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Portale storico della Camera dei deputati

Documenti ed Atti

XIII Legislatura della repubblica italiana

MOZIONE 1/00163 presentata da OCCHETTO ACHILLE (SINISTRA DEMOCRATICA - L'ULIVO) in data 19970528

La Camera, premesso che: la Conferenza intergovernativa per la revisione del Trattato di Maastricht, ormai giunta alla fase conclusiva, e' stata avviata con l'obiettivo di introdurre profonde modifiche politico-istituzionali negli assetti che regolano l'Unione europea, secondo le indicazioni concordate nel consiglio europeo di Torino del 29 marzo 1996; il dibattito svoltosi negli ultimi mesi ha fatto emergere una prevalente attenzione per temi estranei alla competenza della Conferenza intergovernativa, come l'Unione economica e monetaria e l'allargamento ad est della Nato, provocando, di fatto, un calo di tensione verso il processo di riforma in atto nell'Unione europea, come da ultimo ha dimostrato il consiglio straordinario di Noordwijk; appare indispensabile che i processi di costruzione europea, in tutti i suoi aspetti, compresi quelli monetari e di sicurezza, siano governati da istituzioni forti e dotate di un alto grado di democrazia, al fine di assicurare uno sviluppo armonico ed equilibrato dei diversi settori in una cornice di solidita' istituzionale in grado di affrontare i futuri allargamenti; appare in particolare indispensabile, nella fase cruciale del negoziato in corso presso la Conferenza intergovernativa, procedere ad un riequilibrio tra la dimensione monetaria e la dimensione politica dell'Unione europea, affinche' la costruzione europea non si allontani da quei principi e da quegli ideali fondamentali che sono stati alla base dei Trattati di Roma; l'approssimarsi della chiusura dei negoziati richiede un'intensificazione dell'azione diplomatica affinche' gli obiettivi della Conferenza siano pienamente realizzati, rischiando altrimenti di non porre l'Unione in grado di affrontare efficacemente i prossimi allargamenti e, piu' in generale, gli sviluppi in atto nella realta' geopolitica mondiale; impegna il Governo: a sostenere con determinazione la necessita' di regolamentare le cooperazioni rafforzate e la flessibilita'. L'esigenza di eliminare il potere di veto e di accrescere gli spazi del voto a maggioranza non deve, infatti, aprire il varco ad accordi tra un numero limitato di Stati e ad uno strisciante abbandono del principio di coesione, che ha rappresentato il punto di forza del processo di costruzione europea; ad agire per un rafforzamento delle istituzioni dell'Unione, in particolare per il rafforzamento del ruolo del Parlamento europeo e dei Parlamenti nazionali, e per il miglioramento dei meccanismi decisionali, con la generalizzazione del voto a maggioranza nel funzionamento del Consiglio, salvo per limitate eccezioni a carattere istituzionale, e la sua estensione alle materie attinenti il secondo e il terzo pilastro; ad operare per l'ampliamento della sfera dei diritti fondamentali e di non discriminazione dei cittadini dell'Unione ed a migliorarne la tutela, nonche' a prevedere un aumento degli strumenti d'azione dell'Unione nei settori della sanita', della protezione del consumatore e della tutela ambientale; a sostenere l'integrazione nel Trattato delle tematiche sociali, prevedendo meccanismi ed azioni attraverso i quali l'Unione sia in grado di orientare e rafforzare le politiche degli Stati membri volte alla creazione di un elevato livello di occupazione; a sostenere la progressiva comunitarizzazione delle competenze in materia di giustizia ed affari interni, in particolare per quanto attiene all'asilo, ai visti, all'immigrazione ed ai controlli alle frontiere esterne, anche attraverso l'introduzione nel Trattato delle disposizioni degli accordi di Schengen; ad agire per la definizione di efficaci meccanismi per la politica estera e di sicurezza comune, come la creazione della figura di un rappresentante unitario dell'Unione, che garantiscano al tempo stesso il massimo coinvolgimento possibile della Commissione e del Parlamento, al fine di migliorare la proiezione esterna dell'Unione e la sua capacita' di agire unitariamente sia nella costruzione dell'architettura della sicurezza europea sia nella risposta a situazioni di crisi. (1-00163)

 
Cronologia
martedì 27 maggio
  • Politica, cultura e società
    Il leader della Lega nord Bossi dichiara che il suo partito non parteciperà più ai lavori della Commissione bicamerale per le riforme istituzionali.

martedì 3 giugno
  • Parlamento e istituzioni
    La Commissione bicamerale per le riforme istituzionali approva i testi base su federalismo, riforma del Parlamento, giustizia e rapporti con l'Ue.