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Portale storico della Camera dei deputati

Documenti ed Atti

XIII Legislatura della repubblica italiana

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/10241 presentata da CIAPUSCI ELENA (LEGA NORD PER L'INDIPENDENZA DELLA PADANIA) in data 19970522

Al Ministro dell'ambiente. - Per sapere - premesso che: la Giunta della regione Lombardia con delibera 07960 del 29 dicembre 1995 e 13912 del 31 maggio 1996 ha rilasciato la concessione alla societa' Arist srl per la derivazione delle acque dal canale di scarico della centrale Enel sul torrente Masino in territorio del comune di Ardenno (Sondrio) per uso idroelettrico; i cittadini di Ardenno si sono sempre opposti a quest'opera perche' comporterebbe gravi disagi ambientali per il mancato deflusso di acqua a valle dell'attuale scarico della centrale Enel e verrebbe meno il naturale ed essenziale lavaggio del tratto di alveo che scorre in mezzo al paese; a monte della derivazione concessa scaricano le acque dei depuratori dei comuni di Dazio, Civo e Valmasino e il mancato lavaggio dell'alveo sopra riportato determinerebbe il ristagno di acque impure con formazione di strati fangosi e depauperamento del patrimonio ittico, della flora e della fauna; l'impianto previsto sarebbe collocato in un ambiente gia' pesantemente gravato da due grosse centrali; la provincia di Sondrio e' gia' fortemente penalizzata dalla presenza di innumerevoli impianti idroelettrici, tanto che l'amministrazione provinciale ha richiesto nel dicembre del 1996 al ministero dei lavori pubblici ed all'autorita' di bacino la revoca di tutte le concessioni inferiori a 3 MW; la posa della condotta forzata lungo l'intero tracciato di una strada in cui gia' sono posate la rete fognaria e quelle dell'acquedotto, del gas e del telefono, e' incompatibile con i servizi gia' esistenti, anche tenendo conto della conformazione geologica del suolo (conoide alluvionale del torrente Masino); i lavori per la posa di tale condotta forzata comporterebbero l'interruzione di servizi essenziali, quali la fornitura di acqua potabile, fognatura, gas e telefono nonche' l'impossibilita' di transito per gli abitanti e per i mezzi di soccorso; l'esiguita' della potenza di energia prodotta (circa 227 kW), rispetto a quella gia' ricavata dallo sfruttamento del torrente Masino con le centrali gia' esistenti (62.000 kW), non giustifica il criterio di pubblica utilita' dichiarato nella delibera di concessione della regione Lombardia, soprattutto a fronte dei disagi che l'opera causerebbe all'ambiente ed alla cittadinanza; sulla concessione sopramenzionata era stato espresso parere negativo da parte del comune di Ardenno, della comunita' montana di Morbegno e dell'amministrazione provinciale di Sondrio; il comma 3 dell'articolo 8 della legge n. 102 del 1990 (detta legge valtellina) prevede che, fino all'approvazione del piano di bacino del Po, nei territori valtellinesi interessati dalla tragica esondazione del 1987, non possano essere rilasciate nuove concessioni di grandi derivazioni d'acqua per la produzione di energia elettrica anche per ragioni di sicurezza, ma nonostante cio' numerose derivazioni sono state approvate; la regione non ha tenuto nel debito conto la volonta' locale ed in particolare quella del comune di Ardenno a cui dovrebbe essere concessa ogni potesta' nella gestione delle proprie risorse territoriali ed ambientali -: se non ritenga di intervenire con riferimento a quanto sopra esposto perche' sia rispettato quanto previsto dalla legge n. 102 del 1990 in tema di sicurezza con riferimento allo sfruttamento delle acque e perche' sia tutelato l'ambiente, rispettata la volonta' dei cittadini che vivono sul territorio e valorizzata una delle poche, preziose risorse di cui la provincia di Sondrio dispone. (4-10241)

 
Cronologia
mercoledì 21 maggio
  • Parlamento e istituzioni
    La Camera approva, con 310 voti favorevoli e 244 contrari, l'articolo unico del disegno di legge di conversione del decreto-legge 25 marzo 1997, n. 67, recante Misure urgenti per favorire l'occupazione (AC 3677), sul quale il Governo ha posto la questione di fiducia.

martedì 27 maggio
  • Politica, cultura e società
    Il leader della Lega nord Bossi dichiara che il suo partito non parteciperà più ai lavori della Commissione bicamerale per le riforme istituzionali.