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Portale storico della Camera dei deputati

Documenti ed Atti

XIII Legislatura della repubblica italiana

RISOLUZIONE IN COMMISSIONE CONCLUSIVE DI DIBATTITO 8/00011 presentata da DOZZO GIANPAOLO (LEGA NORD PER L'INDIPENDENZA DELLA PADANIA) in data 19970122

La XIII Commissione, considerato che: la mancata applicazione, in Italia, del regime delle quote latte e' un problema che risale al momento della introduzione di detto regime nel 1984; fin dall'inizio, il sistema delle quote latte si e' fondato su di un regime individuale, impostato sull'assegnazione ad ogni Stato membro di una quota globale suddivisa in due quantitativi di riferimento, uno per le vendite dirette con quote stabilite a livello di singolo produttore, l'altro per le consegne alle latterie con quote definite per singolo produttore e per singola latteria; l'Italia ha contravvenuto alle disposizioni comunitarie applicando il regime delle quote non - come avrebbe dovuto - su basi individuali, bensi affidando la gestione di una quota unica nazionale ad una unione di produttori, appositamente costituita (l'UNALAT); a fronte di questa situazione di totale inadempienza, l'italia e' stata posta piu' volte sotto accusa in sede comunitaria e quando, nei primi anni novanta, si verifico' la possibilita' di negoziare un aumento della quota produttiva assegnata all'Italia, la concessione di tale aumento fu' subordinata all'approvazione di una legge nazionale che garantisse l'Unione europea circa la volonta' dell'Italia di dare finalmente applicazione al regime delle quote latte; la legge di cui sopra - la n. 468 del 1992 - e' stata, di fatto, inapplicata ed i bollettini AIMA, che ditale legge avrebbero dovuto essere uno dei principali strumenti operativi, anziche' uno strumento di applicazione del regime comunitario, si sono rilevati essere una fonte spaventosa di errori, omissioni ed abusi a danno dei produttori; si continua a non sapere quanto latte realmente si produce in Italia, nonostante l'ATMA abbia trasferito 130 miliardi di lire a soggetti privati, per l'esecuzione di controlli condotti stalla per stalla e per la messa a punto di un sistema informatizzato di gestione; il piano di compensazione nazionale contenuto nel decreto-legge n. 552 del 1996, opera in riferimento a criteri di priorita' gravemente discriminatori che arrivano a sancire come, a parita' di infrazione (il superamento della quota latte), si possono applicare o non applicare le relative sanzioni a seconda delle zone del Paese in cui si opera; il piano di compensazione di cui sopra costituisce un gravissimo precedente di iniquita' sociale, in quanto rappresenta una misura di politica economica che opera nell'ambito di un medesimo settore produttivo creando evidenti distorsioni alla libera concorrenza e determinando, ancora piu' evidenti, discriminazioni in danno di determinate categorie di produttori, impegna il Governo a riconoscere l'illegittimita' del superprelievo, ad individuare le responsabilita', anche personali, di coloro che nel corso degli anni hanno determinato la mancata applicazione del regime delle quote latte da parte dell'italia, ponendo gli allevatori nella oggettiva impossibilita' di avere i riferimenti necessari per rispettare le norme comunitarie e, in conseguenza di cio', a farsi carico del pagamento delle sanzioni comminate dall'Unione Europea relativamente alla campagna 1995-96. (8-00011)

 
Cronologia
sabato 18 gennaio
  • Politica estera ed eventi internazionali
    Il Presidente del Consiglio Romano Prodi incontra a Venezia il premier spagnolo José Maria Aznar, dopo il rifiuto da parte di Aznar di un'alleanza mediterranea.

mercoledì 22 gennaio
  • Politica, cultura e società
    La Corte di cassazione conferma le condanne ad Adriano Sofri, Giorgio Pietrostefani ed Ovidio Bompressi per l'omicidio del commissario Calabresi.

mercoledì 29 gennaio
  • Politica, cultura e società
    La polizia interviene a Milano contro il blocco stradale degli allevatori, la Lega Nord si schiera al fianco dei produttori di latte. Il 30 il Consiglio dei Ministri stabilisce le misure di sostegno agli allevatori, tra cui la rateizzazione delle multe.