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Portale storico della Camera dei deputati

Documenti ed Atti

XIII Legislatura della repubblica italiana

INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE 3/00472 presentata da MASSA LUIGI (SINISTRA DEMOCRATICA - L'ULIVO) in data 19961116

Al Presidente del Consiglio dei ministri e il Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che: durante la seduta della Camera del 30 ottobre 1996, in un intervento sull'ordine dei lavori, il deputato Daniele Roscia, ha testualmente affermato (come riportato dal resoconto stenografico): "Sappia comunque che a Brescia la situazione e' molto difficile. Lo testimonia l'episodio della settimana scorsa quando pacifici cacciatori, genti, si sono ribellati alle angherie di questo Stato"; e' nota la situazione di grave tensione nel mondo dei cacciatori del bresciano, per la presenza di attivita' di bracconaggio e per la conseguente attivita' repressiva che comunque non riesce ad eliminare il grave fenomeno, difficolta' evidente della pur corretta e condivisibile circolare del procuratore della Repubblica presso la pretura circondariale di Brescia del 5 ottobre 1994, in seguito alla denuncia di deputati e senatori del 9 settembre 1994 e del presidente di Legambiente della Lombardia in data 29 agosto 1994; durante un'azione antibracconaggio, il consigliere nazionale della Lipu e coordinatore del nucleo interregionale antibracconaggio della stessa associazione, Piergiorgio Candela, il 30 settembre 1995 veniva ferito a fucilate a Colle San Zeno; sempre durante un'azione simile, e sempre a Colle San Zeno, il 25 ottobre 1992 una ventina di persone armate di fucile e a volto coperto hanno sparato ferendo quattro agenti e danneggiando varie auto; il predetto Candela ha narrato di essersi in diverse circostanze trovato - durante la sua attivita' di antibracconaggio - a contatto con gruppi che poco somigliavano a squadre di cacciatori, ma molto piu' a nuclei paramilitari, che in talune circostanze avrebbero pronunciato frasi minacciose contro l'autorita' costituita ed in particolare contro lo Stato; tali affermazioni si ritrovano in un volantino, di cui l'interrogante ha preso visione recante a pie' di pagina l'indicazione "Lega Nord - Circoscrizione Valtrompia", a titolo "E' ora di finirla!!!", in cui, annotando l'avvenuto intervento nelle valli bresciane (con la motivazione di ricercare archetti usati nelle pratiche di bracconaggio dell'uccellagione) delle forze dell'ordine e di "reparti speciali inviati direttamente da Roma" per effettuare "durissimi controlli anticaccia", annuncia che sarebbe giunta l'ora di "dire basta ai continui soprusi che vengono perpetrati nei confronti delle tradizioni secolari di caccia... e di finirla con queste persone che vengono in casa nostra per calpestare i nostri usi e costumi e che pretendono di insegnarci la civilta'...", concludendo che "per uscire da questa vergognosa situazione la strada e' una sola: via da Roma e dai suoi servi, liberta' per la nostra terra!!!" -: quale sia la valutazione del Governo rispetto alla situazione di tensione segnalata nelle valli bresciane e quali siano i problemi reali che impedirebbero di procedere nella normale applicazione delle norme antibracconaggio; se i servizi di sicurezza si siano occupati della situazione nella zona ed abbiano la stessa sotto controllo, garantendo Governo e Parlamento sull'inesistenza di gruppi paramilitari operanti nell'area, cosi' come dichiarato dagli agenti della Lipu, gruppi che parrebbero operare inserendosi nell'occasione dello scontro connesso con le operazioni antibracconaggio; se effettivamente il Governo abbia ragione di pensare che nell'azione antibracconaggio vi siano stati eccessi tali da impedire la collaborazione, che in molte altre parti del Paese pur esiste, tra le autorita' regionali e locali e le associazioni dei cacciatori a tutela della fauna e contro le azioni di bracconaggio, o se invece la questione dell'uccellagione, che, anche nel rispetto delle normative comunitarie, deve essere giustamente combattuta e sanzionata dallo Stato (la qual cosa pone certo problemi rispetto alla tradizione di quelle valli, ma anche a interessi economici pesanti che attorno a tale azione di bracconaggio sono notoriamente presenti), non venga invece abilmente sfruttata come potenziale leva secessionista da chi intende percorrere tale strada; quale sia la valutazione del Governo in merito all'intera questione, anche alla luce di precedenti affermazioni provenienti dalla stessa parte politica, annuncianti l'esistenza di "trecentomila doppiette" pronte a combattere lo "Stato centralista". (3-00472)

 
Cronologia
giovedì 14 novembre
  • Parlamento e istituzioni
    Il Ministro dei lavori pubblici Di Pietro si dimette in polemica con le accuse mosse dalla Guardia di finanza e dalla procura di Brescia.

giovedì 21 novembre
  • Parlamento e istituzioni
    Il rettore dell'università di Venezia, Paolo Costa, assume il Ministero dei lavori pubblici.