Vai al sito parlamento.it Vai al sito camera.it

Portale storico della Camera dei deputati

Documenti ed Atti

XIII Legislatura della repubblica italiana

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/06541 presentata da LENTI MARIA (RIFONDAZIONE COMUNISTA-PROGRESSISTI) in data 19970115

Al Ministro dell'universita' e della ricerca scientifica e tecnologica. - Per sapere - premesso che: l'universita' degli studi di Pisa ha previsto, per l'anno accademico 1996-1997, per l'iscrizione ai corsi di medicina veterinaria, medicina e chirurgia odontoiatrica un numero di iscrizioni limitato; alcuni degli esclusi hanno inoltrato ricorso al Tar Toscana, il quale, con ordinanza del 23 ottobre 1996, ha accolto la richiesta di sospensione del provvedimento di esclusione, disponendo l'iscrizione con riserva; la tabella XVIII-bis di cui al decreto del Presidente della Repubblica n. 135 del 1990 stabilisce: "Nel far luogo all'istituzione del corso di laurea si deve tener conto delle strutture disponibili (cliniche e didattiche) per la determinazione del numero e delle modalita' di accesso agli studenti. Le relative decisioni dovranno essere sottoposte al parere vincolante del Consiglio universitario nazionale"; l'universita' degli studi di Pisa ha stabilito il numero di posti disponibili per l'anno accademico 1996-1997 senza alcuna istruttoria, con riferimento "al potenziale didattico a disposizione della facolta'", senza precisare le strutture a disposizione per il corretto svolgimento del corso di laurea, senza nemmeno provvedere a sottoporre tale determinazione "al parere vincolante del Cun"; l'universita', nel deliberare il numero chiuso, non ha tenuto conto dei criteri indicati dal decreto ministeriale del 25 luglio 1996, che, in attuazione dell'articolo 9, comma 4, della legge n. 341 del 1990, ha dettato "i criteri generali per la regolamentazione dell'accesso ai corsi per i quali sia prevista una limitazione nelle iscrizioni" ed espressamente specifica che tali criteri valgono esclusivamente per i corsi di laurea per i quali i rispettivi ordinamenti didattici prevedevano la limitazione dell'accesso; l'universita' di Pisa ha evidentemente proceduto ad una determinazione del "numero chiuso" senza alcun parametro ne' locale, ne' nazionale -: in quale modo ritenga di rendere compatibili tali provvedimenti con quanto viene garantito dalla Costituzione che, se con l'articolo 33 da un lato stabilisce che la Repubblica detta le norme generali sull'istruzione, istituisce scuole di ogni ordine e grado e attribuisce alle universita' il diritto di darsi ordinamenti autonomi, nei limiti stabiliti dalle leggi dello Stato, con l'articolo 34 pone il principio che la scuola e' aperta a tutti i cittadini e non solo ad una parte di essi, fissata in base alle disponibilita' del momento. (4-06541)

Con l'interrogazione, l'Onorevole interrogante rileva sostanzialmente che l'Universita' degli Studi di Pisa ha stabilito il numero dei posti disponibili per l'iscrizione ai corsi di medicina veterinaria, medicina e chirurgia e in odontoiatria per l'a.a. 1996/97, "senza alcuna istruttoria, con riferimento al potenziale didattico a disposizione delle facolta', senza precisare le strutture a disposizione per il corretto svolgimento dei corsi di laurea e senza sottoporre tale determinazione al parere del CUN". Cio' non risponde al vero poiche', come ha comunicato il Rettore, per tutti e tre i corsi di laurea, si sono correttamente applicate le prescritte procedure. Relativamente al corso di Odontoiatria e Protesi dentaria, introdotto nell'ordinamento didattico dell'Ateneo ed attivato nell'a.a. 86/87, una apposita delibera del C.d.F. stabili' il numero di iscrizioni uniformandosi "a quanto stabilito dal CUN relativamente al numero degli studenti da iscrivere e cioe' 5 per anno di corso, e 25 in totale nei cinque anni di corso". Successivamente pero', precisamente nel 1989, l'ordinamento didattico dell'Ateneo e' stato modificato con decreto del Rettore del 28.10.89. Tale decreto ha previsto l'elevazione da 5 a 20 il numero di immatricolazioni per ciascun anno accademico. Per quanto riguarda invece il corso di laurea in Medicina e Chirurgia, secondo la tabella XVIII, allegata al decreto del Presidente della Repubblica 26/2/86, n. 95 che disciplina il relativo ordinamento didattico, la programmazione del limite al numero di immatricolazioni e' stato fissato nell'ordine di 180 unita'. Tale programmazione e' stata deliberata da tutti gli organi accademici, previo parere del CUN. Il numero di 180 immatricolazioni derivo', come risulta dalla apposita delibera del C.d.F. (n. 74 del 26.5.87) dalla seguente formula: "numero dei professori piu' 1/3 del numero dei ricercatori, diviso 3, piu' il numero dei letti convenzionati per l'assistenza diviso 9, diminuito di alcune unita', in rapporto alla capienza attuale delle aule e dell'esigenza di impostare l'insegnamento su un canale unico". Lo stesso numero di 180 immatricolazioni, oltre che per gli aa.aa. successivi al 1987/88, e' stato riproposto dal C.d.F. anche per il corrente anno 1996/97. Il Consiglio di Facolta' giustifica il numero di 180 immatricolazioni in considerazione, sia del fatto che: "il numero di ore per docente dedicato agli studenti... e' rimasto invariato al 1988, pur essendo aumentato il carico didattico per l'incremento delle Scuole di specializzazione e, in particolare, per l'istituzione dei Diplomi Universitari, che attualmente sono dodici con un totale di 344 studenti iscritti per anno, sia della ... capienza delle aule, essendo solo 6 con numero di posti a sedere superiore 3 a 140...". Riguardo infine al corso di laurea in Medicina Veterinaria lo stesso Rettore ha fatto presente che, sin dal 1989, e' stato programmato il limite al numero delle immatricolazioni nell'ordine di 90 unita' a seguito dell'adeguamento dell'ordinamento didattico di cui alla Tab. XXXIII, allegata al decreto del Presidente della Repubblica n. 947/86 e nel rispetto di tutte le procedure prescritte, compreso il parere del CUN. Lo stesso numero di immatricolazioni, oltre che negli aa.aa. successivi all'89/90 e' stato confermato anche per l'a.a. 1996/97, nonostante che il potenziale didattico e la disponibilita' delle aule si siano ulteriormente ridotte, a fronte di una impennata delle richieste di iscrizione passate dalle 134 dell'a.a. 1988/89 alle oltre 400 dell'a.a. 1996/97. Per quanto attiene invece alla mancata applicazione del Decreto Ministeriale del 25.7.96 che, in attuazione dell'articolo 9, comma 4 delle legge 341/90 ha dettato criteri generali per la regolamentazione dell'accesso ai corsi per i quali sia prevista una limitazione nelle iscrizioni, lo stesso Rettore ha fatto presente che tale Decreto e' pervenuto all'Universita' in data 7.8.96 quando gia' erano state adottate tutte le delibere ed espletate tutte le procedure con le quali, in particolare i Consigli di Facolta' interessati, avevano gia' stabilito il numero programmato per i rispettivi corsi di laurea secondo i parametri sino ad allora previsti. Comunque a decorrere dall'a.a. 1997/98, l'Universita' di Pisa come tutte le altre universita', avranno quale riferimento normativo il "Regolamento recante norme in materia di accessi all'istruzione universitaria e di connesse attivita' di orientamento" di cui al Decreto del 21.7.97, n. 245 di recente pubblicato sulla G.U. del 29.7.97. Il Ministro dell'universita' e della ricerca scientifica e tecnologica: Luigi Berlinguer.



 
Cronologia
domenica 12 gennaio
  • Politica, cultura e società
    Nei pressi della stazione di Piacenza deraglia un Pendolino in servizio sulla linea ferroviaria Milano-Roma, provocando 8 morti e 30 feriti.

giovedì 16 gennaio
  • Politica, cultura e società
    A Milano i produttori di latte protestano e bloccano il traffico contro la multa imposta dalla Ue per aver superato le quote di latte consentite. Nei giorni successivi i manifestanti bloccheranno gli aeroporti di Linate, Malpensa e Venezia.