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Portale storico della Camera dei deputati

Documenti ed Atti

XIII Legislatura della repubblica italiana

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/15050 presentata da FRAGALA' VINCENZO (ALLEANZA NAZIONALE) in data 19980121

Al Presidente del Consiglio dei ministri ed al Ministro di grazia e giustizia. - Per sapere - premesso che: il Consiglio di Stato, sezione IV giurisdizionale, con ordinanza del giorno 2 dicembre 1997 trasmessa in copia al ministero di grazia e giustizia il 3 dicembre successivo a norma dell'articolo 87 del regolamento di procedura 17 agosto 1907, n. 642, ha sospeso il decreto di nomina 17 gennaio 1997 del dottor Consolato Labate a procuratore capo della procura della Repubblica presso la pretura circondariale di Roma, su istanza di altro aspirante a tale posto; tale ordinanza, per legge immediatamente esecutiva, e' stata notificata all'interessato, al Csm ed al ministero di grazia e giustizia; malgrado cio', il dottor Labate continua ad esercitare le funzioni di procuratore capo tanto da fare ritenere all'interrogante che tale comportamento possa integrare il reato d usurpazione di pubbliche funzioni, previsto e punito dall'articolo 347, comma 2, del codice penale, ed una serie di nullita' derivate, non avendo quest'ultimo, consequenzialmente, alcuna veste per svolgere le funzioni di procuratore della Repubblica in quanto il suo decreto di nomina e' stato sospeso da un organo giurisdizionale -: quali provvedimenti intendano assumere perche' sia posto fine al proseguimento di questa situazione di evidente illiceita' che, quotidianamente, si consuma in un grande ufficio giudiziario della capitale, desta scandalo e preoccupazione tra gli utenti della giustizia (siano essi avvocati, funzionari o semplici cittadini), i quali sanno che dalle nullita' compiute dal dottor Labate derivera' loro un grave danno, con dispendio di energie e di denaro pubblico e privato; in particolare, se, il Ministro di grazia e giustizia a conoscenza di tale circostanza ed in presenza di un delitto per il quale si procede d'ufficio, abbia trasmesso gli atti alla procura della Repubblica competente e a quella della Corte dei conti per la responsabilita' contabile; se abbia promosso procedimento disciplinare nei confronti del dottor Labate; ove non sia stato adottato alcun provvedimento, quali siano i motivi di tale grave omissione; se ritengano che la legge sia uguale per tutti, anche per i magistrati della Repubblica italiana e se i medesimi siano tenuti, o meno, al rispetto degli ordini impartiti da un organo giurisdizionale della Repubblica. (4-15050)

In risposta all'interrogazione indicata si comunica quanto segue. La vicenda concorsuale relativa al conferimento dell'ufficio direttivo di Procuratore della Repubblica presso la Pretura Circondariale di Roma e quella processuale conseguente all'impugnativa del dott. Filocamo sono state piu' volte esaminate dal Consiglio Superiore della Magistratura, oggetto di specifica relazione (n. 29 del 21 gennaio 1998) dell'Ufficio Studi ai fini della valutazione degli effetti del provvedimento 2 dicembre 1997 con cui il Consiglio di Stato sospese il decreto di nomina 17 gennaio 1997 del dott. Consolato Labate a Procuratore Capo della Repubblica presso la Pretura Circondariale di Roma. Giova premettere che, contrariamente all'assunto dell'interrogante, l'organo di autogoverno, deputato istituzionalmente all'esame della vicenda, nel valutare gli effetti dell'ordinanza di sospensione, non tenne una condotta sostanzialmente elusiva, ma si preoccupo' dell'incidenza di un'eventuale restituzione del dott. Labate all'ufficio direttivo precedentemente occupato (Procura di Viterbo) sull'organizzazione degli uffici giudiziari, tenuto conto che tale ufficio era stato "medio tempore" occupato da altro magistrato (dott. Carlo Cozzella proveniente dalla Corte d'appello di Perugia). Ne' potevano trascurarsi, in sede di esecuzione dell'ordinanza, la natura meramente cautelare del provvedimento in questione in relazione alla data (24 marzo 1998) ormai all'epoca prossima di discussione della causa, nonche' l'entrata in vigore del giudice unico che avrebbe comportato la soppressione del posto in discussione, nonche' la necessita' di assicurare la continuita' dell'ufficio in attesa della definizione della vicenda. Per completezza, va rimarcato che il Consiglio Superiore della Magistratura delibero' il 24 giugno 1998, in seduta plenaria, l'archiviazione degli atti di diffida e messa in mora presentati dal dottor Filocamo nei confronti del dottor Labate ai fini dell'esecuzione del giudicato favorevole al Filocamo della sentenza del Consiglio di Stato 21 aprile 1998 n. 674, che aveva annullato il decreto presidenziale 17 gennaio 1997 di conferimento dell'incarico predetto al dott. Labate. Il CSM, rinnovato il procedimento di riesame del concorso relativo al conferimento dell'ufficio direttivo di Procuratore della Repubblica presso la Pretura Circondariale di Roma, conferi' nuovamente il predetto incarico al dott. Labate. La vicenda si e' poi conclusa, a seguito di nuova pronuncia del Consiglio di Stato in sede di ottemperanza al precedente giudicato di cui alla decisione n. 674 del 1998, con il definitivo conferimento dell'Ufficio direttivo di Procuratore della Repubblica presso la Pretura Circondariale di Roma al dottor Felice Maria Filocamo in forza del decreto emesso, in data 29 gennaio 1999 dal Presidente della Repubblica. Il Ministro di grazia e giustizia: Oliviero Diliberto.



 
Cronologia
martedì 30 dicembre
  • Politica estera ed eventi internazionali
    Il Ministro dell'interno Napolitano dichiara che i curdi sbarcati sulle coste italiane non saranno espulsi e potranno presentare richiesta di asilo politico.

giovedì 22 gennaio
  • Parlamento e istituzioni
    La Camera approva, con 315 voti favorevoli, 255 contrari e 4 astenuti, l'articolo unico del disegno di legge di conversione del decreto-legge 1° dicembre 1997, n. 411, Misure urgenti per gli accertamenti in materia di produzione lattiera (AC 4454), sulla cui approvazione il Governo ha posto la questione di fiducia.