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Portale storico della Camera dei deputati

Documenti ed Atti

XIII Legislatura della repubblica italiana

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/14647 presentata da SELVA GUSTAVO (ALLEANZA NAZIONALE) in data 19980105

Al Presidente del Consiglio dei ministri e ai Ministri del lavoro e per la solidarieta' sociale. - Per sapere - premesso che: la stampa quotidiana ha di recente riportato la notizia che i carabinieri hanno scoperto bambine di dieci-dodici anni trasformate in operaie e messe a lavorare per arrotondare il bilancio familiare; le piccole schiave erano pagate 400 mila lire al mese per lavorare 8-10 ore al giorno in aziende tessili che ufficialmente non esistono, ma che nel sottobosco del lavoro nero che si estende tra Bronte e Randazzo, piccoli centri della provincia catanese, fatturano ogni anno qualcosa come 15 miliardi di lire; 170 dei 400 lavoratori trovati al lavoro dai carabinieri al momento dell'ispezione non sono risultati in regola con il contratto d lavoro; quella del lavoro minorile non e' comunque una piaga che riguarda solo il Meridione d'Italia, e secondo un recente rapporto della Cisl sono tra 300 e 500 mila i bambini italiani al di sotto dei tredici anni costretti a lavorare -: quale sia il panorama in Italia del lavoro minorile "clandestino" e dove sia maggiormente concentrato; come si intenda agire per fare in modo che i minori possano tornare alle attivita' ludiche e scolastiche proprie dei bambini della loro eta'; quali azioni si siano intraprese per evitare il ripetersi dello sfruttamento del lavoro minorile. (4-14647)

Si risponde su delega della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Con riferimento all'interrogazione in esame, relativa al gravissimo fenomeno del lavoro nero minorile, si fa presente, in via preliminare che la normativa a tutela del lavoro dei fanciulli e degli adolescenti e' stata recentemente modificata per effetto dell'entrata in vigore del decreto legislativo n. 345/1999 di attuazione della direttiva 94/33/CE relativa alla protezione dei giovani sul lavoro. A quest'ultimo riguardo e' da evidenziare che le sanzioni penali previste per le violazioni delle - disposizioni sulla tutela dei minori, gia' riqualificate dal decreto legislativo n. 566/1994, sono state ulteriormente inasprite (pena alternativa dell'arresto o dell'ammenda), anche mediante l'individuazione di specifiche responsabilita' delle persone "investite d'autorita' o incaricate della vigilanza sopra un minore" (in pratica a carico dei genitori o dei tutori). In tal senso va evidenziato come, sotto il profilo strettamente normativo, la disciplina della legge 977/67, con le modifiche apportate dal citato decreto, assicuri un ampio quadro di tutela dei minori (fanciulli e adolescenti), sia per quanto concerne i limiti d'eta' per l'accesso al lavoro, sia per la tutela della salute e dello sviluppo psico-fisico, anche mediante la previsione di visite mediche preventive e periodiche, del divieto del lavoro notturno, di limitazioni alla durata del lavoro, di riposi, ferie, eccetera. Al riguardo, occorre sottolineare che la ridefinizione della tutela legislativa del lavoro dei minori, applicabile anche agli apprendisti, ha fissato i requisiti di ammissione al lavoro, specificando in quindici anni la relativa eta' minima, accompagnata dall'assolvimento dell'obbligo scolastico: obbligo che, in via transitoria e fino al generale riordino del sistema scolastico e formativo, ha durata novennale (legge 20 gennaio 1999, n. 9). Cio' ha comportato necessariamente la soppressione di tutte le deroghe previste per l'inserimento al lavoro dei fanciulli quattordicenni. Dalle relazioni sull'attivita' svolta dagli Ispettorati del Lavoro risulta che il fenomeno del lavoro nero minorile, presente su tutto il territorio nazionale, e' piu' esteso in alcune province, anche se trova maggiori difficolta' ad emergere, specie perche' inserito nel piu' vasto quadro di illegalita' diffusa, associandosi a fenomeni di abbandono della scuola dell'obbligo e di devianza connesse a particolari situazioni familiari. Al fine di contrastare tale situazione e' sicuramente indispensabile un coordinamento tra Strutture Scolastiche, Provveditorati agli Studi, Centri Territoriali per l'Impiego, Comuni e Strutture sociali per monitorare costantemente il rispetto dell'obbligo scolastico ed il potenziamento dell'attivita' ispettiva di questa Amministrazione. Tale potenziamento e' stato previsto dalla legge n. 338 del 23 dicembre 2000 (finanziaria 2001) mediante: autorizzazione all'assunzione di 1.000 ispettori (600 nel 2001 e 400 nel 2002); proroga di 12 mesi della validita' della graduatoria del concorso di questo Ministero per ispettore del lavoro; destinazione della quota del 10 per cento proveniente dalle sanzioni penali e amministrative effettuate dal servizio Ispettivo alla formazione e aggiornamento del personale (50 per cento) e all'incremento del Fondo Unico di Amministrazione (50 per cento). Il Ministro del lavoro e della previdenza sociale: Cesare Salvi.



 
Cronologia
martedì 30 dicembre
  • Politica estera ed eventi internazionali
    Il Ministro dell'interno Napolitano dichiara che i curdi sbarcati sulle coste italiane non saranno espulsi e potranno presentare richiesta di asilo politico.

giovedì 22 gennaio
  • Parlamento e istituzioni
    La Camera approva, con 315 voti favorevoli, 255 contrari e 4 astenuti, l'articolo unico del disegno di legge di conversione del decreto-legge 1° dicembre 1997, n. 411, Misure urgenti per gli accertamenti in materia di produzione lattiera (AC 4454), sulla cui approvazione il Governo ha posto la questione di fiducia.