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Al Presidente del Consiglio dei ministri e al Ministro del tesoro. - Per sapere - premesso che la Consap (Concessionaria servizi assicurativi pubblici) spa, risulta tra l'altro proprietaria di uno stabile sito in Messina, via Vittorio Emanuele n. 3; tale societa' ha in programma la dismissione del patrimonio immobiliare in tempi brevi, stante anche la necessita' di adempiere alle obbligazioni derivanti dall'abolito istituto delle "cessioni legali"; per l'effetto, la societa', anche alla luce dell'esperienza (non sempre positiva) fin qui acquisita, avrebbe (per come confermato dal suo presidente in un'intervista rilasciata al Sole-24 Ore) un indubbio interesse alla vendita dell'immobile in blocco, che consente la trattativa con un unico interlocutore e un risparmio nel tempo di realizzazione del programma fissato; risulta pervenuta alla Consap una offerta di acquisto dell'immobile per complessive lire 13.600.000.000, sostanzialmente ritenuta congrua alla luce della valutazione gia' acquisita; risulta pero' che, ciononostante, la Consap abbia dato corso, peraltro successivamente rispetto all'offerta, ad atti impegnativi per la vendita di alcune porzioni di fabbricato e che pende giudizio davanti al tribunale di Messina per l'esecuzione in forma specifica dell'obbligo di concludere il contratto per l'intero; tale comportamento potrebbe quindi non solo causare alla societa' gravi danni economici, ma anche pregiudicare il buon esito dello smobilizzo, peraltro assicurato dall'altra offerta -: se il Ministro del tesoro abbia vigilato sull'operato della Consap, e se, conseguentemente, sia a conoscenza dei fatti di cui in premessa e, in ogni caso, quali determinazioni intendano adottare al fine di ovviare ad eventuali illegittimita', nonche' per evitare in futuro nell'ambito del complessivo procedimento di dismissione degli immobili ex Ina. (3-00570)