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Portale storico della Camera dei deputati

Documenti ed Atti

XIII Legislatura della repubblica italiana

INTERPELLANZA 2/00706 presentata da PROCACCI ANNAMARIA (MISTO) in data 19971007

I sottoscritti chiedono di interpellare i Ministri della sanita' e per le politiche agricole per sapere - premesso che: il Ministro della sanita', con provvedimento pubblicato sulla Gazzetta ufficiale del 4 ottobre 1997, ha disposto la revoca dell'ordinanza del 4 marzo 1997 con cui si disponeva il blocco dell'ingresso di sementi di mais, geneticamente manipolato, nel nostro paese, a fini di coltivazione; tale misura segue di pochi giorni l'ultimatum posto dalla Commissione europea all'Italia, all'Austria ed al Lussemburgo, che avevano fatto opposizione all'impiego di mais geneticamente manipolato a causa delle preoccupazioni rilevanti sia per la salute dei consumatori, sia per gli equilibri degli ecosistemi; il Parlamento italiano si e' gia' espresso in modo chiaro e deciso sugli organismi geneticamente manipolati, riversati sui mercati europei dalle multinazionali, in particolar modo da quelle degli Stati Uniti; l'8 aprile 1997 la XII Commissione affari sociali della Camera dei deputati ha approvato all'unanimita' una risoluzione con cui si impegna il Governo ad interdire l'ingresso nel nostro Paese di mais e soia geneticamente modificati, nonche' a ridiscutere in sede europea la questione degli organismi geneticamente manipolati, anche al fine di salvaguardare i diritti dei consumatori; la XIII Commissione agricoltura della Camera ha concluso da pochi giorni un'indagine conoscitiva sulle nuove biotecnologie che, grazie ad una lunga serie di audizioni, ha portato in primo piano i rischi derivanti all'ambiente, alla salute dei cittadini, nonche' alle sorti dell'agricoltura italiana dalla introduzione, senza sufficiente sperimentazione ne' prevedibilita' degli effetti, di piante ed alimenti modificati in laboratorio; dalla stessa indagine sono emerse fortissime perplessita' sulla politica europea relativa alle nuove biotecnologie, a cominciare dall'ipotesi di riconoscimento della brevettabilita' di organismi viventi, a fini commerciali, attualmente in discussione attraverso una proposta di direttiva; nei paesi europei e' crescente la consapevolezza dei rischi e del deficit di democrazia legati all'introduzione brutale e silenziosa sui nostri mercati di organismi geneticamente modificati; l'opposizione sempre piu' forte da parte dell'opinione pubblica e gli atteggiamenti assunti sul mais transgenico dall'Italia, dall'Austria e dal Lussemburgo hanno contribuito a determinare negli ultimi tempi un cambiamento di indirizzo da parte della Unione europea, a cominciare dal riconoscimento della opportunita' di segnalare attraverso l'etichettatura, la presenza di organismi geneticamente manipolati negli alimenti; Lussemburgo ed Austria stanno approntando gli atti di impugnazione, presso la Corte di giustizia del Lussemburgo, dell'ultimatum avanzato nei loro confronti dalla Commissione europea per il blocco al mais transgenico; del resto, la stessa Commissione europea e' stata sconfessata l'8 aprile 1997 dal Parlamento europeo con una durissima risoluzione in cui la Commissione veniva accusata di aver ceduto a logiche puramente commerciali, senza tener conto ne' della salute dei cittadini ne' dell'ambiente, con il frettoloso consenso accordato all'ingresso del mais geneticamente manipolato in Europa -: se non ritengano inopportuno e pericoloso per i cittadini italiani, per i nostri ecosistemi, per la nostra produzione agricola qualunque cedimento alle ragioni commerciali delle societa' multinazionali e se quindi il Ministro della sanita' non voglia predisporre la revoca dell'ordinanza di cancellazione del blocco delle sementi di mais, scegliendo piuttosto di proseguire sulla strada della difesa dei diritti dei cittadini, intrapresa con le misure adottate il 4 marzo 1997; se il Governo non ritenga, alla luce delle valutazioni sopra riportate e alla luce della volonta' espressa dal Parlamento, di impugnare presso la Corte di giustizia del Lussemburgo l'intimazione avanzata dalla Commissione europea. (2-00706)

 
Cronologia
lunedì 6 ottobre
  • Politica, cultura e società
    Dopo il fallimento del vertice tra Governo e Rifondazione comunista, che ha annunciato il proprio voto contrario al disegno di legge finanziaria, il Presidente della Repubblica Scalfaro ribadisce di essere contrario alle elezioni anticipate.

martedì 7 ottobre
  • Parlamento e istituzioni
    Il Presidente del Consiglio Prodi interviene alla Camera e sottolinea la necessità dell'apporto di tutte le forze della maggioranza in vista dell'approvazione della legge finanziaria per il 1998. Nella seduta del 9 ottobre il gruppo di Rifondazione annuncia il voto contrario alle risoluzioni Sgarbi n. 6-00023 e Mussi ed altri n. 6-00025, pertanto il Presidente del Consiglio dichiara che si recherà dal Capo dello Stato per rassegnare le dimissioni.

martedì 14 ottobre
  • Parlamento e istituzioni
    Dopo un comunicato della Presidenza del Consiglio che annuncia il superamento del dissenso con Rifondazione comunista, il Presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro respinge le dimissioni del Governo e lo invita a presentarsi alle Camere.