Documenti ed Atti
XIII Legislatura della repubblica italiana
INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/03605 presentata da RASI GAETANO (ALLEANZA NAZIONALE) in data 19980122
Al Presidente del Consiglio dei ministri ed ai Ministri degli affari esteri, del commercio estero, dell'industria, del commercio e dell'artigianato e del tesoro. - Per sapere - premesso che: il 7 novembre 1997 terroristi algerini, con un azione di guerriglia vicino al confine tra l'Algeria e la Tunisia, interrompevano il flusso del gas algerino che dalla costa tunisina con le tubature sottomarine arriva in Sicilia e, quindi, nel resto d'Italia; un comunicato Eni-Snam smentiva l'azione terroristica e definiva l'interruzione del gasdotto un incidente tecnico, e aggiungeva che la rimessa in opera sarebbe avvenuta in brevissimo tempo; successivamente, il 21 dicembre 1997, in un fondo sul Corriere della Sera dal titolo "Politica estera: troppi silenzi", il professor Angelo Panebianco, autorevole editorialista, lamentava l'insensibilita' per i problemi della politica estera prendendo spunto dalla scarsa attenzione nei confronti di questo grave episodio terroristico: "Non se ne e' parlato, non ci fu nessuna discussione pubblica, niente di niente: "In un altro Paese oggi infurierebbe un dibattito sul che fare"; malgrado quanto sopra, il ministero degli affari esteri, quello dell'industria, del commercio e dell'artigianato e quello del tesoro (proprietario della maggioranza dell'Eni, titolare, attraverso la Snam, della fornitura del gas algerino all'Italia) non sono intervenuti a denunciare l'episodio (l'Eni addirittura l'ha negato) ne' ad indicare misure a garanzia della sicurezza nei rifornimenti energetici per il nostro Paese; il 31 dicembre scorso e' stato concluso con la Nigeria il rapporto di fornitura del gas da trasportarsi liquefatto con le apposite navi in ottemperanza del contratto concluso a suo tempo con il Paese africano dall'Enel per il rifornimento delle centrali termoelettriche italiane; l'intesa, a partire dal 1999, e per una durata di venti anni, prevede che l'Enel utilizzi i terminali di rigassificazione francesi per ricevere 3,5 miliardi di metri cubi all'anno di gas fornito dalla societa' nigeriana Nlng; in tale accordo e' previsto che la societa' "Gas de France" restituira' all'Enel una parte di quanto ricevuto dalla Nigeria, dirottando verso l'Italia gas inizialmente a lei destinato e proveniente dall'Est, mentre una parte sara' fornito dall'Algeria rinunciando, la Francia stessa, al gas algerino inizialmente ad essa diretto -: se tale scambio, che fa dipendere il rifornimento di gas all'Italia in misura ancora maggiore di prima dalla incerta fonte algerina, sia stato adeguatamente valutato con riferimento alla sicurezza e continuita' del flusso di gas naturale necessario al nostro Paese; quali siano gli interventi di politica estera e di politica economica con l'estero per assicurare i rifornimenti energetici al nostro Paese, nel presente e nel futuro; se il Governo sia stato informato dalla Authority per l'energia elettrica ed il gas in ordine alle problematiche che derivano dalla situazione descritta sia sul piano della continuita' dei rifornimenti, sia sul piano del loro costo, e quindi dell'influenza che possono avere sui prezzi per le famiglie consumatrici e per le imprese utilizzatrici; se si sia a conoscenza dei termini dell'operazione di "noleggio" degli impianti francesi e se sia vero che la Francia ci farebbe risparmiare in tale operazione ma, in cambio, otterrebbe lo sganciamento della sua economia dall'insicura fonte algerina. (5-03605)