Documenti ed Atti
XIII Legislatura della repubblica italiana
INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/03603 presentata da RASI GAETANO (ALLEANZA NAZIONALE) in data 19980122
Al Presidente del Consiglio dei ministri e ai Ministri delle comunicazioni e del tesoro. - Per sapere - premesso che: la stampa (Corriere della Sera del 18 gennaio 1998) riporta "la decisione presa dall'amministratore delegato di Telecom Italia spa, Tommaso Tomasi di Vignano prima della nomina del nuovo Presidente, Gianmario Rossignolo" di interrompere il programma "Socrate" ossia la cablatura con cavi in fibra ottica per collegare, entro il 1998, le abitazioni di 10 milioni di italiani; tale progetto era stato lanciato nel 1995 da parte dell'allora Gruppo STET e posto in opera da Telecom Italia spa, prevedendo entro il corrente anno l'investimento di 13 mila miliardi; tale programma ha mobilitato, in sede di realizzazione, consorzi di imprese appaltanti e numerose imprese subappaltanti impegnando operatori grandi, medi e piccoli, in un programma che ha richiesto da ciascuno ingenti investimenti e cambiamenti delle strutture delle singole imprese; sempre dalle notizie stampa, si apprende che in relazione alla decisione presa, saranno al massimo 2 milioni gli italiani collegabili attraverso le fibre ottiche, mentre gli altri saranno collegati attraverso la rete gia' esistente, quella del cosiddetto "doppino di rame" secondo la tecnica Adsl basata sulla compressione dei segnali; non si tratta di un cambiamento dovuto alla evoluzione delle tecnologie posteriore alla decisione della cablatura in fibre ottiche, perche' la tecnica Adsl era ben nota anche in precedenza e, comunque, resta tuttora piu' complessa e piu' costosa e per di piu' con margini di non costanza nella chiarezza dei segnali trasmessi; la Telecom continua ad essere in sostanza il gestore unico della rete fissa telefonica italiana secondo le regole della concessione in vigore e l'apertura della gestione della rete fissa ad altri soggetti non puo' essere prevista in tempi brevi, stante anche le incertezze dell'attuale politica governativa nelle TLC; pertanto tutta la responsabilita' resta in capo al ministero delle comunicazioni in maniera diretta, sia sul piano giuridico che su quello politico, per tutte le decisioni strategiche ed operative assunte dalla Telecom -: se il Ministero delle comunicazioni fosse al corrente del cambiamento di rota operato da Telecom; in caso affermativo, se lo abbia approvato; se la decisione sia stata presa dall'amministratore delegato, Tommaso Tomasi di Vignano, d'accordo con il Consiglio di amministrazione; se il nuovo Presidente della Telecom Gianmario Rossignolo, abbia condiviso la scelta che incidera' certamente sui risultati di bilancio di Telecom; quali misure intenda prendere il Governo per i gravi danni economici e sociali prodotti alle imprese contrattualmente impegnate nel piano "Socrate", ora abbandonato. (5-03603)