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Portale storico della Camera dei deputati

Documenti ed Atti

XIII Legislatura della repubblica italiana

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/08890 presentata da SERRA ACHILLE (FORZA ITALIA) in data 19970403

Al Ministro delle finanze. - Per sapere - premesso che: l'Istituto autonomo per le case popolari della provincia di Milano e' stato individuato, dall'amministrazione comunale di Milano, quale soggetto attuatore per la realizzazione di un intervento di edilizia residenziale pubblica sull'area del lotto n. 2 MI 191, relativo alla zona di espansione residenziale C.13.1 "Zama/Salomone" (ex campo di volo Taliedo), in concorso con altri soggetti; parte delle aree del lotto di edilizia economico-popolare, per una superficie di complessivi 51.500 metri quadrati circa, facenti parte dell'ex campo di volo Taliedo, risultano di proprieta' del demanio dello Stato; complessivamente, sull'area e' prevista la realizzazione di circa quattrocento alloggi, dei quali centottantaquattro di edilizia residenziale pubblica, finanziati con fondi di cui alla delibera regionale n. 6/10065 dell'8 marzo 1996, per complessive lire 24.461.000.000; su gran parte di tali aree sono presenti da tempo cumuli di materiali di dubbia natura, carcasse di mezzi, macerie e masserizie in uno stato di disordine e di precarieta'. Al contesto di grave compromissione ambientale, sembrano associate plurime occupazioni abusive dei luoghi che denotano un improprio e precario utilizzo dell'area, tollerato da tempo e del quale si e' occupata negli anni scorsi anche la magistratura; l'iniziativa costruttiva, particolarmente sollecitata dall'ente locale, intende, oltre a rispondere a esigenze abitative della citta' di Milano, avviare una bonifica ed una riqualificazione ambientale dei luoghi, ovviando al grave degrado che lo stato di compromissione dell'area ha determinato anche nel contesto circostante; tale iniziativa avviata dall'Istituto autonomo case popolari ha trovato sensibili sia la locale prefettura, sia la regione Lombardia, sia ancora il comune di Milano, che, di concerto, hanno promosso l'iniziativa ed intendono arrivare fino in fondo; a tale espressa volonta' da parte dei soggetti innanzi richiamati, e' corrisposto da parte dell'ufficio del territorio di Milano e del relativo dipartimento, un responsabile atteggiamento sulla problematica dell'area, con cognizione della situazione e con competente valutazione in merito, rimesse per il superiore giudizio agli organi ministeriali preposti, secondo procedura che appare del tutto rispettosa dei reciproci ruoli; a conclusione dell'iter di valutazione, l'ufficio periferico di Milano chiedeva alla direzione centrale del demanio presso il ministero l'assenso all'iniziativa ed a procedere alla consegna anticipata al comune di Milano della aree, onde consentire l'avvio di edificazione nei termini perentori previsti dalla legge di finanziamento, al fine di evitare la revoca dei fondi e quindi la compromissione di tutto l'intervento; la comunicazione 13 marzo 1997, prot. 91023, del ministero, della quale l'interrogante e' venuto ufficiosamente a conoscenza, contesta in termini assolutamente non condivisibili sia la procedura sia la possibilita' di consegna anticipata, prefigurando fantasiosi ed improbabili conferimenti di tale patrimonio nei fondi immobiliari ai sensi dei commi 86, 87 e 88 dell'articolo 3 della legge n, 662 del 1996, riservandosi infine di comunicare le proprie decisioni in ordine alla destinazione futura dell'immobile; la posizione assunta dalla direzione del demanio, in relazione alla iniziativa in oggetto, obbliga a far presente, in via diretta, la situazione di grave pregiudizio che tale posizione sta determinando in ordine alla fattibilita' dell'iniziativa stessa; analoga iniziativa costruttiva, avviata nel 1985 sull'area in argomento, che per altro prevedeva la realizzazione ad opera dello Iacpm di centosettantotto alloggi finanziati ai sensi della legge 6 marzo 1976, n. 52, e destinati alle Forze dell'ordine, venne altrettanto inopinatamente "affossata" dagli stessi organi centrali del ministero, determinandosi la perdita dei finanziamenti per finalita' che a tutt'oggi risultano perlomeno oscure, considerato l'inalterato stato delle aree a dodici anni di distanza -: se non intenda effettuare, al fine di non pregiudicare di nuovo il finanziamento e l'iniziativa molto importante e attesa per la citta' di Milano, un intervento diretto al fine di ottenere una decisione tempestiva e responsabile, che superi l'atteggiamento sino ad oggi mantenuto, espressione di un pervicace ostruzionismo burocratico centrale, e che risolva in via definitiva una situazione di insostenibile degrado ambientale per la citta', perdurante da anni, e consenta l'avvio di una iniziativa sulla quale concordano prefettura, regione, comune, l'ente attuatore e le forze sociali. (4-08890)

 
Cronologia
mercoledì 2 aprile
  • Politica estera ed eventi internazionali
    Il Presidente del Consiglio Prodi si reca per una visita lampo in Albania e al suo ritorno illustra un piano di missione internazionale per fronteggiare l'emergenza albanese: “Operazione Alba”. L'intervento militare incontra la netta opposizione di Rifondazione comunista.

mercoledì 9 aprile
  • Parlamento e istituzioni
    Si svolge alla Camera la discussione sulle mozioni relative alla missione multinazionale di pace in Albania. La risoluzione sottoscritta dai presidenti di gruppo dell'Ulivo e del Polo (n. 6-00017), su cui il Governo esprime parere favorevole è approvata, ma i gruppi di Rifondazione comunista e della Lega nord esprimono parere contrario. Il Presidente del Consiglio si reca dal Presidente della Repubblica, che invita il Governo a presentarsi alle Camere.