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Portale storico della Camera dei deputati

Documenti ed Atti

XIII Legislatura della repubblica italiana

MOZIONE 1/00095 presentata da PARRELLI ENNIO (SINISTRA DEMOCRATICA - L'ULIVO) in data 19970213

La Camera, rilevato che: il problema del mancato funzionamento della giustizia civile ha raggiunto livelli di assoluto allarme sociale per la paralisi del servizio che si e' determinata; e' assolutamente indispensabile che il Parlamento ed il Governo affrontino con urgenza e radicale organicita' il problema della giustizia civile, tenendo conto dell'enorme impatto sociale che questo settore dell'amministrazione giudiziaria ha non solo sugli interessi immediati dei cittadini, ma anche e soprattutto sul rapporto fiduciario e morale tra i cittadini stessi e le istituzioni statuali; e' invero intollerabile per la generalita' dei cittadini il peso dei problemi quotidiani della giustizia civile, con tutto il carico di insoddisfazione e di rancorosa diffidenza verso le pubbliche istituzioni della nostra democrazia, che, nel rendere giustizia, impiega piu' di un decennio per pronunciare una decisione definitiva e spesso altri decenni per eseguire le sentenze; occorre completare il quadro segnalando che i giudizi sono costosissimi anche per le semplici spese vive; si pone quindi altresi' come urgentissimo il problema della difesa dei non abbienti e di una avvocatura afflitta da una legge professionale che e' ormai un reperto archeologico del 1933 -: impegna il Governo: in tema di nomina dei giudici onorari aggregati: a) a prevedere l'assunzione entro il limite massimo di tremila unita'; b) a provvedere per la correlativa assunzione di personale ausiliario per il funzionamento delle cosiddette "sezioni stralcio", dotandole di adeguate strutture e mezzi; c) ad accogliere la previsione delle decisioni monocratiche; in tema di procedimenti civili: a) ad adoperarsi affinche', anche attraverso apposite iniziative legislative, si perseguano i seguenti obiettivi: per la cognizione, la costituzione del giudice unico e monocratico di primo grado; la revisione delle circoscrizioni giudiziarie, adeguandole ai reali bisogni dell'utenza; l'aumento degli organici dei magistrati ordinari; la conversione dei giudici di pace in giudici di mera equita'; l'abolizione della carta bollata per gli atti giudiziari, sostituendo l'introito per l'erario con la tassa di iscrizione a ruolo, proporzionalmente calcolata in relazione al valore delle pretese dedotte in giudizio; la previsione di termini processuali perentori anche per i giudici e per gli adempimenti di cancelleria; b) per l'esecuzione mobiliare, la liberazione del giudice da ogni incombenza amministrativa e di mera organizzazione delle procedure; la trasformazione dell'ufficiale giudiziario in libero professionista pubblico ufficiale, affidando al medesimo ogni attivita' connessa alla materiale espropriazione e alienazione dei beni staggiti, con compensi collegati all'esito delle procedure; l'abolizione dell'istituto della vendita giudiziaria trasformandolo in mero deposito dei beni pignorati; la collaborazione del debitore all'espropriazione, istituendo anche il pubblico registro dei debitori insolventi; c) per l'esecuzione immobiliare, proporre una riforma che stabilisca la priorita' delle vendite conformemente agli usi del mercato, liberando il giudice da ogni incombenza amministrativa e di mera organizzazione delle procedure, prevedendo la collaborazione del debitore e un connesso regime sanzionatorio; in tema di ordinamento professionale degli avvocati: a) a regolamentare l'accesso alla professione ed al praticantato, costituendo una scuola di pratica e di preparazione comune per magistrati e avvocati, obbligatoria e propedeutica all'esame per l'accesso alle singole professioni; b) a riformare il sistema elettorale dei consigli degli ordini, garantendo la pluralita' delle componenti (minoranze), adeguando il numero dei consiglieri a quello degli iscritti, ampliando il termine della durata in carica e prevedendo la non rieleggibilita' oltre il secondo mandato, ferma la giurisdizione disciplinare autonoma; c) a subordinare la permanenza della iscrizione all'albo, eccezion fatta per i professionisti pensionati della relativa cassa, all'esercizio continuativo e prevalente della professione forense, restringendo le iscrizioni di diritto; d) a regolamentare l'attivita' professionale anche in forme societarie; in tema di difesa dei non abbienti, a regolamentare organicamente la materia, prevedendo la libera scelta del difensore da parte del cittadino non abbiente e la retribuzione del difensore medesimo secondo le tariffe professionali, da riportare a spesa produttiva di reddito. (1-00095)

 
Cronologia
mercoledì 5 febbraio
  • Parlamento e istituzioni
    Si riunisce per la prima volta la Commissione bicamerale per le riforme istituzionali, Massimo D'Alema è eletto presidente.

mercoledì 19 febbraio
  • Politica, cultura e società
    Si apre a Roma il congresso del PDS. Il 23 febbraio D'Alema è eletto segretario del partito con l'88% dei voti.