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Portale storico della Camera dei deputati

Documenti ed Atti

XIII Legislatura della repubblica italiana

MOZIONE 1/00084 presentata da MUSSI FABIO (SINISTRA DEMOCRATICA - L'ULIVO) in data 19970128

La Camera, premesso che: il frequente ripetersi di alluvioni e frane che colpiscono molte aree del nostro Paese pone drammaticamente in evidenza lo stato di degrado e di dissesto idrogeologico del territorio; questa situazione non solo continua a produrre rilevanti danni a persone e cose, ma richiede anche ingenti risorse finanziarie pubbliche per interventi di emergenza e di ripristino (si valuta che oltre 150 mila miliardi siano stati spesi in quaranta anni per riparare i danni prodotti da frane e alluvioni, e che il trend degli ultimi dieci anni si attesti su una spesa annuale dello Stato, per oneri diretti e indiretti derivanti da eventi calamitosi, di circa 8.000 miliardi); a sette anni dall'entrata in vigore, la legge n. 183 del 1989, sulla difesa del suolo, che viene considerata la piu' importante riforma dei sistemi di governo e di programmazione del territorio, e' applicata con difficolta' e solo in alcune parti del Paese, per problemi di carattere organizzativo, procedurale e finanziario: basti ricordare che, su 15 regioni che dovevano provvedere, solo 4 hanno reso operanti le autorita' di bacino, che sul 46 per cento circa del territorio nazionale non esistono gli organi previsti, e che non e' stato ancora approvato nessun piano di bacino ne' nazionale ne' regionale; la prevenzione di eventi disastrosi si basa, oltre che su misure di carattere urbanistico e su una corretta pianificazione nel territorio, su un'azione di medio e lungo periodo di notevole complessita', connessa alla manutenzione, ad interventi di riforestazione e di rinaturazione dei fiumi, alla gestione delle risorse idriche, nonche' a politiche settoriali quali, per fare un esempio, l'agricoltura, che rappresenta un'attivita' importante per la stabilita' idrogeologica di colline e montagne; considerato che: e' giunto il momento di compiere una svolta profonda, facendo del riassetto idrogeologico non solo la piu' urgente e utile opera pubblica per l'Italia - un'opera pubblica che puo' creare opportunita' di lavoro e nuova occupazione, e che in questo senso va considerata come una parte essenziale del "Patto per il lavoro" - ma anche una delle grandi priorita' nazionali per un Paese che sceglie la via dello sviluppo sostenibile; cio' richiede coerenti ed efficaci scelte di governo, adeguate risorse finanziarie, un profondo riordino delle competenze e la piena attuazione, anche attraverso un suo adeguamento, della legge per la difesa del suolo, passando dalla logica dell'emergenza ad un'efficace e sistematica opera di prevenzione, manutenzione e riassetto idrogeologico; impegna il Governo: a predisporre un piano di azione decennale per la difesa del suolo e per il riassetto idrogeologico, articolato in programmi triennali, tenendo conto dei seguenti criteri: a) si deve dar vita ad una organica e sistematica attivita' di pianificazione per la difesa del suolo, privilegiando azioni di prevenzione, che tendano a ridurre il rischio idrogeologico (frane ed erosioni) con interventi diffusi di manutenzione (per una quota pari ad almeno il 50 per cento delle risorse disponibili). A tal fine occorre provvedere all'aggiornamento ed alla gestione coordinata delle conoscenze, delle banche dati e dei sistemi informativi e di monitoraggio dell'ambiente e del territorio, superando, anche sotto questo profilo, frammentazione e sovrapposizione di competenze. Va rafforzato l'intero sistema dei servizi tecnici, sia in ambito nazionale che regionale, e vanno potenziati in particolare i servizi geologici, completando la produzione della nuova carta geologica d'Italia; b) occorre considerare il riassetto idrogeologico una priorita' su cui orientare maggiori investimenti, non solo aumentando le risorse finanziarie nell'ambito della legge e coordinando le diverse fonti di finanziamento pubblico per gli interventi sul territorio, compresi finanziamenti comunitari e finanziamenti per le aree depresse, ma anche attraverso forme innovative di utilizzo di risorse private: cio' potrebbe avvenire, da un lato, destinando al riordino, alla manutenzione ed alla tutela del territorio le entrate provenienti da canoni su prelievi, scarichi, occupazione del demanio fluviale, attivita' estrattive, e, piu' in generale da ogni intervento di uso e di trasformazione del territorio, avviando in tal modo anche l'autonomia finanziaria del governo di bacino; dall'altro lato, come gia' avviene in altri Paesi, mediante forme assicurative per i cittadini nell'ambito della riorganizzazione del sistema di protezione civile; c) si deve dare un forte impulso, anche attraverso un suo adeguamento, alla legge per la difesa del suolo, rendendo pienamente operanti le autorita' di bacino, rafforzando le loro strutture tecniche, la loro autonomia e la loro responsabilita', realizzando i piani di bacino, semplificando e rendendo piu' rapide le procedure; d) nell'ambito di una piu' complessiva riorganizzazione delle competenze tra Stato, regioni ed autonomie locali, secondo una linea di federalismo cooperativo, si deve procedere ad un riordino delle competenze in materia di tutela dell'ambiente, assetto del territorio, difesa del suolo e delle acque, prevenzione del rischio idrogeologico e gestione delle risorse idriche, superando fenomeni di centralismo, di dispersione e frammentazione delle responsabilita', definendo con maggiore chiarezza le funzioni di ciascun soggetto istituzionale e l'organizzazione dei servizi tecnici; in questo contesto, appare sempre piu' necessario accorpare le competenze, sul piano nazionale, in un unico ministero dell'ambiente e del territorio; nell'immediato, in attesa di necessarie revisioni della legge n. 183 del 1989, e dell'accorpamento delle competenze in un unico ministero, si deve realizzare un piu' efficace coordinamento tra Stato, regioni e autorita' di bacino, rafforzando le funzioni ed il ruolo del comitato dei ministri. (1-00084)

 
Cronologia
mercoledì 22 gennaio
  • Politica, cultura e società
    La Corte di cassazione conferma le condanne ad Adriano Sofri, Giorgio Pietrostefani ed Ovidio Bompressi per l'omicidio del commissario Calabresi.

mercoledì 29 gennaio
  • Politica, cultura e società
    La polizia interviene a Milano contro il blocco stradale degli allevatori, la Lega Nord si schiera al fianco dei produttori di latte. Il 30 il Consiglio dei Ministri stabilisce le misure di sostegno agli allevatori, tra cui la rateizzazione delle multe.