente generale nei ruoli dell'azienda ferroviaria, opportunita' sempre respinta sia dal collegio sindacale che dalla Corte dei conti al suo predecessore Necci; se sia vero che il compenso globale stabilito per Cimoli sia attorno al miliardo, e, comunque, come lo stesso sia ripartito tra indennita' di carica quale amministratore delegato (che risulterebbe essere pari a circa cinquecento milioni, ovvero il doppio rispetto a Necci) e stipendio dirigenziale; in caso l'ammontare sia pari a quanto indicato, chi abbia autorizzato la corresponsione di una simile cifra nel momento in cui lo stesso Presidente della Repubblica richiama il Paese alla moderazione salariale; quali requisiti professionali abbia il dottor Fulvio Conti, nominato di fatto direttore generale delle Ferrovie dello Stato al posto di dirigenti di ben altra esperienza e curriculum professionale, quali l'ingegner Cesare Vaciago e l'ingegner Silvio Rizzotti; quale legge o prassi dello Stato italiano stabilisca che le Ferrovie dello Stato non possano essere guidate da un ferroviere ma debbano essere affidate, ormai da un decennio, a discussi e discutibili manager, tutti provenienti dalla chimica, settore da sempre protagonista di scandali e malaffari. (3-00425)