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Portale storico della Camera dei deputati

Documenti ed Atti

XIII Legislatura della repubblica italiana

INTERPELLANZA 2/00283 presentata da BOATO MARCO (MISTO) in data 19961107

I sottoscritti, chiedono di interpellare il Presidente del Consiglio dei ministri e il Ministro delle poste e delle telecomunicazioni, per sapere - premesso che: il servizio di trasmissione radiofonica delle sedute parlamentari previsto dall'articolo 24 della "Legge Mammi'" e' assicurato, in via transitoria fino alla realizzazione dell'apposita rete della Rai da Radio Radicale, in virtu' della convenzione triennale approvata con decreto del Ministro delle poste e delle telecomunicazioni il 21 novembre 1994; tale convenzione, la cui scadenza e' fissata per il 21 novembre 1997, a partire dal 1^ gennaio 1997 non potra' essere pagata, nonostante le somme stanziate a bilancio per il 1996 (capitolo 1099 del ministero delle poste e delle telecomunicazioni) e i residui dell'esercizio 1995 consentano ampiamente di farvi fronte, solo per un'inadempienza del Governo e del ministero delle poste e delle telecomunicazioni, che nel sottoscrivere la convenzione si era formalmente impegnato, su richiesta del Consiglio di Stato, ad adottare i provvedimenti necessari ad assicurare il finanziamento per l'anno 1997; l'attuale testo dell'articolo 9 del decreto-legge 23 ottobre 1996, n. 540, pur in presenza di una convenzione triennale con scadenza al 21 novembre 1997, non autorizza il ministero delle poste e delle telecomunicazioni ad effettuare pagamenti oltre il 31 dicembre 1996; ove non si provvedesse alla modifica di questa norma, il diritto di Radio Radicale a pretendere le somme fissate per convenzione verrebbe inevitabilmente riconosciuto nelle sedi giudiziarie competenti, pena comunque l'interruzione del servizio, che, a partire dal 1^ gennaio 1997, non potrebbe proseguire; nella riunione del Consiglio dei Ministri del 23 ottobre 1996, nel corso della quale sono stati reiterati numerosi decreti, anche con sostanziali modificazioni approvate in Consiglio, il Governo non ha provveduto a modificare l'articolo 9 del decreto "salva Rai", per consentire di spendere i residui gia' iscritti nel bilancio 1996 per far fronte al pagamento della convenzione nel 1997; lo svolgimento di tale servizio da parte della Rai non potra' trovare concreta attuazione ne' nell'immediato, ne' nel breve termine, in quanto il contratto di servizio con il ministero delle poste e delle telecomunicazioni ne prevede l'avvio solo in forma limitata e sperimentale, mentre il funzionamento a regime non potrebbe avvenire, sulla base di quanto dichiarato recentemente presso la Commissione parlamentare di indirizzo e di vigilanza dal direttore generale, prima di alcuni anni; pertanto, ove non si adottassero immediati e urgenti provvedimenti, il Parlamento verrebbe privato di un servizio che, oltre che dalla legge (articolo 24 della legge n. 223 del 1990), era previsto e richiesto nell'attuale forma della Camera dei deputati con proprio ordine del giorno, approvato all'unanimita' nell'ottobre del 1993, sollecitato da interpellanze dei presidenti di tutti i gruppi parlamentari e recepito dagli uffici di presidenza di Camera e Senato, all'epoca rispettivamente presieduti da Giorgio Napolitano e Giovanni Spadolini -: quali provvedimenti il Governo intenda immediatamente assumere per consentire che le somme non erogate entro il 31 dicembre 1996 per far fronte alla convenzione per la trasmissione radiofonica delle sedute parlamentari vengano conservate nel conto residui e quindi possano essere utilizzate nel corso del 1997, consentendo il completamento della convenzione stessa fino alla sua scadenza. (2-00283)





 
Cronologia
martedì 5 novembre
  • Politica estera ed eventi internazionali
    Si svolgono negli Stati Uniti le elezioni presidenziali. Il Presidente uscente, il democratico Bill Clinton, prevale sul candidato repubblicano Bob Dole.

martedì 12 novembre
  • Politica, cultura e società
    La Corte di cassazione condanna Bettino Craxi a 5 anni e 6 mesi di detenzione per corruzione. Sono condannati il finanziere Sergio Cusani, che sconterà la pena in carcere, l'ex segretario amministrativo della DC Citaristi e l'ex presidente Sai Ligresti.