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Portale storico della Camera dei deputati

Documenti ed Atti

XIII Legislatura della repubblica italiana

ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/2371/002 presentata da SANZA ANGELO MARIA (CCD-CDU) in data 19961116

La Camera, premesso che: il divario nella dotazione infrastrutturale tra l'Italia ed il resto dell'Europa e, all'interno del Paese, tra Sud e Centro-Nord e', rispettivamente, di li' e 24 punti percentuale e la sua eliminazione richiede uno sforzo finanziario stimato nell'ordine ai 530 mila miliardi; e' stato rilevato come la piu' bassa produttivita' della trasformazione industriale, nel Mezzogiorno e' riconducibile in misura non trascurabile a fattori esterni all'impresa: svantaggi nella localizzazione geografica, inefficienza delle amministrazioni pubbliche, difetto di infrastrutture di base, produttive e sociali; la disponibilita' di capitale pubblico delle regioni meridionali e' inferiore a quella della regioni piu' ricche del Paese e a quella rilevabile in media negli altri Paesi europei, in alcuni casi anche del 50 per cento; forti carenze si registrano nei trasporti, nelle reti idriche e dell'energia elettrica, nelle telecomunicazioni nelle dotazioni sociali; la dotazione di infrastrutture pubbliche e di capitale pubblico costituisce premessa indispensabile dello sviluppo economico; di recente sono stati compiuti passi per facilitare l'impiego di fondi comunitari e varati strumenti di sostegno alla comulazione privata e per il riequilibrio finanziario delle piccole e medie imprese, ma dall'intervento straordinario non si e' ancora sostituita una coordinata capacita' progettuale locale e regionale; calcoli di contabilita' finanziaria coerenti con i provvedimenti qui ipotizzati conducono a ritenere possibile il finanziamento del piano proposto a opera del mercato, sia nella componente bancaria sia in quella direttamente produttiva; appare indispensabile predisporre un piano decennale di interventi sulle infrastrutture "a rete" da effettuarsi con capitali privati nazionali ed internazionali e con fondi messi a disposizione dell'Unione europea; impegna il Governo ad accrescere le dotazioni finanziarie per la realizzazione di infrastrutture nel Mezzogiorno. Il Governo, entro due mesi dalla entrata in vigore della presente legge, presenta al Parlamento un documento di programma per il settore degli investimenti pubblici contenente le linee guida di politica economica relative agli investimenti infrastrutturali e alla riqualificazione urbana nel quale siano definiti gli obiettivi di intervento nei prossimi dieci anni con particolare riguardo: a linee fondamentali di assetto del territorio; sistema delle reti infrastrutturali con particolare riguardo a quelle "intelligenti" ed i collegamenti con l'Europa; difesa del suolo e risorse idriche; riqualificazione urbana; valorizzazione del patrimonio storico-artistico anche ai fini di sviluppo del turismo. Il documento di programma dovra' contenere: la ricognizione delle risorse disponibili per gli investimenti per gli investimenti pubblici fornendo gli elementi per una corretta valutazione delle dotazioni finanziarie e leggi di bilancio, nonche' dall'Unione europea; la stima dei fabbisogni finanziari aggiuntivi per raggiungere gli obiettivi sopra esposti; la individuazione di linee guida per l'attivazione di strumenti di coinvolgimento del capitale privato nel finanziamento di opere di pubblica utilita'; la stima degli effetti occupazionali diretti ed indiretti derivanti dai programmi di investimento individuati; la definizione di indirizzi programmatici per il riassetto funzionale delle aree urbane. In particolare, il documento di programma dovra' prevedere misure di razionalizzazione e semplificazione dei procedimenti amministrativi, anche mediante la riduzione del numero di procedimenti ed accorpamento degli stessi nonche' strumenti per la qualificazione della pubblica amministrazione. Inoltre, saranno individuate misure di razionalizzazione degli organismi decisionali pubblici e strumenti di controllo e monitoraggio della spesa ispirati a criteri di efficienza ed efficacia nella realizzazione di investimenti pubblici. Il documento potra' contenere anche indicazioni di casi in cui possa prevedersi il ricorso a procedure speciali, quali quelle previste dall'articolo 1 della legge n. 426 del 1994. (9/2371/2)

 
Cronologia
giovedì 14 novembre
  • Parlamento e istituzioni
    Il Ministro dei lavori pubblici Di Pietro si dimette in polemica con le accuse mosse dalla Guardia di finanza e dalla procura di Brescia.

giovedì 21 novembre
  • Parlamento e istituzioni
    Il rettore dell'università di Venezia, Paolo Costa, assume il Ministero dei lavori pubblici.