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Al Ministro per la solidarieta' sociale e al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che: il Ceis (Centro italiano di solidarieta') di Roma, nell'anno 1993, rendicontava, alla prefettura di Roma per un importo di lire 1.345.185.000 sette progetti per la prevenzione, il recupero e il reinserimento sociale e lavorativo di ex tossicodipendenti, ai sensi del decreto del Presidente della Repubblica n. 809 del 1990 e della legge n. 162 del 1990, in materia di erogazione di contributi di intervento per la lotta contro la droga; il cinquanta per cento di detto importo, pari a lire 672.592.500, veniva erogato il 5 marzo 1996; il restante cinquanta per cento doveva essere saldato dopo il contratto amministrativo da parte dei funzionari del comune di Roma, avvenuto nel mese di aprile; la prefettura dava comunicazione al Ceis di aver dato disposizioni per il saldo; tuttora i fondi, accreditati sul capitolo 2966 per l'esercizio 1995 e trasportati in esercizio, venivano interamente pignorati su istanza dell'avvocato Marra, che agiva in esecuzione di sentenze emesse dal pretore di Napoli in favore degli invalidi civili del capoluogo campano; la prefettura di Roma proponeva opposizione all'esecuzione e il giudizio e' ancora in corso -: se non si ritenga intervenire, in via d'urgenza, assumendo ogni opportuna iniziativa a che siano evitati in avvenire vincoli per altri possibili pignoramenti presso terzi, con grave pregiudizio del servizio di erogazione contributi in favore di enti ed associazioni per finanziamento dei progetti nel settore delle tossicodipendenze; se, in sede di conversione del decreto-legge n. 476 del 1996, in sede di eventuale reiterazione dello stesso testo o con specifico decreto-legge non si ritenga dover stabilire che i predetti fondi vengano riversati in contabilita' speciale anziche' generale, come gia' avvenuto per i fondi di cui al capitolo 5032 del ministero del tesoro con l'articolo 13 del decreto-legge 8 gennaio 1996, n. 6, convertito dalla legge n. 110 del 1996. se non si ritenga per il caso specifico e per altri eventuali casi interessati dal pignoramento procedere con svincolo o messa a disposizione di altri fondi in via temporanea, stante le evidenti conseguenze che l'immobilizzo dei finanziamenti produce. (4-05047)

Con riferimento all'interrogazione in oggetto si fa presente quanto segue. In merito al pignoramento dei fondi destinati al CEIS (Centro italiano di solidarieta') di Roma, accreditati sul capitolo 2966 dello stato di previsione della Presidenza del Consiglio dei Ministri per l'esercizio 1995 e trasportati in esercizio, e tenuto conto della sentenza della Corte Costituzionale n. 360/96 che ha precluso l'ulteriore reiterazione dei decreti-legge, il Dipartimento per gli Affari Sociali ha elaborato un disegno di legge prioritariamente finalizzato a salvaguardare gli effetti, altrimenti compromessi, prodotti dai decreti-legge succedutesi e mai convertiti nei termini costituzionali, ultimo dei quali quello del 13 settembre 1996, n. 476. In considerazione, poi, delle finalita' che con i progetti presentati tanto dagli enti pubblici quanto da quelli privati, si intendono perseguire, nel medesimo disegno di legge si e' voluto non solo mantenere la disponibilita' del Fondo anche per gli anni a venire, ma sono state introdotte sostanziali innovazioni di rilevante portata giuridica. E' stata, per esempio, recepita e trasfusa nella norma, l'esigenza di tutelare i terzi (enti del privato sociale) per il futuro, riguardo l'effettiva erogazione dei contributi loro concessi garantendo l'impignorabilita' degli stessi considerandoli, vista la destinazione particolare, un "corpus separatum" e per cio' sottratti al regime di garanzia creditizia. Il Ministro per la solidareita' sociale: Turco.