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Al Ministro del bilancio e della programmazione economica. - Per sapere: se risulti essere vero che tutte le richieste di finanziamento presentate dalla regione Puglia, ai sensi della delibera Cipe del 12 luglio 1996, non siano state ammesse al relativo esame del Nucleo di valutazione degli investimenti pubblici, e cio' in quanto la stessa regione ha dichiarato espressamente di non aver provveduto al vaglio selettivo delle richieste medesime, contravvenendo in tal modo ad uno dei presupposti ritenuti necessari - come la delibera Cipe - per sottoporre i progetti alla valutazione del suddetto Nucleo; quali iniziative e quali strumenti intenda tempestivamente adottare al fine di evitare che le popolazioni pugliesi abbiano a subire una ingiusta e assurda penalizzazione in conseguenza delle gravi inadempienze della giunta regionale pugliese. (4-06021)

In risposta all'interrogazione in oggetto si fa presente che il CIPE, nella seduta del 18 dicembre scorso, ha proceduto al riparto delle risorse destinate alle tipologie di intervento considerate al punto 4 della delibera del 12 luglio 1996, avuto riguardo per quanto attiene in particolare al riparto della quota assegnata agli interventi a scala territoriale (circa 1.500 mld) - sia dell'entita' degli investimenti proposti dalle amministrazioni regionali e supportati da informazioni sufficienti a dar conto dei contenuti programmatici e progettuali, sia utilizzando in modo prevalente - nella considerazione che gli investimenti come sopra proposti travalicano ampiamente le disponibilita' esistenti - i parametri obiettivi del peso della popolazione delle aree interessate e dell'incidenza del fenomeno della disoccupazione. In tale contesto alla regione Puglia e' stato assegnato l'importo complessivo di 146,2 ml., dei quali 9,3 risultano attribuiti in relazione all'entita' degli investimenti motivatamente proposti e 136,9 sulla base degli altri parametri ricordati. Quanto ai primi, si precisa che non tutte, ma soltanto alcune iniziative presentate dalla Regione Puglia per il finanziamento ai sensi del punto 4 della delibera CIPE del 12 luglio 1996 non hanno formato oggetto di valutazione da parte del Nucleo di valutazione degli investimenti pubblici. Trattasi, in particolare, delle iniziative riconosciute dalla Regione come "non prioritarie" e comprese nell'allegato D della delibera regionale del 12 settembre 1996, che effettivamente la Regione stessa si e' limitata a trasmettere senza la preventiva selezione prevista da detta delibera. Sono state invece esaminate dal Nucleo le altre n. 119 iniziative presentate dalla Regione anzidetta. Conclusivamente, i dati esposti evidenziano l'esistenza di interventi considerati come valutabili per un'incidenza del 2,5 rispetto al totale degli interventi cosi' classificabili (incidenza che si pone nella media) e portano ad escludere che la Regione sia incorsa in quella omissione dell'attivita' selettiva adombrata nell'interrogazione di cui trattasi, mentre il contemperamento degli ulteriori parametri adottati dal CIPE ha evitato qualsiasi penalizzazione a carico della Regione, alla quale figura destinato poco meno del 10 della ricordata quota assegnata agli investimenti a scala territoriale. Il Sottosegretario di Stato per il bilancio e la programmazione economica: Macciotta.