Documenti ed Atti
XIII Legislatura della repubblica italiana
INTERPELLANZA 2/00564 presentata da BOGHETTA UGO (RIFONDAZIONE COMUNISTA-PROGRESSISTI) in data 19970620
I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro dei trasporti e della navigazione, per sapere - premesso che: la presentazione del piano d'impresa ha gia' accumulato due mesi di ritardo a causa della non chiarezza riguardo ai trasferimenti finanziari e alla mancata presentazione da parte del ministero di un documento di indirizzo politico; le Ferrovie dello Stato stanno invece procedendo ad una riorganizzazione dell'azienda assai discutibile come il nuovo orario estivo, che prevede la proliferazione insensata degli Eurostar; decisione che pero' esplicita scelte precise che obbligano l'utenza popolare a muoversi con treni costosi; si e' proceduto alla riorganizzazione del settore strategico delle merci, con risultati, se confermati, disastrosi una diminuzione del trasportato del 25 per cento, diminuzione di oltre diecimila chilometri/treno, chiusura di centri intermodali, collocazione delle tracce orarie in modo penalizzante rispetto al privilegio degli Eurostar, non coordinamento fra le Asa, organizzazione separata dentro il settore merci della vendita rispetto alla produzione; il risultato di tale organizzazione, se confermato, sarebbe devastante: trecento treni merci fermi nei vari scali (Milano, Bologna, Padova), il porto di La Spezia sembra bloccato da seicentotrenta carri fermi, le acciaierie del bresciano aspettano il materiale ferroso necessario per la produzione, a Genova le Ferrovie dello Stato pongono difficolta' per i treni con la Svizzera, a Ravenna saltono appalti importanti quali quelli con Marcegaglia, i treni un tempo dedicati alla Cemat sono stati soppressi ed i semirimorchi messi in composizioni ai treni normali con il risultato di rallentare le manovre dalle selle di lancio e producendo danni a quel minimo di Intermodalita' esistente, risulta che il ministero sia stato tempestato da oltre cento telegrammi di aziende; la causa di tutto cio' sembra risiedere nel solito, ossessivo, contenimento dei costi (macchinisti e manovra; mentre si concentrano macchinisti per gli Eurostar), si sono progettati treni rigidi (andata e ritorno ed eliminazione del raccoglitore) senza aver il locomotori di qualita', tracce orarie sufficienti e ben collocate; le manovre, oltre le stazioni di 1^ livello, vengono fatte in linea con macchine di manovre, su tratte intasate, subordinate ai treni viaggiatori e con la massima differenza di velocita' fra treni elemento che abbassa le potenzialita' della linee; questa situazione e' aggravata dall'inizio della turnazione estiva delle ferie; sara' ulteriormente peggiorata dalla uscita di una massiccia quantita' di ferrovieri (anche macchinisti e manovratori) attraverso un discutibile e semiclandestino esodo pagato con cifre che andrebbero dai 30 ai 35 milioni di lire a testa -: se il Ministro, che ha sempre dichiarato essere le merci il settore strategico, che "gira il mondo" per acquisire traffici ai porti italiani, non intenda intervenire con forza per evitare questa crisi in atto, che crea ben piu' danni degli scioperi che con tanto accanimento intende congelare; se non intenda presentare al piu' presto, l'impegno era entro meta' aprile, un documento di indirizzo per la predisposizione del piano d'impresa delle Ferrovie dello Stato; se non intenda intervenire e chiarire l'abuso che le Ferrovie dello Stato fanno dei prepensionamenti mascherati, quali sono gli esodi, fornendo cifre in merito al numero gia' effettuato, ai costi dei medesimi; se non intenda riferire con urgenza, al Parlamento sullo stato delle Ferrovie dello Stato. (2-00564)