Documenti ed Atti
XIII Legislatura della repubblica italiana
INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE 3/01833 presentata da GASPARRI MAURIZIO (ALLEANZA NAZIONALE) in data 19980108
Al Presidente del Consiglio dei ministri e ai Ministri degli affari esteri e dell'interno. - Per sapere: quali dati abbia a disposizione il Governo italiano per individuare tra i curdi che stanno giungendo in Italia coloro che hanno precedenti per atti di criminalita' e di terrorismo, tenuto conto che in un'intervista rilasciata ad un quotidiano italiano nei giorni scorsi, il ministro turco per gli affari europei Gurel ha affermato per l'appunto che tra i profughi vi sarebbero molti criminali o persone con precedenti penali; quali valutazioni esprima il Governo sulla nuova legge per l'immigrazione che, essendo stata indebolita nel corso dell'esame alla Camera dei deputati, poco potrebbe fare per impedire l'invasione dell'Italia da parte di clandestini; come risponda il Governo alle precise accuse del ministro dell'interno tedesco Manfred Kanther, il quale ha duramente criticato l'Italia perche' le nostre frontiere sono palesemente aperte all'ingresso non solo di profughi ma di clandestini di ogni provenienza; come risponda il Governo ad analoghe accuse che sono venute dall'Austria, che ha adottato parziali forme di controllo alle proprie frontiere poiche' non ritiene affidabile la gestione dei confini da parte dell'Italia; quali valutazioni esprima sull'atteggiamento analogo tenuto dalla Francia, che ha inviato addirittura truppe antisommossa ai confini con l'Italia; come si concili l'ottimismo sbandierato dal nostro Governo dopo l'ingresso nell'area Schengen con quanto sta accadendo in questi giorni, che dimostra come la nostra capacita' di controllo delle frontiere terrestri e marittime sia assolutamente inadeguata all'adesione all'area Schengen e quindi ai parametri della sicurezza richiesti dai nostri partners europei, visto che oggi il confine d'Italia e' confine d'Europa; quali provvedimenti urgenti il Governo intenda assumere a favore delle regioni Puglia e Calabria, che sono state abbandonate a se stesse di fronte all'ingresso di numerosi curdi e di clandestini di ogni provenienza, senza dotare queste regioni di mezzi economici e di strutture organizzative in grado di fronteggiare questa emergenza; se risponda al vero che ai curdi e ad altri clandestini siano state assegnate case costruite in Italia da emigranti italiani con i risparmi frutto di un duro lavoro svolto all'estero e, in caso affermativo se siano stati informati i legittimi proprietari italiani di queste case; quali iniziative siano state assunte presso il governo turco per far cessare la partenza delle navi con i profughi curdi appunto da porti della Turchia; quali dati abbia il Governo in merito all'arrivo di altre navi dalla Turchia, che viene annunciato quotidianamente dagli organi di informazione; quando il Governo intenda dare luogo ad un urgente confronto anche alla Camera dei deputati su questa emergenza curda; come si intenda gestire la concessione dell'asilo politico, che deve riguardare singoli casi e non la generalita' di quanti arrivano, determinando altrimenti come avvenuto, un disastroso effetto-annuncio che e' stato criticato anche da altri paesi; se davvero le frontiere siano sotto controllo come ha annunciato il ministro dell'interno in piu' occasioni; quali valutazioni inoltre esprima il governo in merito alle dichiarazioni rilasciate al Corriere della Sera del 4 gennaio 1998 da una donna scappata dal Kurdistan iracheno, che ha denunciato la complicita' del governo turco nella concessione di visti, di tir, e addirittura di alberghi per facilitare l'esodo dei curdi verso l'Italia e l'Europa; se siano fondate le voci secondo le quali questa azione dei turchi sia da collegare alla negata ammissione della Turchia all'Unione europea; come si concili l'atteggiamento del Governo italiano, favorevole all'ingresso della Turchia all'Unione europea, con la decisione di concedere asilo politico ai curdi che fuggono dalla Turchia, poiche' delle due l'una: o la Turchia e' un paese democratico degno di entrare a far parte dell'Unione europea, o e' un paese che non garantisce i diritti civili delle minoranze etniche al proprio interno e quindi non poteva essere ammesso all'Unione europea. (3-01833)