Documenti ed Atti
XIII Legislatura della repubblica italiana
INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/03452 presentata da MERLO GIORGIO (POPOLARI E DEMOCRATICI - L'ULIVO) in data 19980108
Al Ministro dei trasporti e della navigazione. - Per sapere - premesso che: i disagi provocati dal declassamento dell'aeroporto di Caselle hanno creato molti problemi non solo per la normale gestione dello scalo torinese; enormi ricadute si sono scaraventate sull'intero comparto turistico piemontese, con una perdita complessiva calcolata, ad oggi, attorno ai novecento milioni per la societa' che gestisce lo scalo, la Sagat; l'aeroporto e' ancora nella categoria 1: era in quella 3B e si chiede la 3A; ma diventa francamente singolare l'estrema attenzione esercitata nei confronti di Caselle, mentre gli altri aeroporti hanno potuto lavorare indisturbati; ci si riferisce, in particolare, ai molti scali che si trovano nella condizione di poter compiere atterraggi strumentali con visibilita' di 75 metri in orizzontale, come lo era Caselle; ora, al di la' del decreto che il Ministro si e' impegnato a presentare per revocare il declassamento, restano aperti molti interrogativi sul futuro dello scalo torinese che, se non vengono sciolti, rischiano di trasformarlo definitivamente in un passaggio marginale e secondario rispetto al sistema aeroportuale nazionale ed europeo; inoltre la recente caduta d'immagine per Torino e la sua regione non ha prezzo e e' stato causato prevalentemente dai ritardi degli enti preposti che, malgrado l'interessamento del ministero dei trasporti e della navigazione, sono stati largamente inadempienti. L'Enav, l'ente di assistenza al volo, ha compiuto diversi sopralluoghi, ma i continui conflitti di competenza con Civilavia hanno creato una situazione tale per cui Caselle ha pagato un prezzo altissimo non solo in termini di immagine ma anche come snodo decisivo per il futuro dello scalo torinese -: quali siano le ragioni dei ritardi nella riclassificazione di Caselle; quali siano le vere intenzioni del ministro dei trasporti e della navigazione, per evitare che l'aeroporto torinese venga ridotto uno scalo "periferico", a tutto vantaggio di Malpensa o di Genova. (5-03452)