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Portale storico della Camera dei deputati

Documenti ed Atti

XIII Legislatura della repubblica italiana

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/09878 presentata da JERVOLINO RUSSO ROSA (POPOLARI E DEMOCRATICI - L'ULIVO) in data 19970512

Al Ministro del lavoro e della previdenza sociale. - Per sapere - premesso che: vi e' un caso specifico emblematico di una grave situazione di carattere generale nella quale, a causa del succedersi nel tempo delle norme sulla invalidita' civile, vengono a trovarsi numerosi cittadini; nel 1992 il signor Pietro Pisu di Pozzuoli (Napoli) e' stato riconosciuto, dalla apposita commissione provinciale, invalido civile con un punteggio del 35 per cento. Con tale percentuale di invalidita' si e' iscritto nelle liste speciali del collocamento di Napoli, previste, ai sensi della legge n. 482 del 1968, per le categorie protette. Le modifiche apportate nel 1992 alla normativa sul collocamento obbligatorio hanno innalzato dal 35 al 46 per cento la percentuale di invalidita' necessaria per rimanere iscritti nelle liste di collocamento obbligatorio. In conseguenza di tale decisione, il Pisu e' stato estromesso dalle suddette liste. Al fine di poter entrare nel mondo del lavoro, nel 1995 il Pisu ha partecipato a tre concorsi delle ferrovie dello Stato superando le prove selettive e quelle attitudinali. Alla visita medica il candidato e' stato invece, in quanto invalido, ritenuto inidoneo a svolgere le mansioni per le quali era stato indetto il concorso. Per ulteriore informazione si fa presente che, alla visita di leva, il Pisu e' stato giudicato non idoneo in modo permanente a qualsiasi impiego nelle forze armate. Il giovane si trova quindi in una situazione veramente drammatica, in quanto la sua invalidita' e' ritenuta non sufficientemente grave da riconoscergli il diritto all'iscrizione nelle liste di collocamento obbligatorio ed insieme troppo grave per essere assunto dopo un normale concorso -: quali provvedimenti intenda assumere per far fronte a situazioni di emergenza quale quella sopra indicata e per superare questa specie di "condanna alla disoccupazione" nella quale coloro che versano nelle stesse condizioni di Pietro Pisu si vengono a trovare. (4-09878)

Con riferimento all'interrogazione in oggetto, pur comprendendo la grave situazione in cui si trova il sig. Pietro Pisu, si rappresenta che, attualmente, la normativa in vigore riconosce lo "status" di invalido civile, con il conseguente diritto ad essere iscritti negli elenchi di cui all'articolo 19 della Legge 482 del 1968, ai fini dell'avviamento obbligatorio al lavoro, solo ai soggetti in possesso di certificazione attestante una invalidita' pari o superiore al 46. Il Sig. Pisu, riconosciuto invalido civile con un punteggio del 35, non puo', quindi, essere iscritto nel suddetto elenco. L'interessato ha la possibilita', ove ne ricorrano le condizioni patologiche, di chiedere un'ulteriore visita medica presso la competente Commissione della ASL, al fine di ottenere una revisione del punteggio precedentemente attribuitogli. Il Ministro del lavoro e della previdenza sociale: Tiziano Treu.



 
Cronologia
venerdì 9 maggio
  • Politica, cultura e società
    A Venezia un gruppo armato secessionista occupa il campanile di San Marco, su cui issa la bandiera della Repubblica Serenissima. L'episodio si conclude dopo circa 8 ore, grazie al Gruppo d'intervento speciale dei carabinieri.

giovedì 15 maggio
  • Parlamento e istituzioni
    La Camera approva, con 306 voti favorevoli e 192 contrari, l'articolo unico del disegno di legge di conversione del decreto-legge 20 marzo 1997, n. 60, Interventi straordinari per fronteggiare l'eccezionale afflusso di stranieri extracomunitari provenienti dall'Albania (AC 3637), sul quale il Governo ha posto la questione di fiducia.